Musicista (Bergedorf, Amburgo, 1699 - Venezia 1783). Esordì (1718) ad Amburgo quale tenore, poi (1721) a Brunswick quale operista. Nel 1722, venuto in Italia, si mise a studiare la composizione a Napoli [...] di cappella. Nel 1734 fu a Londra, dove rivaleggiò con G. F. Händel; poi a Dresda, Venezia, Parigi, Vienna (dove fu maestro seppe trovare gli accenti indimenticabili di un A. Scarlatti o di un G. B. Pergolesi, e solo poche arie e qualche pezzo sacro ...
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Organista, clavicembalista e direttore d’orchestra italiano (n. Cerignola 1960). Diplomatosi in organo e clavicembalo al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha intrapreso una precoce attività concertistica, [...] d’orchestra, ampliando il proprio repertorio alla musica sinfonica del periodo classico e romantico. Nel 2005 ha eseguito il Rinaldo di G.F. Händel alla Scala di Milano, dove è tornato nel 2007 per Così fan tutte di Mozart; nel 2008 ha diretto Tito ...
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Musicista (Magdeburgo 1681 - Amburgo 1767). Figlio di un pastore protestante, studiò da autodidatta. Intraprese gli studî di giurisprudenza a Lipsia (1701), città in cui fondò un importante Collegium musicum [...] sua produzione, comprendente opere teatrali, musica vocale e strumentale, supera in quantità quelle di J. S. Bach e di G. F. Händel), fu un inesauribile ricercatore di forme nuove, specie nella sinfonia, nella suite e nel Lied. La sua arte può essere ...
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Ballerino e coreografo statunitense (Pittsburg, Pennsylvania, 1930 - New York 2018). Allievo di M. Graham, D. Humphrey, J. Limón, A. Tudor, ha danzato negli anni Sessanta nelle compagnie della Graham e [...] le sue creazioni più significative si ricordano Meridian (mus. di P. Boulez, 1960), Aureole (mus. di G. F. Händel, 1962), Duet (mus. di F. J. Haydn, 1964), Lento (mus. di F. J. Haydn, 1967), la rivoluzionaria versione di Le sacre du printemps di I ...
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Cantante, nato ad Arpino il 28 febbraio 1714, morto a Roma il 25 ottobre 1761. Evirato, studiò sotto la guida di D. Gizzi (donde il soprannome, da lui stesso adottato, di Gizziello). Esordì a Roma nel [...] Passò poi, sempre assai acclamato, a Napoli, Londra (dove G. F. Händel lo accolse tra gl'interpreti dell'Ariodante e dell'Atalanta), dell'interprete, singolarmente delicata ed efficace.
Bibl.: G. Monaldi, Cantanti evirati celebri del teatro italiano, ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] di Upsala. Un altro musicista, Johann-Helmich Roman (1694-1758), detto "il padre della musica svedese", fu allievo di G. F. Händel e gli atteggiamenti stilistici di questo ricalcò nelle sue opere di musica religiosa e da concerto. Un italiano, il ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] famoso il teatro di Haymarket, che fu gestito da G. F. Händel. In Russia l'opera italiana fu importata con ritardo A. Cahuet, La liberté du Théâtre en France et à l'étranger, Parigi 1902; G. Baty, Théâtre nouveau, ivi (s. a.); E. Lo Gatto, Il teatro ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] i quali però quel teatro non rappresenta già più un centro necessario. Più che a J. Mattheson, alludiamo qui a G. F. Händel e a G. Ph. Telemann.
La scuola di Amburgo, iniziata con opere di un buon maestro, il contrappuntista J. Theile, non sa però ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] di The inspector general (Il revisore) di Gogol'; nel 1982 mette in scena, creando scandalo e sensazione, l'Orlando di G.F. Händel; nel 1983, Le visioni di Simone Machard di Brecht; passa a dirigere nel 1983-84 la The Boston Shakespeare Company, e ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] , amico della famiglia Purcell. Tra i virginalisti e il Purcell vivono autori di scarsissimo valore. G. F. Händel pubblicò, dal 1720 al 1735, i suoi pezzi, che risentono più degl'Italiani (Zipoli, Scarlatti) che dell'ambiente inglese, e Bononcini ...
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oratorio3
oratòrio3 s. m. [dalla voce prec.]. – Composizione drammatico-musicale, priva di apparato scenico e costumi, con cantanti solisti, coro e orchestra, di argomento religioso (ma non liturgico) e, dal sec. 19°, anche profano; sviluppatosi...