Insieme di minutissime particelle incoerenti (detriti, terra arida, sabbia ecc.), che si stende sul suolo e, sollevato facilmente dal vento, si deposita ovunque. Per estensione, ogni materiale che, per [...] , la p. interstellare è interposta fra le stelle. Dell’eventuale esistenza di una p. intergalattica, negli spazi fra le galassie, mancano fino a oggi prove osservative.
P. interplanetaria
I ‘grani’ di p. interplanetaria sono i meteoroidi più piccoli ...
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Radiazione elettromagnetica, con lunghezza d’onda compresa all’incirca fra 1 mm e 0,7 μm (7000 Å), cioè di frequenza all’incirca fra 3∙1011 e 4∙1014 Hz; si estende dall’estremo superiore dello spettro [...] ’aumentare della lunghezza d’onda. Per es., la luce visibile proveniente da una stella distante nel piano della nostra Galassia è attenuata anche di 20 magnitudini (cioè 108 volte più debole di quanto non sarebbe in assenza di polvere interstellare ...
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Giovanni Bignami
Segnali dal Big Bang
Guardare l’Universo attraverso le onde gravitazionali. Sembrava impossibile e invece un team di radioastronomi ha annunciato di aver individuato la loro impronta. [...] ‘di fondo’ a microonde aveva già scritto, grazie a piccolissime irregolarità, tutto il suo sviluppo successivo, dalle prime stelle alle galassie, ai pianeti e anche a noi umani. Più profondo di così, almeno nel senso di più lontano o più indietro nel ...
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Astrofisico, nato a Piazzola sul Brenta (Padova) il 20 maggio 1937. Ha conseguito la laurea in fisica pres so l'università di Padova in cui è, dal 1974, professore di Astrofisica. In precedenza ha lavorato [...] Union. Dal 1987 è socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Si è interessato, tra l'altro, di fotometria e dinamica delle galassie, di morfologia dell'universo e di diversi problemi connessi alla strumentazione astronomica. ...
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Astrofisico inglese (n. York 1942). Direttore dell'Istituto di astrofisica di Cambridge dal 1977 al 1982 e poi nuovamente dal 1987 al 1991, è master del Trinity College di Cambridge (dal 2004), dove insegna [...] notevoli di R. riguardano i nuclei galattici attivi, le stelle di neutroni, i buchi neri, i processi di formazione delle galassie e l'emissione di onde gravitazionali da parte di varî tipi di sistemi astrofisici. Tra le sue pubblicazioni si ricordano ...
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Astronomia
Gli a. stellari (ingl. clusters) sono gruppi di stelle associate per effetto della loro mutua attrazione gravitazionale. Si distinguono in aperti (o galattici) e globulari.
Gli a. aperti non [...] stella). A. sia aperti sia globulari sono stati identificati anche in galassie diverse dalla Via Lattea.
Gli a. di galassie consistono in raggruppamenti di galassie formati da almeno una cinquantina di componenti.
Geologia
Si dicono a. intrusivi ...
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(ingl. black hole) Corpo celeste, avente un campo gravitazionale così intenso da non lasciare sfuggire né materia, né radiazione elettromagnetica. In un b. nero, la forza di gravità domina su qualsiasi [...] dal moto di altri corpi celesti nelle vicinanze: in questo modo, per es., si è accertata l’esistenza nel nucleo della nostra galassia di un corpo centrale collassato, molto probabilmente proprio un b. nero, la cui massa è stata stimata a 2,5 miliardi ...
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Astrofisico italiano (Genova 1931 - San Diego 2018), dal 1960 cittadino statunitense. Prof. di astrofisica presso l'Harvard Univ. (1973-82), la Johns Hopkins Univ. di Baltimora (1981-99; Research Professor [...] cosmiche e collaborato a importanti ricerche spaziali, alimentando nuove problematiche sull'evoluzione e sulla formazione dei sistemi di galassie. Per le sue ricerche sulla radiazione X e sulle sue implicazioni cosmologiche gli è stato assegnato, nel ...
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Stelle: vita e morte
Virginia Trimble
Uno sguardo fugace al cielo è sufficiente a mostrare come le stelle non appaiano tutte ugualmente luminose. Questa loro caratteristica, che era già nota agli antichi [...] volte nei centocinquanta anni trascorsi da quando gli astronomi hanno iniziato a registrare questi fenomeni. In media, nella nostra galassia si hanno circa cinquanta novae all'anno e una visibile a occhio nudo ogni dieci anni.
L'accrescimento di una ...
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. Termine (ingl. Exobiology) introdotto da J. Lederberg nella riunione del COSPAR (Commettee on Space Research) tenutasi a Nizza nel 1957, per denominare il ramo della biologia che indaga sulle possibilità [...] viventi esistano anche su altri pianeti del nostro sistema solare, o su pianeti di altri sistemi della nostra o di altre galassie, è stata formulata fin da tempi antichi: basti ricordare che ne parla già Lucrezio nel De rerum natura. L'argomento è ...
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galassia
galàssia s. f. [dal lat. tardo galaxias, gr. γαλαξίας, der. di γάλα -ακτος «latte»]. – 1. In astronomia: a. Con iniziale maiuscola, il sistema di stelle (circa 100 miliardi) e materia interstellare a cui appartiene il Sole, detto...
universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...