sterlino Piccolo disco di rame o di legno bucato nel mezzo che, specialmente nella Repubblica di Genova, chi portava in città merce consegnava al gabelliere a ogni passaggio di sacco, botte ecc. in modo [...] che alla fine, per es., dello scarico di una nave, si poteva calcolare il numero dei colli e dell’intera gabella dovuta. ...
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MONACHI, Bonaventura
Raffaella Zaccaria
(Ventura). – Nacque a Firenze intorno al 1290 e ben presto si dedicò all’esercizio della professione notarile seguendo le orme del padre Monaco. Nel 1312 il M. [...] 3 dic. 1326 fu eletto ufficiale al servizio del duca di Calabria, Carlo d’Angiò, notaio degli esattori delle prestanze, imposizioni e gabelle del Comune.
L’8 luglio 1328 il M. fu nominato sindaco per effettuare una missione a Venezia e svolgere altri ...
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DEL TOVAGLIA, Giuliano
Sandra Pieri
Nato a Firenze il 15 nov. 1507 da Bernardo di Francesco (quest'ultimo immatricolato nell'arte dei mercanti nel 1487) e da Elisabetta Altoviti, continuò la tradizione [...] , di avere introdotto merci di frodo a Firenze. Non ultimo gli venne constestato di aver fatto aumentare di un quattrino la gabella della carne per favorire i Capponi ed il loro commercio di castroni con il Regno di Napoli. Le prove messe insieme ...
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MONTEFANI CAPRARA, Lodovico Maria
Orietta Filippini
MONTEFANI CAPRARA, Lodovico Maria. – Nacque a Bologna il 13 ottobre 1709, da Marc’Antonio, esponente della nobiltà anconetana che aveva trasferito [...] il 25 novembre 1732 e nel 1734 fu associato al Collegio dei giudici e avvocati della città. Riordinò l’archivio della Gabella grossa, compito per il quale è attestato un pagamento per l’anno 1736. Nel 1740 ottenne dal Senato felsineo una lettura ...
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Nome con cui è noto il capopopolo napoletano Tomaso Aniello (Napoli 1620 - ivi 1647). Allo scoppio della rivolta napoletana del 7 luglio 1647 M. era a capo di alcuni ragazzi, appartenenti alla compagnia [...] festeggiare, in una battaglia simbolica, la vittoria contro i Turchi. Quel giorno i bottegai si rifiutarono di pagare la gabella sui frutti imposta dagli Spagnoli: ne nacque un tafferuglio che sollevò a rumore tutti i quartieri popolari adiacenti al ...
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(o rabba) In età medievale e rinascimentale, termine che indicava (anche nelle varianti raiba, reba, e inoltre reva e rieva) in Sicilia il magazzino dell’annona (e l’annona stessa) o monte frumentario, [...] antistante dove era permesso vendere cereali, a Pisa il compenso dovuto dai mercanti che depositavano merci nei fondachi pubblici.
R. o gabella della r. era detta a Genova la tassa pagata da chi vendeva cereali sul mercato, e, in altre città, ora il ...
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In età medievale, il contribuente tenuto a pagare l’imposta personale, sia che fosse capofamiglia sia che vivesse solo anche senza essere provvisto di beni sia che vivesse con altri ma fosse provvisto [...] città e quindi estimo f. era ciò che pagavano gli abitanti del contado. Sia l’imposta personale sugli abitanti della campagna sia, in altre regioni, quella generale o focatico, furono a volte denominate gabella dei f. o gabella del fumo o fumatico. ...
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GIRALDI, Neri
Stefano Tabacchi
Nacque a Firenze, il 22 apr. 1560, da Lionardo e Lisabetta di Carlo di Bernardo Medici.
Apparteneva a un ramo collaterale dell'antica famiglia dei Neri, quello detto Del [...] G. si adattò senza troppe difficoltà al regime mediceo, dedicandosi all'attività mercantile. Fu anche camerlengo della gabella dei contratti, ma fallì nel 1558, intaccando seriamente il patrimonio familiare.
Le prime notizie relative al G. risalgono ...
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BAVA, Antonio (Antonino)
Valerio Castronovo
Nato nel 1474, apparteneva ad un ramo (poi estintosi) della cospicua famiglia dei Bava di Fossano (in possesso di proprie fortificazioni nel circondario).
Dotato [...] di diecimila scudi d'oro del "sole", la nomina ad accensatore del più inviso dei tributi fiscali, la gabella del sale, alla cui riscossione avrebbe provveduto più tardi in società col milanese Francesco Gallerati.
In un periodo caratterizzato ...
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Nel governo di Valenza s'era dimostrato tanto zelante nel real servizio, quanto energico nel farsi obbedire e privo di scrupoli. Quando, pertanto, al principio del 1646, il mite ammiraglio di Castiglia, [...] Napoli, egli salì in grande fama per i tumulti scoppiati l'anno appresso in questa città. Occasione ad essi fu una gabella imposta, con altre, sulle frutta dalle Piazze della città, per raccogliere un milione chiesto dalla corte al regno in "donativo ...
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gabella
gabèlla s. f. [dal lat. mediev. gabella, che è dall’arabo qabāla «garanzia, cauzione, contratto»]. – 1. Termine usato fin dal medioevo per indicare varie forme di contribuzione, imposte dirette o indirette, tasse, o anche aggregati...