Astronomo e filosofo (Cesena 1565 - ivi 1652); insegnò filosofia a Pisa. Oppositore accanito del sistema eliocentrico, polemizzò con Keplero e con Galileo, per i quali però ebbe sempre grande rispetto [...] e stima ...
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(lat. Iuppiter, Iupiter, Iovis)
La divinità suprema della religione romana dalla latinità primitiva alla fine del paganesimo, corrispondente allo Zeus greco, dal quale tuttavia si differenzia per alcuni [...] del 1973 e nel dicembre del 1974); Voyager 1 e 2 (che lo hanno incontrato nel marzo e nel luglio del 1979); Galileo (che ha orbitato attorno al pianeta dal 1995 al 2003); Ulysses (lanciata nel 1990, ha incontrato G. nel febbraio 1992); Cassini ...
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Astronomo (Bologna 1580 circa - ivi 1643). Lettore di filosofia nello studio bolognese, fu allievo di G. A. Magini, per succedere al quale invitò invano Galileo (1617). Fu anche autore di una Epistola [...] apologetica (1611), in difesa di quest'ultimo, in risposta alla Brevissima peregrinatio contra Nuncium Sidereum (1610) dell'astrologo boemo Martin Horky. Dal 1611 al 1644 pubblicò annualmente un almanacco ...
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Astronomo (Resterheve, Bassa Sassonia, 1587 - Marienhafe 1615). Insieme al padre, David, osservò, con l'ausilio di cannocchiali, le macchie solari e ne dette per primo pubblica notizia (1611). Galileo [...] aveva osservato le macchie solari già nell'estate del 1610, ma pubblicò la scoperta solo nel 1613 ...
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Nome umanistico del matematico e astronomo tedesco Ch. Schlüsse (Bamberga 1537 - Roma 1612); gesuita, studiò a Coimbra e insegnò matematiche a Roma nel Collegio romano. Ebbe rapporti con Galileo e lo accolse [...] a Roma nel 1611 quando lo scienziato illustrò al Collegio romano le sue recenti scoperte cosmologiche. Detto l'"Euclide del sec. 16º", merita di essere ricordato per un'edizione latina degli Elementi ...
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Astronomo (Guntzenhausen, Franconia, 1570 - Ansbach 1624). Fu astronomo dell'elettore di Brandeburgo. Discepolo di Tyge Brahe e di Keplero, per primo osservò la nebulosa di Andromeda (15 dic. 1612). Fu [...] pianeti di Giove: in realtà sembra che le sue osservazioni siano state successive, forse di solo due giorni, a quelle di Galileo. Fra le opere: Hypotheses de systemate mundi (1596); Mundus jovialis anno 1609 detectus ope perspicilli belgici (1614). ...
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Erudito (Beaugensiers 1580 - Aix 1637). P. rappresenta la continuità della grande tradizione erudita rinascimentale calata nell'ambiente della nuova scienza che andava allora sorgendo. Di particolare rilievo [...] famiglia patrizia di Aix-en-Provence, P. studiò diritto a Padova (1599-1602), ove tramite G. V. Pinelli conobbe Galilei e ne ascoltò anche alcune lezioni; negli stessi anni ebbe modo di visitare le principali città italiane, entrando in relazione con ...
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Astronomo (Zurigo 1816 - ivi 1893), direttore dell'osservatorio di Berna (1847) poi dell'osservatorio di Zurigo (1855). Dedicatosi specialmente allo studio delle macchie solari, ne raccolse le osservazioni [...] fin dal tempo di Galileo. Nel 1848 introdusse un parametro, che da lui prese il nome di numero di W., con il quale divenne possibile descrivere in maniera quantitativa il ciclo di attività solare, scoperto pochi anni prima (1844) da S. H. Schwabe. ...
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Astronomia
Macchie solari
Regioni relativamente oscure della superficie solare (➔ fotosfera). Sono l’unica manifestazione dell’attività solare osservabile, in condizioni favorevoli, anche a occhio nudo. [...] La loro scoperta viene attribuita a Galileo, che le osservò la prima volta al telescopio nel 1610. Le m. consistono di una zona centrale più scura (detta ombra) e di una zona periferica (penombra). Esse sono meno luminose della fotosfera ordinaria ...
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Astronomo (Wald, Svevia, 1575 - Neisse, Slesia, 1650), gesuita (dal 1595); prof. di matematica in varie università e, da ultimo, al Collegio romano; fu tra i primi osservatori delle macchie solari, che [...] in alcune lettere, De maculis solaribus, nel 1612. Ne seguì una disputa con Galileo circa la priorità della scoperta. Fu sostenitore, contro Galileo, della immobilità della Terra. Raccolse le sue accurate osservazioni astronomiche nel volume Rosa ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...