Vedi MARMO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARMO (v. vol. iv, pp. 860-870)
R. Gnoli
Si raccolgono qui talune osservazioni sull'impiego dei marmi in età romana e protobizantina e sulla loro provenienza [...] è da sottintendere probabilmente monte, come nel caso del porphyrites e del Claudianus) erano le cave di un gabbro dioritico o metagabbro assai diffuso (palazzi del Palatino, Villa Adriana, ecc.), il cosiddetto "granito verde della sedia" (varietà ...
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Nome che si dà comunemente alle rocce compatte, specialmente a quelle usate come materiale da costruzione.
Accompagnato da determinazioni riferentisi ad alcune caratteristiche esteriori, all’uso, al luogo [...] nelle diverse varietà (radiolariti, diaspri, ftaniti ecc.); e) ignee intrusive o plutoniche: graniti, sieniti, dioriti, tonaliti, gabbri; f) ignee effusive o vulcaniche: lave (porfidi, rioliti, daciti, trachiti, basalti, fonoliti, tefriti, leucititi ...
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gabbro
s. m. [prob. lat. glaber «glabro», attraverso il sign. ant. di «terra incolta, sterile»]. – Roccia eruttiva intrusiva a struttura olocristallina granulare a grana media o grossa, costituita essenzialmente da un plagioclasio basico,...
porfirite
s. f. [der. di porfiro]. – In petrografia, termine generico indicante una roccia effusiva paleovulcanica (corrispondente a una diorite, a un gabbro o a un diabase), a struttura distintamente porfirica, derivata da magmi dioritici...