CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] questo gli permise di aver parte diretta e autorevole nelle cerimonie che contrassegnarono il terzo centenario della nascita di Galileo e il sesto centenario dantesco.
Dei due discorsi, entrambi a stampa (il secondo nel volume miscellaneo Dante e il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco De Sanctis
Gennaro Maria Barbuto
La biografia politica e culturale di Francesco De Sanctis si staglia con la sua esemplarità sullo sfondo delle speranze e delle angosce, dei conseguimenti [...] l’esemplarità del segretario fiorentino.
De Sanctis tracciava una tradizione italiana, da Machiavelli a Giordano Bruno, GalileoGalilei, Paolo Sarpi, Tommaso Campanella, Giambattista Vico, che aveva preservato e consolidato l’autonomia di ragione ...
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DALL'ONGARO, Francesco
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Mansuè di Oderzo (Treviso) il 19 giugno 1808 da Sante e da Elisabetta Fantin, piccoli dettaglianti originari della zona di Pordenone. Aveva già scritto [...] , Luna nuova), i rifacimenti da Menandro e da Plauto (Fasma, Il tesoro) e le traduzioni (la Cicuta di Augier, il Galileo di Ponsard e, con gli esiti migliori, la Fedra di Racine), opere tutte chiaramente riconducibili a quel recupero teorico della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] sorgenti del Nilo prima del viaggio del signor Jacopo Bruce (preceduta nel 1793 da un’altrettanto recisa Memoria sul processo a GalileoGalilei: Motta 1997, pp. 158-62), egli provò a dimostrare due cose: 1) che la scoperta delle sorgenti del Nilo non ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] ° e il 18° sec. il l. fu abbandonato in tutta l’Europa occidentale come lingua della diplomazia e della scienza (Galileo e Cartesio, pur scrivendo alcuni trattati in l., nella maggior parte della loro opera adottano le rispettive lingue nazionali; il ...
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Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] dell'infinito materiale e morale, attraverso il pensiero, l'opera, la raffigurazione di Leonardo, N. Machiavelli e Montaigne, Cartesio e Galileo, B. Pascal e G. Bruno.
L'immaginazione con il suo disordine, e non solo l'ordine della razionalità, ha ...
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BOCCALINI, Traiano
Luigi Firpo
Nacque in Loreto, verosimilmente nel 1556, da Giovanni, architetto della S. Casa; l'anno non è documentato, perché i libri battesimali cominciano solo dal 1568, e venne [...] 431-32; A. D. Perrero, Il principe italiano in Carlo Emanuele I di Savoia, in Il Filotecnico, II (1887), pp. 76-87; G. Galilei, Opere (ediz. naz.), XI, Firenze 1901, pp. 504, 527; XIII, ibid. 1903, p. 71; XIX, ibid. 1907, p. 415; G. Nascimbeni, Sulla ...
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CALVINO, Italo
Domenico Scarpa
Nacque a Santiago de Las Vegas, nell'isola di Cuba, il 15 ottobre 1923, figlio primogenito di Mario, agronomo, e di Giulia Luigia Evelina (Eva) Mameli, botanica.
Il padre [...] d’études alla École des Hautes Études di Parigi, e in quella veste tenne una lezione su Science et métaphore chez Galilée. Qualche mese più tardi tenne la James Lecture alla New York University, dove lesse in inglese il suo saggio più importante ...
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MANFREDI, Eustachio
Ugo Baldini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1674, da Alfonso, notaio, originario di Lugo, e Anna Maria Fiorini. Prima di lui era nata Maddalena (1673-1744); vennero poi Teresa (1679-1767), [...] I. Magnani Campanacci, Un bolognese nella repubblica delle lettere: P.I. Martello, Modena 1994, ad ind.; C.S. Maffioli, Out of Galileo. The science of waters 1628-1718, Rotterdam 1994, ad ind.; E. Baiada - F. Bonoli - A. Braccesi, Museo della Specola ...
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BENI, Paolo
Giancarlo Mazzacurati
Non è certa la data della sua nascita, anche se diverse testimonianze raccolte dallo Iacobillo affermano che al momento della morte, avvenuta in Padova il 12 febbr. [...] Sneyd, che venne tenuta a Londra nel 1903, lo annovera tra quelli di cui è oscura la sorte.
Fonti e Bibl.: G. Galilei, Opere, XI, Firenze 1901, pp. 56, 435; XII, ibid. 1902, pp. 118, 119; B. Fioretti (Udeno Nisiely), Proginnasmi Poetici, I, Fiorenza ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...