Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] Rezasco, il Vocabolario marino e militare (1889) di Alberto Guglielmotti, libro celebre anche perché utilizzato da ➔ GabrieleD’Annunzio (cfr. Praz 19664: 439-449). Spesso il lessico amministrativo era sottoposto agli strali dei puristi nei dizionari ...
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Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] delle realtà umane. Lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall’alta cultura ma anche dall’esperimento ... (GabrieleD’Annunzio, Il piacere, 1889)
Riguardo al mondo evocato, il testo (4) possiede le proprietà di essere unitario, continuo e ...
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PUCCINI, Giacomo
Dieter Schickling
PUCCINI, Giacomo. – Nacque a Lucca il 22 dicembre 1858, sesto di nove figli (e primo maschio) del compositore Michele Puccini e di Albina Magi.
Fu battezzato con i [...] soggetti operistici, da Victor Hugo a Maksim Gor′kij, da Alphonse Daudet a Oscar Wilde, da Lev Tolstoj a GabrieleD’Annunzio. I ripetuti tentativi di collaborazione con quest’ultimo, tutti abortiti (l’ultimo nel 1912-13), confermarono la fondamentale ...
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ALBERTAZZI, Giorgio
Paolo Puppa
Nacque il 20 agosto 1923 a Fiesole, presso Firenze. Nella sua autobiografia (Un perdente di successo, 1988, p. 2) scrisse che secondo alcuni testimoni (un’espressione [...] Arcadia toscana, tra filari di cipressi e giardini degradanti a terrazze. E contigua era La Capponcina, la villa di GabrieleD’Annunzio, dove il Comandante aveva creato e amato (e che aveva dovuto lasciare, per debiti, nel 1910, alcuni anni prima ...
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BATTAGLIA Achille (Viterbo, 31 ottobre 1893-Roma, 21 febbraio 1960).
Una famiglia borghese
Secondogenito di Luigi e di Angela Ballarati, proveniva da una famiglia della borghesia viterbese che attraverso [...] , vivendo prima a Opicina e poi a Fiume, da dove furono congedati poco prima dell’occupazione operata da GabrieleD’Annunzio.
«Dopo qualche mese di sbandamento», passato a Torino e Milano, Battaglia andò a vivere «un breve tempo, gogliardicamente ...
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ALBINI, Franco
Manuela Morresi
Figlio di Baldassarre e di Corinna Toniolo, nacque a Robbiate (Como), il 17 ott. 1905. Trasferitosi a Milano con la famiglia, frequentò la sezione di architettura del [...] con G. Palanti e R. Camus, cui seguirono, per lo stesso istituto, i quartieri Fabio Filzi (1936), Gabrieled'Annunzio ed Ettore Ponti (1939), Nazario Sauro e Costanzo Ciano (190), con i medesimi collaboratori. Nessuno degli interventi progettati ...
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DEBENEDETTI, Giacomo
Renato Bertacchini
Nacque a Biella (Vercelli) il 25 luglio 1901 da Tobia e da Elena Norzi. Di origine "ebraica al cento per cento", visse nella città natale fino a quando nel 1913. [...] lettere (110 e lode) all'università di Torino, discutendo con V. Cian e C. Calcaterra una tesi sugli esordi di GabrieleD'Annunzio; nel 1941 la rivista fiorentina Argomenti, diretta da Alberto Carocci, iniziò a pubblicarla a puntate col titolo Nostro ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La letteratura di guerra, nello specifico quella che tratta dei due grandi conflitti [...] 1914-1918 (inclusi poi nelle Laudi nel 1934), Gabrieled’Annunzio esalta il disegno imperialista italiano e la sua potenza ”. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, Il demone d’amore, ad esempio, la protagonista Mrs Dover, confondendo la prima ...
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CICCOTTI, Ettore
Piero Treves
Nacque a Potenza, il 24 marzo 1863, di colta e doviziosa fan:úglia "agraria": il padre, Pasquale, era allora, e fu per più anni, sindaco della città; la madre, Laura Addone, [...] , il C. fu ostilissimo sempre, e in ispecie personalmente a don Sturzo: non meno, d'altronde, che all'avventurismo Politico, fumano e postfiumano, di GabrieleD'Annunzio). Non esitò, pertanto, a proporre, in un articolo del 22 giugno 1922, l ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] Lombardia, et un altro, che è proprio di tutta la sinistra parte d’Italia; e come tutti questi si ponno trovare, così parimente si può Italo Svevo, e un caso sporadico in ➔ GabrieleD’Annunzio ‘notturno’ («Come i fastelli si furono consumati ed ...
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dannunziano
agg. – Di Gabriele D’Annunzio (1863-1938), con riferimento alla sua opera di poeta e di prosatore, agli aspetti più appariscenti e spesso deteriori del suo stile (magniloquenza, preziosismi espressivi, esasperato estetismo, ecc.),...
pleiboi
(plei-boi), s. m. inv. (iron.) Conquistatore, dongiovanni. ◆ Tra i tanti suoi diversi personaggi, Vito ne ha scelti tre: «Il vigile, il pleiboi della Bassa e il postino della Casa del Popolo». Il Vigile riproporrà i monologhi scritti...