DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
16°. - Scultore della seconda metà del II sec. d. C., di origine greca, la cui firma appare su una statua acefala di un dadophòros mitraico rinvenuta a Mérida (= Emerita [...] dell'Africa settentrionale (ad esempio la figura di un barbaro dell'arco di Settimio Severo a Leptis Magna), D. 17°).
Bibl.: P. Paris, in Jahrbuch, XXIX, 1915, p. 379, fig. 53; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. III, 1941, c. 331, s. v.; S. Ferri, ...
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BASILISCO (Βασιλίσκος)
Usurpatore contro l'imperatore d'Oriente Zenone. Regnò dal gennaio del 475 al settembre del 476. Conferì il titolo di Augusta alla moglie, Zenonide, e il titolo di Cesare, poi di [...] lancia e scudo, su cui è raffigurato un cavaliere che uccide un barbaro, e un altro "ritratto" del tipo di profilo (in un , Hist. Ancienne de l'Église, III, Parigi 1910, p. 487 ss.; G. Bardy, in V. Fliche-A. Martin, Storia della Chiesa, vers. ital., ...
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APULEIO (Apuleius)
G. Sena Chiesa
Scrittore romano del II sec. d. C. Di A. esiste una tarda immagine sul diritto di un contorniato (v.). La testa è di profilo, di aspetto giovanile. I capelli ondulati [...] del ritratto fisionomico. Ipotesi di appartenenza alla iconografia di A. sono state avanzate per il cosiddetto "ritratto di barbaro" dei Musei Capitolini (Sala dei Filosofi, 59).
Bibl: J. J. Bernoulli, Römische Ikonographie, I, Stoccarda 1882, p. 284 ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...