Orientalista italiano (Roma 1904 - ivi 1996), figlio di Giuseppe. Professore (dal 1938) di lingua e letteratura araba nell'università di Roma. Si occupò di storia politica e religiosa dell'Islam, e di letteratura araba e persiana, studiandone soprattutto, alla luce dell'estetica crociana, figure e correnti d'arte (Storia della letteratura araba, 1951; Dal mondo dell'Islam, 1954; Storici arabi delle ...
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Orientalista e bibliografo italiano (Calimera 1872 - Roma 1942). Bibliotecario dal 1903 dell'Accademia dei Lincei. Si occupò dapprima prevalentemente di letteratura araba (I tempi, la vita e il canzoniere della poetessa araba al-Khansā, 1899; Il nome proprio arabo-musulmano, 1915, frutto della collaborazione alle imprese orientalistiche di Leone Caetani), poi di storia della cultura e della scienza, ...
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Scrittore svedese, nato a Tossjö, in Scania, il 4 ottobre 1894, morto il 19 dicembre 1954.
Dopo un esordio lirico in cui riprende modi e forme della poesia di fine secolo (Tärningkast, Il gioco dei dadi, [...] och Bild, XLI, 1932; H. G. Hildebrand, Bibeln i nutida svensk lyrik, Uppsala 1939; K. Lundmark, Tre vikingskildrare, in Edda, 1948; R. Oldberg, Nutids-författare, Stoccolma 1949; M. Gabrieli, Storia delle letterature della Scandinavia, Milano 1958. ...
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Scrittore danese, nato a Ordrup il 23 giugno 1903. Dopo avere invano tentato la carriera di attore drammatico, si è cimentato nella narrativa; già nel suo primo romanzo (Legetøj, "Giocattoli" 1936) è riuscito [...] tentato di dare maggiore complessità ai suoi temi psicologici.
Bibl.: M. C. Woel, Tyvernes og tredivernes digtere, I-II, Copenaghen 1941; H. B. Fonsmark, H. Ch. Branner, ivi 1951; M. Gabrieli, Storia delle letterature della Scandinavia, Milano 1958. ...
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OMRE, Arthur
Mario GABRIELI
Scrittore norvegese, nato a Horten nel 1887. Dopo aver tentato diversi mestieri in America, scrisse a 47 anni il suo primo romanzo (Smuglere, "Contrabbandieri", 1935) che [...] porta tracce evidenti di Hemingway e di J. M. Cain.
Il problema umano del delitto e del castigo è qui, come nel romanzo seguente (Flukten, "La fuga", 1936), trattato con psicologia sommaria ma con innegabile ...
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MAYY
Francesco Gabrieli
. Pseudonimo di Maryam Ziyāde, scrittrice araba cristiana nata a Nazaret nel 1895, morta al Cairo il 22 ottobre 1941.
Di raffinata educazione occidentale, e dotata di viva sensibilità [...] ed esperta maestria nella lingua araba, seppe esprimere in saggi, in poemetti in prosa, in capricci e fantasie, un suo tenue mondo lirico d'impronta decisamente moderna (Pensieri di una fanciulla, Tra ...
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FURUGHI, ‛Alī
Francesco Gabrieli
Uomo politico e letterato persiano, nato a Teheran nel 1883, morto nel gennaio 1943. La sua carriera politica culminò con la presidenza del consiglio negli anni 1932-35 [...] e 1941-42; tale suo secondo ministero fu formato al momento dell'invasione anglo-russa in Persia (agosto 1941) e durò in carica sino al marzo del 1942, fronteggiando una situazione difficilissima. Fu poi ...
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Scrittore svedese, nato a Älvkarleby il 5 ottobre 1923, morto suicida a Enebyberg, presso Stoccolma, il 4 novembre 1954. Collaborò giovanissimo ai periodici modernisti 40-tal (1946-47) e Prisma (1948-50); ispirandosi a Strindberg, a E. Johnsson, a Faulkner e a Kafka, espresse in romanzi e drammi quel senso d'angoscia esistenzialistico ch'è stato l'eredità comune degli scrittori a lui coevi.
A preferenza ...
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Romanziere, drammaturgo e critico norvegese, nato il 29 aprile 1895 a Kragerö, morto nel 1946.
È il massimo rappresentante di quella cultura liberale e umanistica che in Norvegia ha formato un fronte compatto sia contro il comunismo, sia più tardi contro il nazismo. Redattore dal 1921 della rivista Vor Verden, (Il nostro mondo), autore di saggi critici anche sulla contemporanea letteratura europea ...
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Scrittore arabo libanese, nato a el-Fureikah nel 1876, ivi morto il 13 settembre 1940. Visse a lungo negli S. U. e assimilò quella lingua e cultura, pur senza dimenticare quella materna.
Una raccolta di suoi scritti artistici e giornalistici è nei quattro volumi delle Rīḥāniyyāt, Beirūt 1922-23. Dopo la prima Guerra mondiale, prese vivo interesse al risorgimento politico e spirituale arabo, viaggiò ...
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mucciniano
s. m. e agg. Seguace o imitatore del regista Gabriele Muccino; tipico di Gabriele Muccino e delle sue rappresentazioni cinematografiche. ◆ Se il giudizio su «L’ultimo bacio» aveva diviso le anime della sinistra (ma non il pubblico,...
muccinismo
s. m. La rappresentazione della società nelle opere cinematografiche di Gabriele Muccino. ◆ La lista degli intoccabili italiani è lunga. Due recenti casi cinematografici sono Gabriele Muccino e Paolo Virzì. Il primo è il cantore...