{{{1}}}
Nome italianizzato (dalla latinizz. Nicolaus Steno) del medico e geologo danese Niels Steensen (Copenaghen 1638 - Schwerin 1686). Dopo un periodo trascorso a Copenaghen per studiare medicina con [...] Nel marzo del 1666 S. fu a Firenze dove, introdotto alla corte di Ferdinando II, entrò in contatto con gli allievi di Galileo soci dell'Accademia del Cimento. Qui si legò di profonda amicizia con V. Viviani e F. Redi. Al periodo fiorentino risalgono ...
Leggi Tutto
PACINI, Filippo
Fabiola Zurlini
PACINI, Filippo. – Nacque a Pistoia il 25 maggio 1812, nella parrocchia dei Ss. Prospero e Filippo, da Francesco, calzolaio, e da Umiltà Dolfi, originaria di Montagnana.
Alla [...] pistoiese dell’Ottocento: F. P., in Studi storici pistoiesi, III, Pistoia 1976, pp. 35-52; M. Maggini Arreghini, Nel paese di Galileo. Vita di F. P., Poggibonsi 1987, pp. 7-13; A. Dini, Teorie medico-patologiche a confronto: Maurizio Bufalini e F. P ...
Leggi Tutto
Particolare forma di energia (energia termica) che si trasmette, si trasferisce, si propaga da un punto a un altro di un corpo, da un corpo a un altro, da un sistema a un altro per il solo effetto di una [...] critico nel Rinascimento, anche alla luce delle numerose informazioni che si andavano raccogliendo sulla fenomenologia del calore. Galileo condivideva la concezione democritea del c. e riteneva (Il Saggiatore, 1623) che negli oggetti che producono la ...
Leggi Tutto
GRADENIGO, Pietro
Alessandro Porro
Nacque a Venezia il 20 apr. 1831 da Vettor e da Teresa Tosti. Completò gli studi classici nella sua città, ove coltivò anche le lingue straniere e, presso la scuola [...] 1887, e in Scritti…, pp. 469-494), egli studiò la cecità che aveva afflitto Galileo indicandone la causa in una forma di glaucoma (La malattia che determinò la cecità di Galileo, in Atti del Reale Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, s. 7, IX ...
Leggi Tutto
CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] " (p. 6), come avvento del metodo induttivo, come primato di un'Italia che "affermava nel nome e nel sacrificio del Galileo e del Nolano la libertà della scienza dal dogma" (ibid.). Ma subito l'enfasi cedeva adesatti riferimenti, e la figura del ...
Leggi Tutto
MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] 22-29; Z. Waźbiński, Il cardinale Francesco Maria Del Monte 1549-1626, Firenze 1994, ad ind.; M. Bucciantini, Contro Galileo. Alle origini dell'affaire, Firenze 1995, p. 143; T. Bowcutt Butler, G. M.'s Considerations on painting (1972), dissertazione ...
Leggi Tutto
DEL PAPA, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Empoli (prov. di Firenze) il 1° marzo 1648 da Marco ("onorato e agiato galantuomo", lo dirà Giovanni Gaetano Bottari nell'elogio del D.) ed Elisabetta Canneri.
Compiuti [...] a letture e riflessioni fisiche, e specificamente a quella sorta di microfisica corpuscolare ipotetica che, emersa in Toscana con Galileo, con l'opera di Borelli, Malpighi e Bellini tendeva a divenire la nuova substruttura interpretativa di fenomeni ...
Leggi Tutto
DONZELLI, Tommaso
Pietro Messina
Nacque a Napoli il 2 febbr. 1654, primogenito di Giuseppe, medico e scienziato. Iniziò i suoi studi nella casa paterna e come primi maestri ebbe S. Gala, G. Liccia e, [...] . Il D. si inserì in pieno in tali correnti che, partendo dall'acquisizione e dalla meditazione delle lezioni di Galileo e di Bacone, andavano aprendosi agli influssi più vivi della cultura europea, accoglievano le idee di Gassendi e si interessavano ...
Leggi Tutto
CAPUCCI, Giovanni Battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Turi di Calabria nei primi anni del sec. XVII.
Fu medico e naturalista di una certa fama, a dire dei contemporanei, ma assai scarse sono le notizie [...] con un uomo così colto potessero giovargli (p. 29). Il C. ammirava molto Malpighi, tanto che lo definiva un secondo Galileo; lo invitava anon tener conto dei detrattori galenici, arroganti lodatori del passato; leggeva e lodava le sue opere, come l ...
Leggi Tutto
(lat. Venus)
Religione
Antica divinità italica, assimilata alla dea greca Afrodite e venerata come dea della bellezza, dell’amore, della fecondità e della natura primaverile.
L’introduzione di V. nel [...] Terra, perché in tale situazione l’emisfero illuminato dal Sole è quello opposto alla Terra. Le fasi di V. furono scoperte da Galileo nel 1611, con il telescopio da poco inventato.
V. ruota, con un periodo di 243,08 giorni, in senso retrogrado (cioè ...
Leggi Tutto
galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...