VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] da dirimere. Galassi (1953, p. 452) ipotizzava uno sviluppo del tiburio-cupola, dall'elevazione del mausoleo di GallaPlacidia a Ravenna a quella di S. Pietro in Monastero, nel tiburio-campanile, quest'ultimo sviluppatosi dal tiburio sovrapposto ...
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MOSAICO
B. Finster
Termine di incerta etimologia che definisce in generale la decorazione di una superficie architettonica (pavimento, parete, soffitto) realizzata per mezzo di piccole pietre naturali [...] 4°, del battistero degli Ortodossi (cupola) e del mausoleo di GallaPlacidia (cupola, volta) a Ravenna, entrambi del sec. 5°, artigiani bizantini: un frammento con la Vergine (Palermo, Gall. Regionale della Sicilia), figure di arcangeli nella chiesa ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] vedano il cielo stellato della cappella funebre di Hasheptsowe a Deir-el-Baḥrī (1500 circa) o la cupola della tomba di GallaPlacidia a Ravenna (450 d. C. circa). Compaiono sulla veste stellata di una divinità e successivamente sulla toga picta dei ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] . C. l'influenza dell'arte tessile ricompare nei mosaici delle vòlte e nelle lunette ornamentali e simboliche della tomba di GallaPlacidia a Ravenna. L'ultimo ed al tempo stesso il più tardo esempio di raffigurazioni di t. preziosi che ricorderemo è ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] meraviglie del mondo.
Tra i mausolei più famosi vanno ricordati quelli di Augusto e di Adriano a Roma e quelli di GallaPlacidia e di Teodorico a Ravenna.
Il ritratto
Dalle civiltà egizia, greca e romana sono giunti sino a noi immagini e ritratti ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] S. Maria Maggiore, arco trionfale). I principi degli apostoli si trovano invece 'faccia a faccia' nel mosaico del mausoleo di GallaPlacidia a Ravenna e sono ridotti a busti-ritratto in alcuni vetri dorati, come in quello del pieno sec. 4° conservato ...
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Acqua
C. Frugoni
A. Berger
Lo studio della funzione dell'a. va intrapreso, oltre che dal punto di vista dell'utilizzazione pratica, essenziale alla vita economica e sociale delle città e delle aree [...] ma celeste, rimandando al significato escatologico dell'Apocalisse (22, 1): colombe e cervi che si abbeverano nei mosaici del mausoleo di GallaPlacidia a Ravenna (425-426); l'Agnello mistico sopra i quattro fiumi nel sarcofago c.d. di Onorio (m. 423 ...
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COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] 'Oro e, seguendo la via principale, raggiunsero il palazzo imperiale. Come residenza venne loro assegnato il palazzo di GallaPlacidia, sede abituale degli apocrisiari pontifici.
Anche se il papa non doveva, a causa dell'origine orientale comune così ...
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GOTI
F. Panvini Rosati
Popolazione germanica insediata all'inizio dell'età augustea nell'area baltica, i G. furono protagonisti della più ampia serie di spostamenti che interessarono le genti indoeuropee [...] e metterla a sacco nel 410. Alla morte di Alarico presso il Basento, gli successe Ataulfo, che sposò nel 414 la figlia di Teodosio, GallaPlacidia, ma che poco dopo fu assassinato. I Visigoti superstiti si recarono in Spagna, poi in Aquitania e nella ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] i mosaici della Cupola della Roccia a Gerusalemme, ma anche nelle immagini dei cervi che si abbeverano (per es. Ravenna, mausoleo di GallaPlacidia), legate a Sal. 42 [41], 2, o in immagini più complesse come il mosaico dell'abside di S. Giovanni in ...
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mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. -ci). – 1. a. Tecnica decorativa con...