Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] una vasta fioritura, cimentandosi ormai con tutti i generi e con tutte le forme: dall’oratorio, di cui fu maestro soprattutto G.F. Händel, attivo poi a Londra, alla musica organistica, che dai compositori nordici passò all’arte di J.S. Bach, il quale ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] stranieri, ma la musica inglese di questo secolo fu influenzata da quella italiana e dalla musica di G.F. Händel, che visse e operò in G. per oltre 40 anni. Altri musicisti stranieri che ebbero una posizione dominante a Londra a partire dalla ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] Cinzio (1557); l’Hercule mourant di J. de Rotrou (1634). Nel campo musicale si ricorda l’oratorio Hercules di G.F. Händel (1745).
Accanto all’interpretazione drammatica o lirica della figura di E., non è mancata fin dall’antichità quella comica (vedi ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] Desmarets de Saint-Sorlin (1632) e la tragedia di T. Corneille (1672).
Tra i numerosi musicisti che trattarono questo tema, G.F. Händel (1734), J. Haydn, J.-É. Massenet (su libretto di C. Mendès, 1906). La musica moderna tende piuttosto a dare, dell ...
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Scrittrice britannica (n. Manchester 1959). Autrice di romanzi, ha incentrato spesso i suoi racconti su storie sentimentali che fanno da sfondo alle sue riflessioni sull'amore e su alcuni aspetti della [...] lies: a piece for three voices and a bawd (1994; trad. it. 1996) inscena un surreale incontro-scontro teorico tra G. F. Händel, P. Picasso e Saffo. Fra le opere successive: il saggio critico Art objects: essays on ecstasy and effrontery (1995), in ...
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Genere di poesia caratterizzata da un’idealizzazione della vita dei pastori e in genere della vita campestre.
Quali che siano le origini della poesia p. (con termine greco bucolica), folcloristiche o connesse [...] M. Boiardo); il gusto si diffonde oltralpe (I. López de Mendoza, G. de la Vega, E. Spenser ecc.). Prova della fortuna del genere o intere composizioni di tal genere si trovano nell’oratorio (G.F. Händel) e nella musica strumentale da A. Vivaldi a J.S ...
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Arte e uso di comporre versi all’improvviso, senza preparazione e meditazione, o di comporre musica nell’atto stesso di eseguirla. È detta i. l’opera stessa, letteraria o musicale che si compone improvvisando. [...] chiesa o in concerto o in teatro, spesso fornendo anche preludi, postludi improvvisati. Grandi improvvisatori furono G.F. Händel, J.S. Bach, L. van Beethoven, F. Liszt, C. Franck. L’i. continuò a essere coltivata per tutto l’Ottocento da compositori ...
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(ebr. Shimshōn, gr. Σαμψών, lat. Samson). - Uno dei giudici d'Israele, vissuto nel sec. 11° a. C., eroe nazionale della lotta contro i Filistei. Le sue vicende sono narrate in quattro capitoli (13-16) [...] (1670) di Ph. von Zesen, alla tragedia Samson (1910) di H. Bernstein. Ad essa sono ispirati, inoltre, un oratorio di G. F. Händel su testo di Newburg Hamilton tratto da Milton, eseguito per la prima volta al Covent Garden di Londra nel 1743, e l ...
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Primo re degli Israeliti, vissuto nella seconda metà dell'11° sec. a. C., la cui storia è narrata nel 1° libro di Samuele.
Vita
Figlio di Qish, della tribù di Beniamino, nacque a Gabaa; fu prescelto [...] V. Alfieri a quella di A. Gide (1903). Anche varie opere musicali si sono ispirate ad essa: dall'oratorio Saul (1739) di G. F. Händel, su testo in inglese attribuito a Ch. Jennens o a Th. Morell, al Saul (1815) di A. Salieri, alle musiche di scena ...
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(ebr. Estēr, gr.'Εσϑήρ, lat. Esther) Protagonista dell'omonimo libro biblico. Ebrea, adottata alla morte del padre dal cugino Mardocheo, un beniaminita esule a Babilonia, fu eletta regina da Assuero [...] (1627), da F. Lope de Vega nella commedia La hermosa Ester (1610), da J. Racine nella grande tragedia Esther (1689), da F. Grillparzer in un dramma, Esther, rimasto incompiuto (1863). Tra le opere musicali eccelle l'Esther di G. F. Händel (1720). ...
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oratorio3
oratòrio3 s. m. [dalla voce prec.]. – Composizione drammatico-musicale, priva di apparato scenico e costumi, con cantanti solisti, coro e orchestra, di argomento religioso (ma non liturgico) e, dal sec. 19°, anche profano; sviluppatosi...