Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] 'interno. È facile da simili strutture far derivare, ad esempio, il tipo a baldacchino centrale del mausoleo di GallaPlacidia in Ravenna che ha pure le pareti esterne dei bracci della crociera scompartite da pilastri collegati da archivoltini. Noi ...
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mausolèo Il termine, in origine attribuito alla magnifica tomba - considerata una delle sette meraviglie del mondo - del satrapo di Caria, Mausolo (4° sec. a.C.), è passato a indicare qualsiasi sepolcro [...] monumentale generalmente contenente le spoglie di un importante personaggio, quali quelli di Augusto a Roma e di GallaPlacidia a Ravenna, per l'Età antica, o quello di V.I. Lenin a Mosca per l'Età contemporanea. ...
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PALAZZO
E. Zanini
Il termine, che dal punto di vista artistico designa "qualsiasi abitazione sontuosa, notevole per dimensione e per lusso, di ogni tempo e civiltà" (Samonà, 1935, p. 953; Zieger, 1949), [...] di risiedere in un palatium sembra dunque riconosciuto esclusivamente all'imperatore e alla sua famiglia (Elia Flaccilla e GallaPlacidia furono rispettivamente la prima moglie e la figlia di seconde nozze di Teodosio I), mentre, secondo una precisa ...
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RAVENNA
R. Farioli Campanati
Città dell'Emilia-Romagna, situata nella bassa pianura padana, nell'area meridionale del delta del Po, a poca distanza dal litorale adriatico.In epoca tardoantica R. fu [...] , La chiesa di S. Croce a Ravenna: la sequenza architettonica, CARB 42, 1995, pp. 347-382; G. Mackie, The Mausoleum of GallaPlacidia: a Possible Occupant, Byzantion 65, 1995, pp. 396-404; M. Medica, Pietro da Rimini e la Ravenna dei da Polenta, in ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] sec. 11°). Il tipo di pianta a croce con bracci rettangolari coperti a botte, che ha il suo modello nel mausoleo ravennate di GallaPlacidia, è impiegato nel S. Zeno a Bardolino (873-881) e nel S. Lorenzo a Settimo Vittone (850-900, a cui fu annesso ...
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BRAGA
M.L. Real
(lat. Bracara Augusta)
Città del Portogallo nordoccidentale, capoluogo dell'omonimo distretto, posta presso la riva sinistra del fiume Este. Le origini della città sono piuttosto oscure, [...] braccio della croce, che si possono spiegare con l'esistenza di un'originaria copertura a botte, come nel mausoleo di GallaPlacidia a Ravenna. Anche nel braccio occidentale i restauratori hanno rinvenuto le tracce di due tipi di volta; secondo Moura ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] . Ravenna, nel V e VI secolo, sviluppò invece uno stile in cui il laterizio era concepito a vista (Mausoleo di GallaPlacidia, S. Vitale, S. Apollinare in Classe). Successivamente, nel tardo VIII e agli inizi del IX secolo una ripresa sporadica di ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] Croce (Ravenna, Mus. Naz.), relativi all'elaborazione del dettaglio architettonico, il piccolo tratto di cornice del mausoleo di GallaPlacidia, la fascia di S. Andrea all'arcivescovado - tralcio di vite ricorrente sul toro con le sottostanti tenie ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] da dirimere. Galassi (1953, p. 452) ipotizzava uno sviluppo del tiburio-cupola, dall'elevazione del mausoleo di GallaPlacidia a Ravenna a quella di S. Pietro in Monastero, nel tiburio-campanile, quest'ultimo sviluppatosi dal tiburio sovrapposto ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] meraviglie del mondo.
Tra i mausolei più famosi vanno ricordati quelli di Augusto e di Adriano a Roma e quelli di GallaPlacidia e di Teodorico a Ravenna.
Il ritratto
Dalle civiltà egizia, greca e romana sono giunti sino a noi immagini e ritratti ...
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mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. -ci). – 1. a. Tecnica decorativa con...