Storico della ceramica (Faenza 1878 - ivi 1953). Fondò a Faenza (1908) il Museo internazionale della ceramica con biblioteca specializzata (ricostruendolo poi quasi ex novo, dopo la sua distruzione durante la seconda guerra mondiale) annettendovi anche una Scuola superiore di ceramica (1920). Fondò (1913) e diresse la rivista Faenza e iniziò la pubblicazione di un Corpus della maiolica italiana (I, ...
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Apparecchio, che permette ai fisici di osservare e di fotografare la scia di ioni che una particella elettricamente carica crea lungo il suo percorso in un gas e che costituisce la "traccia" della particella stessa; esso rappresenta uno degli strumenti tecnici che più ha contribuito allo sviluppo della fisica moderna.
In fig. 1 è dato un disegno costruttivo di una camera e dei principali accessorî, ...
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Voce spagnola che indica una piastrella di terracotta maiolicata, talora anche soltanto verniciata, di forma per lo più quadrata, anche rettangolare, esagonale, ottagonale, usata per pavimentazione o per ornar pareti, specie nello zoccolo. Da questo uso proviene il proverbio spagnolo: Nunca arás casa con azulejos, non avrai mai case adorne di azulejos, cioè non diverrai mai ricco. Se ne hanno a superficie ...
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Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con T. Whieldon (v. terraglia), il cui risultato fu la produzione dei cosiddetti "servizî del cavolo" perché la forma del vaso nasceva da un cespo vegetale colorato in verde, delle "tartarughe" (così chiamate ...
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È, in ceramica, uno smalto di color grigio-celeste (da distinguersi come tonalità dallo smalto azzurrino, che porta generalmente decorazioni in azzurro sopra azzurro), del quale si ricopre, a bagno, il biscotto, ossia l'argilla cotta di cui è foggiato un oggetto da smaltare, in una data classe di maioliche dal 1525 circa in poi. Fu specialmente usato dalle fabbriche faentine (vedi i tipi di Cà Pirota), ...
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Monogramma di un pittore faentino su maiolica (o forse, meglio, di un'officina) del primo decennio del sec. XVI, le mi opere rappresentano il punto più alto raggiunto dalla pittura figurata di Faenza, condotta con policromie delicate a prevalente caratteristica intonazione generale turchina. I soggetti sono sovente desunti da incisioni tedesche. Suoi lavori noti e lodatissimi, ambedue firmati a tergo ...
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Maestro maiolicaro di Faenza, andò a lavorare in Siena nel 1503 circa. È noto specialmente perché di tutte le maioliche attribuite a Siena, o eseguitevi, l'unica con indicazione del luogo è un piatto che porta sul verso la firma di Maestro Benedetto nella scritta fata ĩ Siena da Mo Benedetto e sul recto nel cavetto la figura di S. Gerolamo nel deserto fra un contorno "a tirate" e sull'orlo un vago ...
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GIORGIO da Gubbio detto Mastro Giorgio
GaetanoBallardini
Così è chiamato comunemente il ceramista Giorgio Andreoli, nato a Intra forse intorno al 1465-70, morto a Gubbio probabilmente nel 1553. Benché [...] indicato anche in atti solenni "figulo de Pavia", nelle sue maioliche si disse da Gubbio, dove G. con i suoi fratelli, Salimbene e Giovanni, presero dimora verso il 1490 per esercitarvi l'arte del vasaio, ...
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GRUE
GaetanoBallardini
. Famiglia di ceramisti di Castelli (Teramo) il cui nome originario si suppone fosse Truvo (Truo).
Del capostipite Francesco Antonio (1594-1673) sono noti un quadro di mattonelle [...] maiolicate (Madonna di Loreto, 1647), nella parrocchiale di Castelli e una targa (l'Angelo Custoda, 1677) già nella coll. De Minicis di Fermo. Carlantonio, suo figlio (1655-1723), è il caposcuola dell'arte ...
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XANTO, Francesco Avelli
GaetanoBallardini
È uno dei principali e più fecondi seguaci di Nicolò Pellipario nella schiera dei pittori cinquecenteschi di maioliche in Urbino, dove venne dalla nativa Rovigo.
Firmò [...] di Urbino, in L'Arte, XVII (1914), pp. 415-73; G. G. Vitaletti, F. X. A., Urbino 1912; id., Le rime di F. X. A., in Faenza, VI (1918), p. 11 segg.; G. Ballardini, Corpus della maiolica italiana, II, Roma 1937; id., La maiolica italiana, Firenze 1937. ...
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