Planetologia
Giovanni F. Bignami
Simona di Pippo
di Giovanni F. Bignami e Simona di Pippo
Planetologia
sommario: 1. Introduzione. 2. La fisica dell'origine ed evoluzione di un sistema planetario. 3. [...] - e presenta un periodo di 76 anni: è l'oggetto celeste che fu immortalato da Giotto ai primi del 1300, osservato da Galileo e Kepler nel 1607, fotografato nel 1910 e che si è ripresentato nei nostri cieli nel 1986. Nel marzo 1986 Giotto si avvicinò ...
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Sigla di Istituto nazionale per l'astrofisica, ente di ricerca con personalità giuridica di diritto pubblico, con sede centrale a Roma, istituito nel 1999 e regolamentato nel 2001. In esso sono confluiti [...] (Cagliari), Catania, Collurania (Teramo), Padova, Palermo, Roma, Torino, Trieste e il Centro GalileoGalilei per la gestione operativa del Telescopio nazionale Galileo alle Isole Canarie. Allo scopo di favorire la collaborazione fra gli Osservatori e ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] dell’Accademia dei Lincei, fondata nel 1603 da F. Cesi, si avvalsero per la prima volta dei nuovi strumenti scientifici: se Galileo era lo scienziato divenuto con il cannocchiale «scopritore, non di nuove terre, ma di non più vedute parti del Cielo ...
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relatività In fisica, in riferimento a un ente fisico o a un fenomeno, dipendenza delle proprietà o grandezze dal sistema di riferimento adottato. Tali grandezze o proprietà assumono significati e valori [...] alla dinamica, vi è innanzitutto da osservare che l’equazione fondamentale F=ma, invariante rispetto alla trasformazione di Galileo, non resta più tale rispetto alla trasformazione di Lorentz, per cui essa perderebbe il suo carattere di relazione ...
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Ellis D. Miner
Pianeti
Maxume vero sunt admirabiles
motus earum quinque stellarum,
quae falso vocantur errantes
(Cicerone, De natura deorum)
Il presente e il futuro dell'esplorazione
del Sistema solare
di [...] di landers di superficie o sonde atmosferiche, come Viking 1 e Viking 2 per Marte (1976), Pioneer per Venere (1978), Galileo per Giove (1995) e Cassini-Huygens per Saturno e Titano (2004), dove le date tra parentesi indicano il momento di arrivo ...
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GARIBALDI, Cesare
Fabrizio Curtarelli
Figlio di Pietro Maria e di Giulia Parodi, nacque a Genova il 27 maggio 1865.
Fece a Genova gli studi classici ed entrò all'Università nel 1882, iscrivendosi inizialmente [...] si trasferì alla Scuola di applicazione per gli ingegneri di Torino, ove conseguì la laurea nel 1887. Fu allievo di Galileo Ferraris negli anni in cui questi sviluppava gli studi sul campo magnetico rotante.
Appena conseguita la laurea in ingegneria ...
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FISICA
Enrico Bellone
(XV, p. 473; App. II, I, p. 950; III, I, p. 619; IV, I, p. 812)
Studi di storia della fisica. − "Prendiamo dunque il bastone dell'esperienza e lasciamo stare la storia di tutte [...] Scientific Revolution, a cura di M. L. Righini Bonelli e W. Shea, New York 1975; L. Geymonat, GalileoGalilei, Torino 1975; S. Drake, Galileo at work. His scientific biography, Chicago 1978; Id., Telescopes, tides & tactics, ivi 1983; I. B. Cohen ...
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DELLA PORTA, Giovambattista
Raffaella Zaccaria
G. Romei
Incerti sono il luogo e la data di nascita: nacque forse a Napoli (ma secondo altri a Vico Equense), intorno al 1535, se si dà fede alla dichiarazione [...] commedie del D., la Furiosa e la Chiappinaria. In questo periodo ebbe inizio anche la questione tra il D. e Galileo per il riconoscimento della paternità dell'invenzione del cannocchiale. In una lettera indirizzata al Cesi il D. sosteneva infatti che ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. La teoria della musica
Thomas Christensen
La teoria della musica
Nel XVIII sec. la musica non ebbe particolare spicco come oggetto d'indagine scientifica. In effetti la [...] in confronto allo straordinario sviluppo che la distinse nel Seicento ‒ secolo durante il quale personaggi come GalileoGalilei, Francis Bacon, René Descartes, Marin Mersenne, Christiaan Huygens, John Wallis e Isaac Newton apportarono contributi ...
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Matematico e fisico (Venezia 1530 - Torino 1590). Allievo di N. Tartaglia, nel 1553 pubblicò un metodo per la risoluzione "omnium Euclidis problematum aliorumque" mediante un compasso ad apertura fissa. [...] , a Torino. Per la sua opera Diversarum speculationum mathematicarum et physicarum liber (1585) è stato considerato precursore di Galileo nel campo della dinamica, ma i suoi ragionamenti sono in realtà ben lontani dalle precise affermazioni di questo ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...