Romanziere danese, nato a Svanholm, Horns Herred (Seeland), il 19 agosto 1903. Temi e motivi del romanzo psicologico ottocentesco (notevole l'esempio di Herman Bang) riaffiorano nella sua narrativa, che dal punto di vista tecnico è invece strettamente legata al romanzo americano.
Ha rappresentato in toni malinconici la forza distruttrice della passione erotica e la disperazione di chi la subisce (Soldaterbronden, ...
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VENNBERG, Karl
Mario GABRIELI
Poeta e critico svedese, nato a Blädinge l'11 aprile 1910. Traduttore di Kafka e critico letterario dell'Aftontidningen, è con Lindegren e Ekelöf uno dei più decisi esponenti [...] del nuovo movimento letterario svedese.
Tutti i motivi teorici di questo: rottura con la tradizione, relativismo dei valori, antilirismo, perpetuo oscillare fra nichilismo e ricerca d'una religiosità misticamente ...
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MARTINSON, Harry
Mario GABRIELI
Scrittore svedese, nato a Jämshög il 6 maggio 1904.
È uno dei cinque scrittori "proletarî" svedesi che nel 1929 debuttarono con un comune programma tra vitalista e futurista. [...] Venuto all'arte dalla vita pratica (era marinaio), M. vi ha portato, insieme alla inesperienza giovanile, una rara fantasia pittorica ed un'eccezionale sensibilità verbale e ritmica. Descrittore della ...
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MAḤMŪD Taymūr
Francesco Gabrieli
Scrittore egiziano, nato al Cairo il 16 giugno 1894. Appartiene a una famiglia, di origine curda, ma già da due generazioni altamente benemerita della letteratura araba: [...] il padre Aḥmad Taymūr Pascià (1871-1930) è stato una delle maggiori personalità della cultura arabo-egiziana contemporanea, la zia ‛Ā'ishah at-Taymūriyyah (1840-1902) fu apprezzata poetessa in arabo e ...
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LUNDKVIST, Artur
Mario GABRIELI
Poeta e critico svedese, nato a Oderljunga il 3 marzo 1906; fra i più audaci rappresentanti dell'avanguardia poetica svedese affermatasi agli inizî del 1930. È l'introduttore [...] di A. Breton in Svezia (Karavan, 1934-35), seguace del primitivismo e pansessualismo di D. H. Lawrence (Atlantvind, "Vento atlantico", 1932) fin nelle sue forme più infantili e grottesche (significativi ...
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Ī Nome di due antichi poeti persiani. Il primo, detto Asadī il Vecchio, visse tra la fine del sec. X e la prima metà dell'XI nel cerchio letterario della corte ghaznevide (una leggenda di ben scarso valore lo mette in rapporto con Firdūsī).
È noto quale autore e iniziatore del genere delle Munāẓarāt (tenzoni" o "contrasti"), tra esseri viventi o inanimati, che disputano sulla rispettiva preminenza; ...
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ØVERLAND, Arnulf
Mario GABRIELI
Poeta norvegese, nato a Kristiangund il 27 aprile 1889, forse il più grande della generazione che si è formata tra le due Guerre mondiali in un'atmosfera di pessimismo [...] precoce e di deserto negativismo.
Nelle prime liriche (Den ensomme Fest, La festa solitaria, 1911; De hundrede Violiner, I cento violini, 1912) già si sente, frammisto ai modi decadenti, un profondo accento ...
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Poeta e critico svedese, nato nel distretto di Kyrkefalla, nello Skaraborgslän, il 21 dicembre 1904.
Formatosi nel clima letterario dell'espressionismo, esordì con alcune raccolte di liriche, ispirate a B. Bergmans, P. Lagerkvist e B. Sjöberg (Gryningsröster, "Voci d'alba", 1923; Ansikten, "Volti", 1929); ma, sotto l'influsso di H. Gullberg, in Aftonunderhållning ("Trattenimento serale", 1932), e in ...
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HANSEN, Martin Alfred
Mario GABRIELI
Scrittore danese, nato a Strøby il 20 agosto 1909, morto a Copenaghen il 27 giugno 1955. Figlio di contadini, per molti anni maestro di scuola, non si è mai staccato [...] da quella religiosità di fondo paesano ch'è la caratteristica di gran parte del ceto sociale da cui proviene. Specialmente con la rivista Heretica ha creato uno strumento di discussione religiosa destinato ...
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SJÖBERG, Birger
Mario GABRIELI
Giornalista poeta e compositore svedese, nato a Vänersborg il 6 dicembre 1885, morto a Växjö il 30 maggio 1928. Giunto alla poesia dal giornalismo, ha aperto nuove vie [...] alla poesia svedese modenna, sia nella tematica, umile, provinciale, quotidiana, sia nella tecnica, che consapevolmente si serve della frattura stilistica, dell'impasto di tinte auliche e plebee per conseguire ...
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mucciniano
s. m. e agg. Seguace o imitatore del regista Gabriele Muccino; tipico di Gabriele Muccino e delle sue rappresentazioni cinematografiche. ◆ Se il giudizio su «L’ultimo bacio» aveva diviso le anime della sinistra (ma non il pubblico,...
muccinismo
s. m. La rappresentazione della società nelle opere cinematografiche di Gabriele Muccino. ◆ La lista degli intoccabili italiani è lunga. Due recenti casi cinematografici sono Gabriele Muccino e Paolo Virzì. Il primo è il cantore...