Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] narrative, in particolare cinematografiche e televisive. Il nome della rosa (1980) di Umberto Eco chiude, da un lato, e straordinario come Cien años de soledad (1967; trad. it. Cent’anni di solitudine, 1968) di Gabriel García Márquez.
Il punto di ...
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GRANDI, Guido
Ugo Baldini
Nacque a Cremona il 10 ott. 1671 da Pietro Martire, ricamatore in oro, e Caterina Legati. Battezzato con il nome di Francesco Lodovico, lo mutò in Guido quando entrò tra i [...] rodonee ("in forma di rosa", perché simili a fiori . Anche questo dibattito ebbe ampi echi (Giornale de' letterati d'Italia, 1726-27, n. 38 Carteggio (1708-1714), Firenze 1992; S. Giuntini, Gabriele Manfredi - Guido Grandi. Carteggio (1701-1732), in ...
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Prosatori Minori del Trecento, Scrittori di religione – Introduzione
Don Giuseppe De Luca
I. La letteratura in volgare italiano del secolo decimoquarto è letteratura di estate colma, non solamente nelle [...] mistica in senso stretto (e la rosa del Paradiso assomiglia stranamente alla rosa dello Scivias d'Ildegarde); accomunarla de conversa tione gallicorum plurima»: cfr. «Archiv. ital. per la storia della Pietà», I (1950) 347, linee 20-21.
[7] Gabriele ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] ‒ vedrai un perfetto esempio di questo mistero: Eduardo De Filippo. Sulla scena, non c'è nessuno in Europa rose of Cairo (1985; La rosa purpurea del Cairo), che esplora le ancora Adele Cambria o Giorgio Agamben, Gabriele Baldini o Enzo Siciliano.
Al ...
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Arte e spazio pubblico
Adachiara Zevi
Tre, sostanzialmente, le attitudini dell’opera d’arte nei confronti dello spazio pubblico. Autonomia, dunque distacco e indifferenza; consenso e condivisione; dissenso [...] in uno spazio che non è il suo e allora ha luogo» (Fonction de l’atelier, «Ragile», 1979, 3, pp. 72-77; trad. it. di handicap. La stazione Salvator Rosa, invece, è assai più ambiziosa quelle lucide e a fuoco di Gabriele Basilico (Napoli 2005, 2005), ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] Chio probabilmente presso il governatore Gabriele Racanello; infine, l' del 25 apr. 1460 al vescovo di Ancona Agapito de' Rustici e quella, dello stesso periodo, al vescovo 1984, pp. 269-308; L. Gualdo Rosa, La fede nella "paideia": aspetti della ...
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LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] Galleria nazionale) dipinto per Pier Maria Dalla Rosa (Bertini, pp. 118 s.; Schleier , raffiguravano "L'Angelo Gabriele, che avvisa Maria Vergine II, pp. 18-20; G.B. Passeri, Vite de' pittori scultori ed architetti che anno lavorato in Roma morti ...
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MUSSOLINI, Benito (Benito Amilcare Andrea). – Nacque il 29 luglio 1883 a Dovia, frazione di Predappio (Forlì)
Emilio Gentile
, primogenito di Alessandro, fabbro, e di Rosa Maltoni, insegnante elementare.
Alessandro, [...] romagnolo. Nel 1882 sposò Rosa Maltoni, figlia di un reduci, Mussolini fu oscurato da Gabriele D’Annunzio, che nel settembre 1919 1954; Carteggio D’Annunzio - M. (1919-1938), a cura di R. De Felice - E. Mariano, Milano 1971; Lettere di B. M. e ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] nonostante Alessandro offrì a Ziani una rosa d'oro "come pegno del prete vestito da Arcangelo Gabriele. Dopo aver cantato le 100.
31. Alberto Limentani, Martin da Canal e "Les estoires de Venise", in AA.VV., Storia della cultura veneta, I, Dalle ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] previsioni di Marx furono Karl Kautsky, Rosa Luxemburg, Georgij Plechanov. Tra gli termine, usato tra gli altri anche da Gabriele D'Annunzio, entrò in circolo prima nella il proprio nom d'honneur o nom de guerre. Dove non esiste l'ideologia del ...
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