Apostolo. Negli elenchi di Luca (6, 16) e Atti (1, 13) è ricordato all'undicesimo posto come G. di Giacomo: designazione che va intesa nel senso proprio di "figlio di" (come spiegano certe recensioni del [...] dirette non si hanno e quelle fornite dalla tradizione differiscono tra loro; non è comunque probabile che si fosse recato a Edessa, ed Eusebio ha cura di distinguere G. T. da Addai, o Taddeo. Festa, presso i Latini, con s. Simone, il 28 ottobre. ...
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(ebr. Yardēn) Fiume della Palestina, lungo 350 km. Trae origine da tre sorgenti ai piedi del Monte Hermon (860 m). I tre rami si congiungono nella piana di Hule. All’uscita da questa zona, il G. si versa [...] di Tiberiade (o di Gennesaret). Più a S si unisce a esso da sinistra il fiume Yarmuk, suo maggiore affluente. Più oltre, il G. si presa di possesso della Terra Promessa. Nel Nuovo Testamento il G. non è tanto linea di confine quanto fiume sacro per ...
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Presso i Greci, ἐνϑουσιασμός era la condizione di chi era invaso da una forza o furore divino, cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. Il [...] quest’ultima concezione i neoplatonici, per i quali l’e. costituisce la via verso la perfetta visione o estasi (➔).
Nel Rinascimento G. Bruno pone l’e. alla base della sua religione della natura. Successivamente fu considerato dagli empiristi ...
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Monaco e teologo (Liegi 1085 circa - Signy 1148). Di nobile famiglia, entrò con suo fratello Simone nel monastero benedettino di S. Nicaise a Reims, ove completò la sua formazione culturale (risentì viva [...] le tesi di Abelardo, Guglielmo di Conches e Gilberto Porretano, G. di Saint-Thierry va ricordato anche per la sua Vita De contemplando Deo, trattato ascetico e mistico, e infine per la famosa Epistola ad fratres Montis Dei (o De vita solitaria). ...
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Cronista bretone (n. forse in Scozia 493 o 516 - m. 570 circa). Probabilmente originario di una famiglia di nobili britanni, fattosi monaco, si trasferì in Irlanda e ivi si dedicò a un'attiva opera di [...] in solitudine nell'isola di Houat, presso la costa bretone. Trasferitosi sulla terraferma, fondò un monastero a Ruys. Qui G. scrisse la sua opera principale, il libro De excidio et conquestu Britanniae ac flebili castigatione in reges, principes ac ...
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(ebr. Qayin, gr. Kάιν, lat. Cain) Nella Bibbia, figlio primogenito di Adamo ed Eva, protagonista del noto episodio del Genesi (4, 1-17). Invidioso della predilezione da Dio mostrata per il fratello Abele, [...] segno divino che lo metteva al riparo dell’umana vendetta.
Delle varie figurazioni o trasfigurazioni artistiche ispirate a Caino, la più nota è quella datane dal poeta inglese G.G. Byron (1788-1824) nell'omonima tragedia in versi (Cain, 1821), che ...
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L’abbandono della Mecca da parte di Maometto, nel settembre 622 d.C., e del suo trasferimento a Medina. Sotto il califfo ‛Omar tale avvenimento, decisivo per le origini dell’Islam, fu preso a inizio dell’era [...] dalla data esatta dell’evento, ma dall’inizio dell’anno lunare ordinario in cui tale secessione era avvenuta, e cioè dal 16 luglio 622. Per il ragguaglio fra gli anni dell’e. (H) e quelli giuliani o gregoriani (G), vale la relazione H=(G−622)∙33/32. ...
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Fondatore dei chierici regolari della Madre di Dio (Diecimo, Borgo a Mozzano, 1541 o 1543 - Roma 1609). Nel 1573 fu ordinato sacerdote. Si dedicò subito con fervore alla predicazione e all'insegnamento [...] preti riformati" (detta poi dei "chierici regolari della Madre di Dio"): il nuovo istituto fu approvato dal pontefice nel 1583. L'anno seguente G. si recò a Roma, dove fu ospite e amico di s. Filippo Neri. Fu canonizzato nel 1938. Festa, 9 ottobre. ...
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(gr. ῾Υάκινϑος) Nella mitologia greca, giovinetto, figlio del re Amicla (ma dai poeti talvolta detto figlio di Ebalo), amato per la sua bellezza da Borea (o Zefiro) e da Apollo, ucciso per errore (o per [...] di Borea) dal dio durante il lancio di un disco; sulla sua tomba nacque il fiore omonimo. Il culto originario di G. fu ad Amicle in Laconia e si diffuse prevalentemente in aerea dorica; gli erano sacre le feste Giacinzie (τὰ ῾Υακίνϑια), celebrate ...
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Fondatore (Cavaillon 1544 - Avignone 1607) della Congregazione dei preti secolari della dottrina cristiana. Poeta e drammaturgo, poi sacerdote (1582), insieme al cugino G. B. Romillon fondò la detta congregazione [...] e quella femminile (le filles de la doctrine chrétienne o orsoline); scrisse Istruzioni per i suoi discepoli. È stato proclamato santo da papa Francesco il 15 maggio 2022. Festa, 15 aprile. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...