CORRER, Gregorio
Paolo Preto
Nacque a Venezia il 14 settembre del 1409 da Giovanni di Filippo del ramo a Castello e da una nobildonna di nome Santuccia di cui ignoriamo il casato (in proposito cfr. [...] la scelta di Niccolò V cadde sull'umanista Ermolao Barbaro. Nel 1456, alla morte del patriarca di pp. 58-88, l'autrice pubblica le sedici lettere che il C. inviò da Verona a G. Tortelli, fra il giugno del 1448 e la fine del 1453; pp. 86-88, le ...
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FALIER (Falieri, Faliero), Marino (Marin)
Elena Mallucci
Nacque probabilmente a Candia nell'isola di Creta, prima del 1397 (Lazzarini, pp. 220 s.) da Marco e da Agnese di Marino Ghisi.
L'omonimia con [...] principali sono l'῾Ιστορία καὶ ὄνειρον (cfr. ora edizione a cura di G. Zoras, Marinon Phalieron..., 1971-72) ed i Λόγοι διδακτικοί (editi da essere il De re uxoria, scritto da Francesco Barbaro nel 1416, opuscolo che godette di grande popolarità nel ...
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Vincenzo Monti nacque ad Alfonsine di Fusignano (Ravenna) nel 1754. Dal 1778 risiedette a Roma, dove cominciò la carriera letteraria; nel 1797 si trasferì a Milano. Durante il regime napoleonico ebbe numerosi [...] lunghi affanni (Feroniade I, 1), lungo studio (ivi, 64), barbaro costume (ivi, 61), aure amiche (ivi, 72). In tanto tempo».
Leopardi, Giacomo (1991), Zibaldone di pensieri, a cura di G. Pacella, Milano, Garzanti, 3 voll.
Monti, Vincenzo (1817-1826), ...
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La rima (Beltrami 20024: 53-60, 78-83, 206-221; Menichetti 1993: 506-590) è il fenomeno che si produce nel caso di omofonia perfetta di due parole a partire dalla vocale tonica inclusa (come in vita e [...] smarrita; non rimano invece discàro e bàrbaro e neppure omografi non omofoni come bàlia e balìa). Non contano gli eventuali suoni un testo, di un autore o di un genere.
Beltrami, Pietro G. (20024), La metrica italiana, Bologna, il Mulino (1a ed. ...
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BRANDOLINI, Aurelio Lippo
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze nel 1454 circa da Matteo di Giorgio e da una certa Antonia. Di probabile origine veneta, la famiglia Brandolini si era stabilita a Firenze [...] Misc. Tioli, XIX, pp. 114 s.); due di Ermolao Barbaro al B. (E. Barbaro, Epistolae,orationes et carmina, a cura di V. Branca, in the fifteenth century, New York 1929, pp. 233-260; G. De Luca, Unumanista fiorentino e la Roma rinnovata da SistoIV, ...
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BEMBO, Giovanni
Angelo Ventura
Luigi Moretti
Nacque a Venezia nel 1473 da famiglia nobile di mediocre fortuna, sebbene il padre Domenico - la madre era Angela Corner (o Cornaro) - con i commerci e [...] Thiriet non è altro che una copia della cronaca di Daniele Barbaro. Nel 1536 gli morì la moglie, e a pochi giorni 41, A. Degrassi, Inscr. Italiae, X, 1, Romae 1947, pp. XII s., G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 2, Brescia 1760, p. 731; ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] : una cultura luminosa che si oppone a un mondo tenebroso di barbarie. Le nozioni di Medioevo come età buia e di R. come Toscanelli e le conturbanti visioni di L.B. Alberti, realizzerà con G. Pico della Mirandola, Ficino e A. Poliziano le più alte ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] e G. D’Annunzio. L’influenza maggiore fu esercitata da quest’ultimo, che impiegò il v. libero in In memoriam delle Odi navali, poi nella Laus vitae, dove si riconnette al v. barbaro carducciano, quindi nelle odi di Alcyone (La pioggia nel pineto ...
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Trattato (1° sec. a.C.) del trattatista latino Vitruvio, in dieci libri.
Approfondimento di Francesco Pellati, s.v. Vitruvio (Enciclopedia Italiana)
§ Il "De Architectura". - Raccogliendo e riassumendo [...] detta del Durantino ma che è una replica di quella del Cesariano, basterà ricordare quelle di G. B. Caporali (incompleta; Perugia 1536), del Barbaro (Venezia 1556, 1567, 1584, 1629, 1854) del Rusconi (Veneiia 1590, 1660, con 160 nuove interessanti ...
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Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] della Beozia, anche se neutrali nella lotta contro gli invasori barbarici, mostrarono di propendere verso i Persiani, e P. di P., stampate nel 1511, furono subito imitate in lingua italiana da G. G. Trissino, L. Alamanni e A. Minturno; in latino da B ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...