GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] 139-148; D. Ciampoli, Nuovi studi letterari e bibliografici, Rocca San Casciano 1900, pp. 171-216; A. Favaro, Amici e corrispondenti di GalileoGalilei, XII, V. G., in Atti del R. Istituto veneto di scienze, lettere e arti, LXIV (1904-05), pt. 2, pp ...
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Filosofo italiano (Torino 1908 - Rho 1991); prof. di storia della filosofia all'univ. di Pavia (1952), poi di filosofia della scienza all'univ. di Milano (1956), è stato tra i primi a fare conoscere in [...] temi della filosofia della matematica (Storia e filosofia dell'analisi infinitesimale, 1947; Il pensiero scientifico, 1954; GalileoGalilei, 1957; Filosofia e filosofia della scienza, 1960, 2a ed. 1975; Storia del pensiero filosofico e scientifico ...
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Filosofo italiano (Vimercate 1886 - Milano 1957); prof. nei licei (1911-31) e quindi di storia della filosofia nelle univ. di Genova (1931) e di Milano (dal 1932), fondatore e direttore della rivista Studi [...] opera è senza dubbio il documento più saliente. Tra i saggi a carattere prevalentemente storico: Vita di GalileoGalilei (1930); GalileoGalilei (1949); Filosofi contemporanei (post. 1961). Dopo la morte sono stati raccolti in vari volumi, a cura dei ...
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Uomo politico e pedagogista italiano (Cumiana 1820 - Roma 1897). Prof. di filosofia morale all'univ. di Torino dal 1849, poi (dal 1872) di storia della filosofia a Roma, alla sua attività di studioso di [...] (G. Bruno, 1858, n. ed. 1889; Copernico e le vicende del sistema copernicano in Italia, 1876; Il processo originale di GalileoGalilei, 1876), scrisse Di V. Gioberti riformatore politico e ministro (1881) e Il Conte di Cavour avanti il 1848 (1886). ...
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Scultore (Livorno 1798 - ivi 1863). Studiò a Pisa, a Firenze e a Roma dove fu sotto la guida di A. Canova. Considerato dai contemporanei come un innovatore, in realtà seguì l'indirizzo verista bartoliniano, [...] con qualche ulteriore accento romantico. Fra le sue opere: La madre educatrice (1836, Livorno, Mus. civico) e GalileoGalilei (1838 circa, univ. di Pisa). ...
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Accademia fondata a Roma nel 1603 da Federico Cesi, Francesco Stelluti, Anastasio de Filiis e Jan van Heeck. Si proponeva di promuovere la rinascita degli studi naturalistici, la cui decadenza i L. ascrivevano [...] fu però quello di Napoli, legato alla figura di G.B. Della Porta. Nel 1611 Cesi volle ascrivere ai L. GalileoGalilei, con il quale l’Accademia condivise la battaglia per l’affermazione del copernicanesimo. La proibizione della teoria eliocentrica ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] ; G. Valvassori e G. Sardi operano con un aggraziato barocco; a una tendenza classicista si rifanno F. Fuga, A. Galilei, C. Marchionni. F. Juvarra, formatosi a Roma, opera con brillante inventiva nella trasformazione di Torino in capitale di livello ...
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(dal gr. ἀστρονομία) - Le origini dell'astronomia presso i popoli primitivi si confondono con quelle della civiltà e della religione. Non è da pensare tuttavia che la psiche collettiva degli aggregati [...] : e con ciò la sua grande autorità diresse il pensiero francese per una via opposta a quella che fu battuta da Galileo e dallo stesso Newton. È singolare il fatto che il cartesianismo, dopo avere per quasi mezzo secolo trattenuto la scuola matematica ...
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FISICA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Antonio GARBASSO
Il termine greco di ϕυσικός (cioè "concernente la ϕύσις, la "natura") entrò nell'uso propriamente con Arisiotele, che con l'espressione τὸ [...] che fu composto, secondo la testimonianza di Vincenzo Viviani, nei primi anni del periodo padovano (cioè subito dopo il 1592), Galileo dimostra nel caso della leva il principio dei lavori virtuali e lo verifica nei casi della puleggia mobile e della ...
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Matematico, nato a Milano nel 1598 (?), morto a Bologna il 30 novembre 1647. Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati di S. Gerolamo in Milano, si trasferì intorno al 1616 a Pisa, dove poté essere [...] idee fondamentali cui si impronta la sua geometria. Nel novembre 1627 l'opera era compiuta, ed egli ne dava notizia al Galilei dicendo: "Ho perfettionato un'opera di geometria... et è cosa nova, non solo quanto alle cose trovate, ma anco al modo ...
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galileo
galilèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Galilaeus, gr. Γαλιλαῖος]. – Della Galilea, regione della Palestina; abitante o nativo della Galilea: un galileo Di rosse chiome (Carducci, con allusione a Gesù Cristo).
galilea
galilèa s. f. [dal lat. mediev. galilaea, e questo dal nome proprio della Galilea, regione della Palestina]. – Negli edifici monastici medievali, portico e vestibolo situato davanti alla chiesa (talvolta, come nei monasteri cluniacensi,...