SCENOGRAFIA
P. E. Arias
Parola di derivazione greca (σκηνή = scena; γραϕία = pittura) che sta ad indicare tutti quegli accorgimenti destinati a dare l'illusione dell'ambiente nel quale si svolge l'azione [...] εἰσκυκλεῖν. Nel 274 a. C. in un iscrizione di Delo (C.I.G., xi, 2, 199, linee 94-95) si ricordano degli ἔξωστρα, cioè delle e la scenotecnica antiche alcuni lavori speciali: C. Robert, in Hermes, XXXI, 1896, p. 530 ss.; C. Fensterbusch, Die Bühne ...
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AUSTRALIA
A. D. Trendall
Collezioni di Antichità. - A eccezione del Museo Nicholson nell'Università di Sydney (v. oltre), la maggior parte delle collezioni di antichità classiche in A. sono di recente [...] , p. 10, n. 75; XVIII-XIX, 1963-64, p. 125, n. 125; R. G. Hood, Greek Vases in the University of Tasmania, 1964; A. D. Trendall, Red-fig. Vases il museo possiede l'Hermes Nicholson, copia greco-romana di originale simile all'Hermes di Andros, alcune ...
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MIRONE (Μύρων Myron)
P. E. Arias
Scultore nativo di Eleutere in Beozia (Plin., Nat. hist., xxxiv, 57-58); ebbe probabilmente assai presto la cittadinanza di Atene, come si può dedurre da Pausania, che [...] M. è indicato come eleutereo in un'iscrizione che ci è giunta (I. G.2, I, 400). Plinio data lo scultore dopo Policleto nel 420 e Kritios. In seguito al confronto poi fra una testa di Hermes a Berlino, attribuita al Discoforo di Policleto in generale, ...
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PRIENE (Πριήνη, Priene)
A. Giuliano
Città della Caria, sulle pendici del monte Micale, a breve distanza dell'antico golfo Latmico, antistante Mileto.
Storia. - Alla fine dell'VIII sec. a. C. apparteneva [...] Al centro dell'agorà era un altare, probabilmente dedicato ad Hermes. Lo spazio fu lentamente occupato da seggi destinati al Parigi 1951; id., L'Urbanisme dans la Grèce Antique, Parigi 1956; G. Kleiner, in Pauly-Wissowa, Suppl. IX, 1962, c. 1181 ss. ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo egeo
Luigi Caliò
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Nel periodo prepalaziale la sfera sacra sembra essere relegata nei contesti funerari. [...] anche in periodo storico (Zeus, Hera, Posidone, Hermes), altre ignorate successivamente (Diwia, Marineus, Ko- ed.), The Archaeology of the Olympics, Wisconsin 1988; R. Hägg - G.C. Nordquist (edd.), Celebration of Death and Divinity in the Bronze ...
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MENELAO (Μενέλαος, Μενέλας, Μενέλεως, Menelaus)
E. Paribeni
Mitico eroe ellenico, re di Sparta, fratello di Agamennone e sposo di Elena. Generalmente è detto figlio di Atreo, più di rado nipote di quest'ultimo [...] , p. 53. Pinax corinzio, Berlino n. 764: C. Robert, Hermes, xxxvi, 1901, p. 364 ss. Cratere corinzio Astarita: J. D -Kahil, op. cit., tav. lxv, 2-3. Coppa del Pittore di Brygos al Louvre G 153: M. I. Wiencke, in Am. Journ. Arch., lvii, 1954, p. 300. ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] sono da ricordare:
11) Autoritratto sotto le sembianze di Hermes, firmato con uno pseudonimo (Themist., Orat., ii, . Bianchi Bandinelli, Storicità dell'arte classica, Firenze 1950, p. 45 ss.; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, XVIII, 2, 1949, c. 1873-80, s ...
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PERSEO (Περσεύς, Perseus)
K. Schauenburg
Eroe, figlio di Zeus e di Danae, la figlia di Acrisio. A questi un oracolo aveva predetto che sarebbe morto per mano del figlio di Danae. Perciò, quando Danae [...] la Gorgone Atena è anche in seguito, insieme ad Hermes, la divinità protettrice di Perseo.
L'uccisione della Medusa p. 92 ss., tav. 50 s. Pitture pompeiane con l'arrivo a Serifo: G. E. Rizzo, La pittura ellenistica-romana, tav. 68; K. Schauenburg, op. ...
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NINFE (Νύμϕαι)
H. Sichtermann
Divinità greche della natura, dall'aspetto di giovani fanciulle; non posseggono una mitologia uniforme a causa del loro numero; il loro nome deriva dal termine con cui comunemente [...] con la scena della consegna da parte di Hermes, la raffigurazione più bella è quella sul A. Mazzolai, in Röm. Mitt., LXVI, 1959, p. 220 ss. Sulle singole città di culto: G. M. Bakalakis, in Praktikà, 1937, p. 59 ss. (Kavalla); M. Segre, in Riv. Ist ...
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MUSIVARIUS
I. Calabi Limentani
Il nome m., o musearius, museiarius per indicare l'artefice dei mosaici fu usato in Roma relativamente tardi e sempre raramente; in un'iscrizione del I-II sec. d. C., [...] trattato della medesima persona è stata fatta già dal Boeckh, editore del G.I.G. (loc. cit.), e comunemente accolta anche dagli archeologi (cfr. H iscrizione metrica di un mosaicista di 21 anni, Hermes figlio di Carpo, schiavo pubblico, che mentre ...
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