Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] muto, Napoli 1956, pp. 302-305.
M. Verdone, Ernst Lubitsch, in "Premier plan", 32, mars 1964.
H.G. Weinberg, The Lubitsch touch, New York 1968.
U. Barbaro, Il cinema tedesco, Roma 1973, pp. 660-64.
F. Truffaut, Les films de ma vie, Paris 1975 (trad ...
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Pudovkin, Vsevolod Illarionovič
Ornella Calvarese
Regista, attore, sceneggiatore, scenografo e teorico del cinema russo, nato a Penza il 28 febbraio 1893 e morto a Dubulta (Riga) il 30 giugno 1953. [...] coregia di E. Silberstein, adattamento di un romanzo di G. Nikolaeva, il suo ultimo e miglior film sonoro, il raccolta dei suoi scritti à stata pubblicata in Italia a cura di U. Barbaro (La settima arte, 1961, 1984³).
Bibliografia
B. Amengual, V.I. ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] il contributo italiano, soffermandosi in particolare su Umberto Barbaro e Chiarini. Nella seconda edizione rivista e Teorie del cinema 1945-1990, Milano 1993, pp. 28-31 e passim.
G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano, 2° vol., Roma 1993², 3 ...
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Huston, John (propr. John Marcellus)
Renato Venturelli
Regista, sceneggiatore e attore cinematografico statunitense, nato a Nevada (Missouri) il 5 agosto 1906 e morto a Middletown (Rhode Island) il 28 [...] L'anima e la carne), The Barbarian and the geisha (1958; Il barbaro e la geisha) o The roots of heaven (1958; Le radici del
R. Benayoun, John Huston, Paris 1966 (nuova ed. Paris 1985).
G. Pratley, The cinema of John Huston, New York-London 1977.
M. ...
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Jancsó, Miklós
Silvana Silvestri
Regista cinematografico ungherese, nato a Vác (Budapest) il 21 settembre 1921. Il suo nome è legato soprattutto ai film realizzati tra gli anni Sessanta e Settanta, [...] Zsilinszky: Magyar rapszódia (1979, Rapsodia ungherese), Allegro barbaro (1978), entrambi selezionati a Cannes, e un terzo Miklós Jancsó, Bologna 1976.
Y. Bíró, Jancsó, Paris 1977.
G. Marlia, Lo schermo liberato: il cinema di Miklós Jancsó, Firenze ...
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GIACHETTI, Fosco
Caterina Cerra
Nacque a Sesto Fiorentino il 28 marzo 1900 (e non a Livorno nel 1904 come affermato nei Chi è? del 1940 e 1948), da Alessandro e da Margherita Giachetti, primo di tre [...] l'Italia: nei sei anni passati con la Compagnia d'arte il G. recitò in Uragano di A.N. Ostrovskij, La signora Falkenstein di coloniali ed esotici; del 1938 sono L'ultima nemica di U. Barbaro, La signora di Montecarlo di A. Barthoumieu e M. Soldati, ...
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LOY-DONÀ, Giovanni (Nanni Loy)
Lorenzo Dorelli
Nacque a Cagliari il 23 ott. 1925 da Guglielmo, noto avvocato cagliaritano, e da Anna Saint-Just. Trascorse l'infanzia a Cagliari e nel 1938 seguì la famiglia [...] di cinematografia, dove frequentò i corsi di U. Barbaro e L. Chiarini. Ottenuto il diploma di regia, Lado; è stato anche il protagonista delle serie televisiva Marcovaldo (1970) di G. Bennati, tratta dai racconti di I. Calvino.
Il L. morì a Fregene ...
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Bianco e nero
Maurizio De Benedictis
Rivista italiana di cinema pubblicata dal 1937 a Roma a cura del Centro sperimentale di cinematografia (ora Scuola nazionale di cinema), con periodicità variabile [...] testi di A.F.V. Riccoboni, di S. D'Amico, di L. Pirandello e di E.G. Craig (nel 1950 saranno raccolti in volume, L'arte dell'attore, a cura di Chiarini e Barbaro, per le edizioni di Bianco e Nero). Nel maggio del 1939 a Freddi era succeduto Vezio ...
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Cinema nuovo
Marco Pistoia
Rivista cinematografica italiana quindicinale, poi bimestrale, fondata a Milano il 15 dicembre 1952, diretta da Guido Aristarco, con Giuseppe Grieco redattore capo, Tom Granich [...] numeri del 1953 scrittori, letterati e critici di varie arti ‒ C. Alvaro e G. Titta Rosa, C. Bo ed E. Vittorini, I. Calvino e R. Bilenchi Sigfried Kracauer, Rudolf Arnheim, Georges Sadoul, Umberto Barbaro, Italo Calvino, Vito Pandolfi e Lukács, che ...
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Peckinpah, Sam (propr. David Samuel)
Valerio Caprara
Regista e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a Fresno (California) il 21 febbraio 1925 e morto a Los Angeles il 28 dicembre 1984. Diresse [...] del disincanto dei sopravvissuti e del perpetuo e barbaro deflagrare della violenza ‒ con l'impatto delle pallottole kill 'em!: the life and times of Sam Peckinpah, New York 1994.
G. Camy, Sam Peckinpah, Paris 1997.
P. Seydor, Peckinpah: the Western ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...