Architetto e ingegnere (Firenze 1691 - Roma 1736), discendente di Galileo. Dopo un soggiorno a Londra (1714-19), dove conobbe Ch. Wren e attese a molti progetti non realizzati, lavorò a Firenze per Cosimo [...] III e Gian Gastone de' Medici, in qualità di primo architetto e sopraintendente delle fabbriche granducali. Nel 1730 fu chiamato da Clemente XII a Roma, dove eseguì le sue tre maggiori opere: la facciata ...
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MARSILI, Cesare
Marta Cavazza
MARSILI (Marsigli), Cesare. – Nacque a Bologna il 31 genn. 1592 dal nobile Filippo e da Elisabetta Rossi.
Esponente di una delle più importanti famiglie senatorie della [...] , I, Firenze 1891, p. 135; II, ibid. 1892, p. 454; IV, ibid. 1895, pp. 527-533; A. Favaro, Amici e corrispondenti di GalileoGalilei, XI, C. M., in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria per la Romagna, s. 3, XII (1904), pp. 399-468; P ...
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GALILEI, Virginia (suor Maria Celeste)
Umberto BOSCO
Figlia primogenita di Galileo, nacque a Padova il 13 agosto 1600; monaca dal 4 ottobre 1616 in S. Matteo in Arcetri, vi morì il 2 aprile 1634. Ci [...] questo orgoglio. Son lettere lontanissime dalla letteratura, e che tuttavia raggiungono un'efficacia anche letteraria di prim'ordine.
Bibl.: A. Favaro, G. Galilei e suor M. C., Firenze 1891 (ivi, a pp. 233-424, l'edizione integrale delle lettere). ...
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Scienziato (Brescia o dintorni 1577 circa - Roma 1643). Benedettino, discepolo e collaboratore di Galileo che egli difese nel processo del 1633 (Galilei nel 1613 gli aveva indirizzato una lettera divenuta [...] presto famosa sui rapporti tra scienza e insegnamento biblico); lettore di matematica dal 1613 a Pisa, tenne poi, dal 1626, la cattedra di quella materia alla Sapienza di Roma. Ebbe larga risonanza la ...
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TORRICELLI, Evangelista
Giovanni Vacca
Matematico e fisico, nato a Faenza (o nei pressi, a Modigliana) il 15 ottobre 1608. Studiò a Faenza sotto la cura dello zio paterno, monaco camaldolese, e poi [...] come supplente del Castelli, venne a Firenze ai primi di ottobre del 1641, ma dopo appena tre mesi (8 gennaio 1642) Galileo moriva. Il T., che era stato accolto con stima e con affetto e aveva subito dimostrato la sua dottrina, fu nominato matematico ...
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Scienziato e uomo politico (Genova 1582 - ivi 1666). Governatore di Sarzana (1623), senatore dal 1624, governatore di Savona (1647), coltivò con passione la ricerca scientifica. È noto per i suoi studî [...] sul moto naturalmente accelerato dei gravi; per tali studî fu accusato di essersi appropriato di risultati ottenuti da Galileo, del quale aveva potuto seguire costantemente l'attività scientifica attraverso un trentennale carteggio e alcuni colloqui. ...
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Musicista (S. Maria a Monte 1520 circa - Firenze 1591), padre di Galileo. Fu abile virtuoso di liuto e di viola, buon compositore di musica polifonica (madrigali) e pioniere dello stile monodico, sia con [...] saggi pratici (Canto di Ugolino, Lamentazioni di Geremia), oggi perduti, sia con i teorici (Dialogo della musica antica et della moderna, 1581), sia con la partecipazione alla Camerata fiorentina ...
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Scienziato (Milano 1580 - ivi 1626); in uno scritto del 1604 contese a Galileo la priorità della scoperta della "nova stella" del 1601 e plagiò le sue Operazioni del compasso geometrico e militare del [...] di tutti gli esemplari della sua opera che s'intitolava Usus et fabrica circini cuiusdam proportionis (1607). Nell'opera Difesa contro le calunnie di B. Capra (1607) Galileo difese le proprie scoperte ribattendo tutte le affermazioni del Capra. ...
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Matematico e architetto (Savona 1583 - Roma 1654), gesuita; ebbe una polemica con Galileo riguardo alla natura delle comete. È probabilmente suo il progetto per la chiesa di S. Ignazio a Roma, costruita [...] sotto la sua direzione dal 1628 al 1654. Gli si attribuisce anche il rifacimento dell'interno del duomo di Savona ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...