Algol
Algol 〈àlgol o algòl〉 [Der. dell'arabo "demonio"] [ASF] Nome della stella β Persei, a circa 100 anni-luce dalla Terra, la più famosa delle variabili a eclisse, la cui magnitudine visuale, normalmente [...] di 2.2, subisce, ogni 69 ore circa, un periodico aumento fino a 3.4; la variabilità fu scoperta da G. Montanari nel 1669, ma la sua periodicità fu riconosciuta solo nel 1782 da J. Goodricke. ...
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glifo
glifo 〈g✄-〉 [Der. del fr. glyphe, dal gr. g✄lyphè "intaglio"] [MCC] Barra rettilinea o curvilinea, provvista internamente di una guida in cui è alloggiato un cursore che vi si muove di moto alterno, [...] usata per realizzare un collegamento variabile fra due organi meccanici di una catena cinematica, uno solidale con il g., l'altro con il cursore. ...
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Bode Johann Elert
Bode 〈bóode〉 Johann Elert [STF] (Amburgo 1747 - Berlino 1826) Direttore dell'Osservatorio astronomico di Berlino. ◆ [ASF] Legge di B., o di B.-Tietz (Titius): legge empirica che riguarda [...] la distanza dei pianeti dal Sole (in effetti, fu proposta nel 1778 da J.D. Tietz), poi migliorata da G. Armellini (1921): → pianeta: Distanza dei p. dal Sole. ...
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glicolisi
glicolisi 〈g✄-〉 [s.f. Comp. di glico- e lisi] [BFS] Processo di conversione, nei tessuti, di carboidrati in acido piruvico o in acido lattico, che costituisce la principale via metabolica della [...] degradazione del glucoso: v. glicolisi. ◆ [BFS] G. anaerobica: v. fisiologia umana in condizioni estreme: II 629 a. ...
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glucosio
glucòsio [Dal fr. glucose, der. del gr. g✄lèykos "mosto"] [BFS] [CHF] Aldoesoso, C₆H₁O₆, lo zucchero più diffuso (anche: destrosio, zucchero d'amido, zucchero d'uva) e la sostanza energetica [...] per eccellenza negli organismi viventi: v. glicolisi ...
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giacimento
giaciménto [Der. di giacere, dal lat. iacere] [GFS] Nella geologia, accumulo di minerali (solidi o liquidi) e di gas nell'interno della crosta terrestre: g. minerario (cioè di minerali), metanifero, [...] petrolifero, ecc ...
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Fisico e chimico (Como 1745 - ivi 1827). Sesto dei sette figli del patrizio Filippo e di Maria Maddalena dei conti Inzaghi, rimasto orfano di padre, la sua educazione fu curata dallo zio paterno, canonico [...] due maggiori elettrologi europei del tempo, J.-A. Nollet e G. Beccaria. Esordì nel 1769 con una memoria epistolare (De vi anche i nervi di senso, perché si sente un sapore acido o alcalino facendo arco con un conduttore bimetallico tra la punta e un ...
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In fisica, separazione, detta anche diffusione termica, di una miscela liquida o gassosa nei suoi componenti tramite applicazione di un gradiente termico, per cui le molecole più pesanti migrano verso [...] pratica risale alla fine degli anni 1930, quando K. Clusius e G. Dickel separarono gli isotopi del cloro con una colonna verticale (tubo di Clusius, o di Clusius-Dickel) raffreddata esternamente e contenente internamente un filo assiale riscaldato ...
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Nel mondo antico, unità di misura del sistema ponderale e monetario siculo-italiota e romano, pari a un dodicesimo di libbra o di asse.
Nel mondo medievale e moderno, unità di massa (o peso), di lunghezza [...] preziose (1/12 di libbra troy), di 31,10348 g. Come unità di misura di lunghezza, l’o. era usata in Italia come sottomultiplo del piede (12ª parte) o del palmo o del braccio (si usavano anche o. quadre e o. cube, per le aree e i volumi). Come unità ...
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In metrologia, sottomultiplo del chilogrammo (simbolo g), unità di misura della massa nel Sistema Internazionale, pari a 10−3 kg, e unità fondamentale di misura della massa nel sistema CGS, definita come [...] termine mole (➔), per il suo significato più generale.
Per grammatura si intende la massa in g. di una carta (o anche cartoncino, cartone o altro materiale in fogli, destinati alla scrittura, alla stampa, alla legatoria), calcolato per metro quadrato ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...