Ca’ Foscari
Giannantonio Paladini
Ritorno a Venezia
Nel dichiarare aperto, in nome del re Vittorio Emanuele III, l’anno accademico 1918-1919 del Regio Istituto Superiore di Studi Commerciali di Venezia, [...] alla palude di avanzare verso una laguna cui veniva attribuito il carattere di porto naturale dell’antica capitale, GabrieleD’Annunzio era diventato il nume del nazionalismo adriatico (Foscari, del resto, fu deputato dal 1909, poi sottosegretario di ...
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Canzone, nazione, regione
Marco Santoro
Cenni introduttivi
Sono in molti a sostenere che la canzone, la canzone in italiano, abbia svolto un’importante funzione di integrazione culturale in un Paese [...] alla sua associazione all’opera di letterati e poeti, incluso il ‘nazionale’ (e nazionalista) GabrieleD’Annunzio, che avevano prestato le loro capacità ‘d’autore’ a un genere, la canzone, che seppur minore, a Napoli sembrava trovare più legittimità ...
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La stampa
Mario Isnenghi
Due serrate fra guerra e dopoguerra
Quattro quotidiani si contendono i favori del cittadino-lettore ancora alle soglie della Grande guerra: già meno che in passato(1), ma sempre [...] e spedito: la bandiera spiegata è quella della «più grande Venezia», coniugata a quella della «più grande Italia». E se GabrieleD’Annunzio rimane l’onorato precursore(27) di una restaurazione non impaurita dal moderno che non per niente si è giovata ...
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Santi d'Italia
Tommaso Caliò
Le origini
In un articolo pubblicato sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nel gennaio del 1861, Carlo Maria Curci descriveva le asprezze naturali della penisola italiana [...] Madonna di Pompei di Bartolo Longo159, o le trasformazioni che interessarono Loreto ora insignito, su proposta di GabrieleD’Annunzio, del patronato dell’Aviazione militare160, ora promosso a piccola Lourdes autarchica dopo il ritorno nel 1934 alla ...
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Le arti
Giandomenico Romanelli
Com’era e dov’era?
Il 14 luglio 1902, il giorno stesso del crollo del campanile di S. Marco, il consiglio comunale di Venezia votava all’unanimità l’immediata ricostruzione [...] e varie curiosità e questioni locali) v. le pagine dello stesso D’Annunzio (soprattutto GabrieleD’Annunzio, Taccuini, a cura di Enrica Bianchetti-Roberto Forcella, Milano 1965); inoltre D. Ceschin, La ‘voce’ di Venezia, pp. 121-128 e 180-192 ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] La prova generale si ha nel 1908 con la rappresentazione nel Gran Teatro della tragedia La Nave di GabrieleD’Annunzio, accompagnata dalle musiche di scena di Ildebrando Pizzetti. Intanto, la Venezia popolare canta le canzonete del Redentor, proposte ...
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IL NOVECENTO. INTRODUZIONE
Mario Isnenghi
«Varda San Giorgio e vede la Salute!»*
Nei giorni in cui scrivo queste pagine i visitatori affollano le sale delle Procuratie Nuove, al Museo Correr, in piazza [...] dalle misere fierezze dell’Ultimo Contarini contemplate da Hofmannsthal e dalle Venezie di Ruskin, Barrès, Proust, Baron Corvo — GabrieleD’Annunzio vi scrive e vi ambienta un testo altrettanto alto e luttuoso, il Notturno, in cui il grande tema ...
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Un teatro piccolo, povero, nuovo
Piargiorgio Giacchè
Un prologo su teatro e territorio
Il rapporto tra teatro e territorio è da sempre tanto obbligatorio quanto problematico, almeno per via della differenza [...] che restano nella memoria o nella scrittura di scena: le eccezioni di Luigi Pirandello (1867-1936) e magari di GabrieleD’Annunzio (1863-1938) non compensano un cartellone che si rinnova piuttosto con autori europei e con i drammaturghi del nuovo ...
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Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] Cf. per esempio Sconcio, «Il Tempo», 2 gennaio 1867, p. 2.
22. GabrieleD’Annunzio, Il Fuoco, a cura di Niva Lorenzini, Milano 1996, pp. 118-119; cf. anche Gino Damerini, D’Annunzio e Venezia, Venezia 1992, pp. 81-83.
23. Scuole serali, «Gazzetta di ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] di Polenta. Ma il poeta che doveva trarre la più fortunata creazione dall'episodio dantesco, arricchendolo di numerosi particolari truculenti ed erotizzanti, è Gabrieled'Annunzio, la cui F. da R. venne eseguita nel 1901 da Eleonora Duse; tragedia ...
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dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...
pleiboi
(plei-boi), s. m. inv. (iron.) Conquistatore, dongiovanni. ◆ Tra i tanti suoi diversi personaggi, Vito ne ha scelti tre: «Il vigile, il pleiboi della Bassa e il postino della Casa del Popolo». Il Vigile riproporrà i monologhi scritti...