Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] confini prediali» e delle «testimonianze».
La tipologia di Koch prescinde dalla zona di provenienza dei testi e prende dal secolo XI al secolo XX, Napoli, Morano.
Berruto, Gaetano (1995), Fondamenti di sociolinguistica, Roma - Bari, Laterza.
Bruni ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] primario del parlato rispetto allo scritto (Koch 1988).
Dalla dialogicità del parlato deriva vol. 2º (Scritto e parlato), pp. 239-270.
Berruto, Gaetano (1993), Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Introduzione all’italiano contemporaneo, ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] , pp. 3-36.
Berruto, Gaetano (1993b), Varietà diamesiche, diastratiche, diafasiche, in Sobrero 1993, pp. 37-92.
De Mauro, Tullio (1993), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza (1a ed. 1963).
Koch, Peter (2001), Oralità/scrittura e ...
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