Viaggiatore veneziano (Venezia 1429 - ivi 1499); mandato da Venezia ambasciatore in Persia (1474), attraversò l'Austria, la Polonia, l'Ucraina, la Crimea, il Mar Nero, la Caucasia, giungendo a Ispahan, [...] dove incontrò G. Barbaro. Nel viaggio di ritorno toccò Tiflis e di là per Derbent, Astrachan´, la Russia, la Polonia, la Germania, raggiunse Venezia (1476-77). Dettò una relazione del viaggio, complemento di quella del Barbaro, edita nel 1486. ...
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CATERINA Corner (Cornaro), regina di Cipro
Francomario Colasanti
Del ramo di San Cassiano della nobile famiglia veneziana, nacque, secondo il Colbertaldo, suo primo biografo, il giorno di S. Caterina [...] F. Longo-A. Sagredo, in Archivio storico italiano, VII(1844), 2, pp. 597-612; G. Barbaro, Lettere al Senato veneto..., a cura di E. Cornet, Vienna 1852, passim; G. Bustrone, Χρονικόν Κύπρου, in K. Sathas, Μεσαιωνικὴ βιβλιοϑήκη, II, Venezia 1873, pp ...
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CAVINA, Tommaso
Giustiniana Migliardi-O'Riordan Colasanti
Figlio di Vincenzo quondam Bertone, apparteneva ad una nobile famiglia romagnola, originaria del borgo di San Pietro di Cavina presso Faenza, [...] dalla Deputazione veneta di storia patria, s. 3, IV, Venezia 1915, pp. 401-402; I viaggi in Persia degli ambasciatori veneti [G.] Barbaro…, a cura di L. Lockhart-R. Morozzo della Rocca-M. F. Tiepolo, Roma 1973, pp. 103, 267; N. Di Lenna, Giosafat ...
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GIORGIO da Trebisonda (Giorgio Trapezunzio)
Paolo Viti
Nacque a Creta il 3 apr. 1395 da Costantino, in una famiglia emigrata da tempo da Trebisonda, sul Mar Nero, città che a G. rimase di fatto sconosciuta [...] Pro Ctesiphonte di Demostene (1444-46), che già L. Bruni aveva tradotto ma con diversa impostazione.
Grazie all'interessamento del Barbaro, G., prima del 13 nov. 1420, ebbe un incarico di insegnamento a Vicenza: qui fino al marzo-aprile di quell'anno ...
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BONCOMPAGNI LUDOVISI, Baldassarre
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roma il 10 maggio 1821, secondogenito di don Luigi, principe di Piombino, e di Maria Maddalena Odescalchi. Tra gli studiosi che ebbero [...] senza alcuna sistematicità, i "notabili fatti" scientifici di P. Sarpi, G. B. Della Porta, G. Cardano, G. B. Benedetti, D. Barbaro, G. Fracastoro, B. Cavalieri, V. Vincenti, B. Castelli, G. F. Sagredo, F. Maurolico. A riguardo di quest'ultimo autore ...
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FAGIUOLI, Ettore
Graziana Pezzini
Nacque a Verona il 3 sett. 1884 da Francesco, ingegnere civile, e Itala Zuraide Vecchi. Dopo aver frequentato l'istituto dei padri stimmatini, proseguì gli studi presso [...] s.; L. Miodini, Scheda "Garage Fiat", in A.C. Quintavalle, L'auto dipinta (catal. della mostra, Mantova, Pal. Te), a cura di P. Barbaro-G. Bianchino, Milano 1992, pp. 80-83, 327; A. De Angelis, Scenografi ital. di ieri e di oggi, Roma 1938, p. 95; E ...
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Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] , in "Filmcritica", 1964, 149, pp. 423-35.
R. dal Sasso, Umberto Barbaro e la critica, in "Filmcritica", 1965, 155, pp. 147-58.
G.P. Brunetta, Umberto Barbaro e l'idea di neorealismo: 1930-1943, Padova 1969.
E. Bruno, R. Rosetti, Il realismo dell ...
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Umanista e uomo politico (Venezia 1390 - ivi 1454). Fu allievo, a Padova, di G. Barzizza e studiò poi a Venezia il greco con Guarino: frutto di questi ultimi studî fu la traduzione (1415) dell'Aristide [...] e del Catone Maggiore di Plutarco. Passato a Firenze, entrò in relazione con i maggiori rappresentanti dell'umanesimo di quella città e scrisse per le nozze di Lorenzo di Giovanni de' Medici il grazioso ...
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Storico e scienziato (Venezia 1514 - ivi 1570). Studiò filosofia, matematica e astronomia a Padova. Mandato ambasciatore nel 1548 presso la corte inglese, nel 1550 fu nominato, benché laico, coadiutore [...] del patriarca di Aquileia G. Grimani. Ma a parte l'attiva partecipazione, in tale veste, alle ultime sessioni del Concilio di Trento (1562-63), la carica non lo distolse dalla sua attività culturale. Alle opere già composte in precedenza (Exquisitae ...
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BARBARO, Ermolao (Almorò)
Emilio Bigi
Nacque a Venezia nel 1453 (o 1454) da Zaccaria (figlio di Francesco) e da Clara Vendramin. Ancora fanciullo, intorno al 1460, fu inviato a Verona presso il suo omonimo, [...] non a caso furono tra i più fervidi ammiratori del Barbaro. In realtà egli stesso si rendeva ben conto di , Dissertazi. onivossiane, Venezia 1756, II, pp. 348 ss.; e la voce di G. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, pp. 256-64. ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...