Fisico (Montevarchi 1597 - Roma 1656); frate della congregazione di S. Luca, allievo di Galileo, si occupò prevalentemente di fisica dei fluidi, tra l'altro dimostrando che l'acqua è praticamente incompressibile. ...
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Il Rinascimento. Verso una nuova matematica
Enrico Giusti
Paolo Freguglia
Pier Daniele Napolitani
Pierre Souffrin
Verso una nuova matematica
Introduzione
di Enrico Giusti
A chi si volga alla matematica [...] se a volte sembra essere sfruttata in modo quasi strumentale. Vale la pena di osservare, en passant, che è proprio in Galileo che è possibile trovare una prima idea di velocità media, anche se di essa si conosce una sola occorrenza; precisamente, nel ...
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Scienziato e letterato (Pontormo 1633 - Pisa 1714). Insegnò dal 1660 filosofia, poi matematiche a Pisa, rivelandosi uno dei più notevoli epigoni di Galileo, di cui proseguì l'opera in quelle ricerche che [...] dettero origine alla teoria dell'elasticità. Scrisse opere matematiche in latino e Rime italiane (1704). Tradusse felicemente Anacreonte, ma è ricordato specialmente per la sua traduzione (pubblicata postuma ...
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GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] 139-148; D. Ciampoli, Nuovi studi letterari e bibliografici, Rocca San Casciano 1900, pp. 171-216; A. Favaro, Amici e corrispondenti di GalileoGalilei, XII, V. G., in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere e arti, LXIV (1904-05), pt. 2, pp ...
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VALERIO, Luca
Amedeo Agostini
Matematico, nato - sembra da famiglia oriunda ferrarese - a Napoli intorno al 1552, morto a Roma nel 1618. Dal 1600 insegnò matematica e greco alla Sapienza di Roma. Fu [...] all'Accademia dei Lincei; ne fu espulso il 24 marzo 1616 per il suo contegno durante la controversia copernicana del Galilei. Benché abbia pubblicato ben poche opere, studî recenti hanno mostrato che egli occupa un posto notevole nella storia delle ...
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Nobile romano (Roma 1595 - ivi 1624); uomo di scienze e di lettere. In relazioni con Galileo, fu membro dell'Accademia dei Lincei a 23 anni, ma il suo organismo non resse alle fatiche dello studio. Espresse [...] il suo austero dolore in belle liriche latine e volgari (ed. 1658) ...
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Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che [...] 1617, sotto la guida di B. Castelli. I risultati non si fecero attendere e il Castelli presentò il suo allievo a Galileo: iniziò così un cordiale proficuo rapporto tra i due, appena offuscato da una lieve polemica nel 1633, destinato a durare fino ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La questione del metodo è il luogo d’inizio della filosofia moderna. Bacone, Galileo, [...] (1632), deve pur essere trapelato, per quanto in misura certo minore rispetto al suo contemporaneo Keplero. A esser decisiva, in Galileo, è soprattutto l’idea che la matematica debba esser ricercata e messa alla prova nell’esperienza, e nel senso che ...
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CACCINI, Tommaso (al secolo Cosimo)
Paolo Cristofolini
Nacque a Firenze il 26 aprile 1574, terzogenito di Giovanni di Alessandro e di Maddalena di Paolo Corsini, vedova Baroncelli. Giovanissimo, non [...] (ed. naz.), XII, pp. 123-265 (passim);XIII, p. 156; XVIII, pp. 416-423; XIX, pp. 276, 307-313; A. Ricci Riccardi, GalileoGalilei e fra' T. C., Firenze 1902; sul ruolo avuto dal C. nella vicenda galileiana sono reperibili cenni in tutte o quasi le ...
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Astronomo, gesuita (Bologna 1566 - Roma 1624), insegnò matematica a Parma; avversario del sistema eliocentrico, polemizzò con Galileo negando la montuosità della Luna, e attribuì a C. Scheiner la scoperta [...] delle macchie solari. Raccolse e illustrò tutti i passi matematici delle opere di Aristotele, scrisse di cosmografia, compilò una cronologia dei matematici illustri (peraltro scarsamente attendibile) ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...