Musicista (Modena 1670 - Vienna 1747), figlio di Giovanni Maria e allievo di Giovanni Paolo Colonna. Accademico filarmonico dal 1686. Già celebre violoncellista, esordì quale compositore con tre pubblicazioni [...] concerto. Attivo dapprima in Italia (Bologna, Venezia), e a Vienna, nel 1720 passò a Londra, dove fu rivale di G. F. Händel come operista. In seguito a vivaci polemiche, dovette però lasciare (1733) l'Inghilterra per ritornare nel continente, prima a ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] una vasta fioritura, cimentandosi ormai con tutti i generi e con tutte le forme: dall’oratorio, di cui fu maestro soprattutto G.F. Händel, attivo poi a Londra, alla musica organistica, che dai compositori nordici passò all’arte di J.S. Bach, il quale ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] stranieri, ma la musica inglese di questo secolo fu influenzata da quella italiana e dalla musica di G.F. Händel, che visse e operò in G. per oltre 40 anni. Altri musicisti stranieri che ebbero una posizione dominante a Londra a partire dalla ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] Inghilterra, dove studiò il recitativo e l'economia scenica di J.-Ph. Rameau e la possente, larga architettura di G. F. Händel. Egli rivelava di già, in quel tempo, la sufficiente sua preparazione tecnica, il fortissimo senso drammatico e la purezza ...
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Tipo di composizione musicale oppure intrattenimento pubblico o privato dedicato all’ascolto di musica.
Cenni storici
Lo sviluppo storico del c. come composizione musicale appare strettamente legato a [...] solisti più abili, in origine due violini e basso. In seguito vennero usati anche altri strumenti, come nei concerti grossi di G.F. Händel e di A. Vivaldi o nei Concerti brandeburghesi di J.S. Bach, vera summa del c. barocco.
L’architettura del c ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] stesso J.-Ph. Rameau si dichiarava suo seguace), in Germania (si vedano le musiche di G. Muffat, di J. S. Kusser, di J. Fischer, di G. Ph. Telemann, di G. F. Händel e J. S. Bach) e in Gran Bretagna dove le sue pagine strumentali si riflettono spesso ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia degli archi, nella quale occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello, dal [...] v. che si imbracciava come il violino, dotato di fondo concavo, fori a f, manico stretto, chiamato nel 16° e 17° sec. v. da braccio per realizzare il basso continuo, ma anche come solista (G.F. Händel, G.P. Telemann, J.S. Bach), è sopravvissuta in ...
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Compositore (Napoli 1686 - ivi 1768). Didatta di canto (tra i suoi allievi vi fu C. Farinelli) e di composizione, maestro di cappella in diverse istituzioni, P. svolse la sua attività tra Napoli, Venezia, [...] fu quindi a Londra, ove ebbe la direzione e l'incarico di comporre opere per la compagnia italiana, rivale di quella di G. F. Händel (1733-36). Il suo esordio, al teatro di Haymarket, avvenne nel nov. 1733 con Arianna in Nasso, cui seguirono nel 1735 ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] Desmarets de Saint-Sorlin (1632) e la tragedia di T. Corneille (1672).
Tra i numerosi musicisti che trattarono questo tema, G.F. Händel (1734), J. Haydn, J.-É. Massenet (su libretto di C. Mendès, 1906). La musica moderna tende piuttosto a dare, dell ...
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Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] di cappella. Nel 1734 fu a Londra, dove rivaleggiò con G. F. Händel; poi a Dresda, Venezia, Parigi, Vienna (dove fu maestro seppe trovare gli accenti indimenticabili di un A. Scarlatti o di un G. B. Pergolesi, e solo poche arie e qualche pezzo sacro ...
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oratorio3
oratòrio3 s. m. [dalla voce prec.]. – Composizione drammatico-musicale, priva di apparato scenico e costumi, con cantanti solisti, coro e orchestra, di argomento religioso (ma non liturgico) e, dal sec. 19°, anche profano; sviluppatosi...