Scrittore irlandese, nato a Foxrock, sobborgo di Dublino, il 13 aprile 1906, da un'agiata famiglia borghese che nell'Irlanda cattolica era di tradizione protestante e perciò rigorosamente puritana. Nel [...] R. Federman, J. Fletcher, S. Beckett: his work and his critics. A critical bibliography, Berkeley 1970; G. C. Barnard, S. Beckett: A new approach, Londra 1970; O. Bernal, Langage et fiction dans le roman de Beckett, Parigi 1970; J. Calder, Beckett at ...
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Scrittore, nato a Firenze il 14 luglio 1884. Dal 1910 al 1923 fu critico letterario della Tribuna (talvolta firmando con lo pseudonimo "Il tarlo"); nel 1919 partecipò con V. Cardarelli e con altri alla [...] una rara facoltà associativa e analogica - delle cose lette o contemplate o meditate, dei sogni e dei ricordi. E certo nel marzo 1932; S. Solmi, in L'Italia lett., 10 aprile 1932; G. Marzot, in La Nuova Italia, aprile 1932; A. Momigliano, Storia della ...
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Scrittore, nato a Luino (Varese) il 23 marzo 1913, morto a Varese il 31 dicembre 1986. Rifugiatosi in Svizzera nel 1943, iniziò come collaboratore di quotidiani e periodici e come autore di versi (Incantavi, [...] in Viva Migliavacca! e altri 12 racconti (1982) o come in quella di un rifugiato politico in Il capostazione , Invito alla lettura di Chiara, Milano 1977; G. Tesio, P. Chiara, Firenze 1983; G. Amoroso, in Narrativa italiana 1975-1983 con vecchie ...
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Scrittore, nato a Treviso il 3 ottobre 1895. Durante la guerra mondiale fu ufficiale del genio; poi legionario con D'Annunzio a Fiume. È laureato in legge. Fece per qualche tempo il commerciante e il libraio. [...] ivi 1933; I due compagni, ivi 1936), bensi in quelle prose o racconti che più tengono del "viaggio", il genere ideale di C. coloniali (ivi 1935).
Bibl.: G. Ravegnani, I contemporanei, Torino 1930, p. 279 segg.; G. Debenedetti, in L'Italia lett ...
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Scrittore, nato il 1° marzo 1922 ad Alba, morto ivi il 18 febbraio 1963. Ad Alba frequentò le scuole fino al liceo. Iscrittosi alla facoltà di lettere di Torino, dovette interrompere gli studi per lo scoppio [...] del lirismo memorialistico, della deformazione ironica o polemica o dell'essenzialità patetica già sottolineata nei III, Milano 1969; M. Corti, Metodi e fantasmi, ivi 1969; G. Lagorio, Fenoglio, Firenze 1970; M. Corti, Realtà e progetto dello ...
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MALERBA, Luigi
Giuseppe Leonelli
Scrittore e critico letterario, nato a Berceto (Parma) l'11 novembre 1927. Compiuti gli studi al liceo Romagnosi di Parma e laureatosi in legge, nel 1950 si trasferì [...] (1975) e Storiette (1977) o le sperimentazioni linguistiche in cornice medievale di . Narratori italiani del Novecento, a cura di G. Mariani e M. Petrucciani, i, Roma 1987, pp. 351-62; G. Pampaloni, Modelli ed esperienze della prosa contemporanea ...
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Scrittore, nato a Grosseto nel 1922, morto a Milano nel 1971. L'opera di B. è sin dall'esordio dominata da un interesse documentaristico che illumina, al di fuori delle remore di una visione mistificata, [...] della narrativa italiana, in Il Menabó, 1961, n. 4; G. Mariani, La giovane narrativa italiana tra documento e poesia, Firenze W. Pedullà, La letteratura del benessere, Napoli 1968; O. Lombardi, La narrativa italiana nella crisi del Novecento, ...
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Scrittore, morto a Roma il 6 luglio 1977. L'incarnazione di un mito nella visione assorta, ma più drammatica, della vita e del personaggio in una favolosa eppur realistica dimensione sarda si precisa in [...] trincea, 1962; Eleonora d'Arborea, 1964: molti dei quali radio o teletrasmessi) e ha curato un'Antologia di narratori di Sardegna, Milano , ne Il mondo, 2 giugno 1955 e 18 giugno 1957; G. Trombatore, in Scrittori del nostro tempo, Palermo 1959; E. ...
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Poeta, nato a Camerino il 4 febbraio 1892. Laureato in legge, volontario di guerra, fu per alcuni anni pretore a Parma; dal 1930 è giudice al tribunale di Roma. Ha collaborato e collabora a numerosi giornali [...] in un ambito già più lirico che descrittivo o narrativo, aspirano alla conciliazione tra elementi fiabeschi e S. d'Amico, Il teatro it., Milano-Roma 1932, p. 272 seg.; G. Bellonci, in Il giornale d'Italia, 25 luglio 1933; F. Vegliani, Saggio ...
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Scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1879. Fu dapprima impiegato alle ferrovie; laureatosi quindi in legge, esercita da molti anni l'avvocatura nella sua città. Ha collaborato a numerosi giornali [...] - non senza però concessioni all'eloquenza - come confessione o ricordo di largo respiro poetico. Il C. ha scritto anche .
Bibl.: A. Baldini, in I libri del giorno, novembre 1918; G. Papini, Ritratti italiani, Firenze 1932, pp. 313-24; A. Tilgher ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...