MODA
Arturo Carlo Quintavalle
Roberto Camagni-Roberta Rabellotti
(XXIII, p. 503)
Costume, moda, avanguardie. − Dal secondo dopoguerra e più ancora dagli anni Settanta il fenomeno m. ha assunto un rilievo [...] : 1951-1983, ivi 1984; La moda italiana. Le origini dell'Alta Moda e la maglieria, a cura di G. Bianchino, G. Butazzi, A. Mottola Molfino, A.C. Quintavalle, ivi 1985; P. Barbaro, Fotografia di moda in Italia negli anni Cinquanta, ibid., pp. 184-97 ...
Leggi Tutto
. È la disciplina che tratta degli stemmi, e si divide in due parti: storia degli stemmi, cioè sorgere, fiorire, decadere del loro uso; e regole araldiche che ne disciplinano la forma, le figure e gli [...] formata da una banda, da una sbarra e da un palo che si riuniscono in cuore (g, fig. 9).
Lo scaglione è formato da una sbarra e da una banda che si allora confermati i titoli nobiliari. b) Il codice Barbaro arbori dei patrizî veneti. c) Il codice n ...
Leggi Tutto
LOMBARDIA (A. T., 17-18-19; 24-25-26)
Luigi SORRENTO
Ettore ROTA
Giuseppe CARACI Raffaele CORSO Giulio BERTONI * Ugo ANTONIELLI Paolo D'ANCONA
Situazione, limiti, estensione. - Regione storica [...] al 1905 (ediz. postuma, 1930); tra i viventi ricordiamo G. Stabilini. Inculto rimase in generale il dialetto di Cremona, La pianura padana è divenuta terra di confisca per la colonizzazione barbarica: prima gli Eruli, poi i Goti di Teodorico. Battuto ...
Leggi Tutto
(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] non di pratica, di fattura nell'affresco attua soltanto Paolo Veronese. Sia che con G. B. Zelotti decori la villa Soranzo a Castelfranco, o da solo la villa dei Barbaro a Masèr, usa abbozzare, in mezze tinte, carni, panni e architetture, accostando i ...
Leggi Tutto
GOETHE, Johann Wolfgang von
Arturo FARINELLI
Poeta universale che, nel secolo dell'illuminismo, all'alba della fervida aspirazione romantica, riproduce il vasto e universale mondo della conoscenza vagheggiato [...] Napoli; lui si spinge sino in Sicilia. Il paradiso di J. C. G. era Venezia; il suo è decisamente Roma, dove soggiorna a due riprese, col germanico, gli dà quasi disgusto. È arte rozza e barbara. Il duomo di Milano erge invano le sue guglie, aduna ...
Leggi Tutto
GALLIA
Léopold Albert CONSTANS
Giacomo DEVOTO
Secondina Lorenzina CESANO
Pietro ROMANELLI
Mario NICCOLI
. Gli antichi davano il nome di Gallia al paese compreso fra il Mediterraneo, le Alpi, il [...] es., il passaggio di ē in ī, gall. rīx, irl. rī (g), lat. rēx; in stato di maggiore conservazione perché i dittonghi sono ancora al di là dei Pirenei. Per poco la Gallia è libera dai barbari: ché nel 412 i Visigoti, perduto in Italia il re Alarico ...
Leggi Tutto
SCHIAVITÙ
Raffaele CORSO
Ugo Enrico PAOLI
Gino LUZZATTO
Giorgio BALLADORE PALLIERI
. Presso i primitivi. - Nelle società inferiori varie sono le ragioni che portano l'uomo alla schiavitù; ma esse [...] della sua umanità, e vi è l'inferiore umanità del barbaro. Il barbaro ha natura servile e ha bisogno, nel suo stesso interesse su 314 (117 su 1000) ne erano morti durante la traversata (G. Martin, Nantes au XVIIIe siècle. L'ère des négriers [1714 ...
Leggi Tutto
La giovinezza. - A. III re di Macedonia, detto poi il Grande, nacque l'anno 356 a. C., il giorno 6 del mese di loos, (corrispondente al mese di ecatombeone del calendario attico), e cioè verso la fine [...] che non molto tempo prima i Greci giudicavano ancor barbaro, aspettava che un'occasione propizia le desse modo di . 74 segg.; ecc. Tra le scritture più recenti, interessante quella di G. L. Hamilton, Quelques notes sur l'histoire de la légende d'Alex ...
Leggi Tutto
Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta [...] A. Choisy (Histoire de l'architecture, Parigi 1899) e da G. B. Milani (L'ossatura murale, Torino s. a.).
Forse Architectura, v. la classica edizione italiana di Daniele Barbaro (Venezia 1567), le edizioni di G. Schneider (Lipsia 1808) e di V. Rose ...
Leggi Tutto
PROSPETTIVA
Attilio FRAJESE
Goffredo BENDINELLI
Pietro TOESCA
. Generalità. -1. La prospettiva ha il compito di fornire, di qualsiasi oggetto reale, un'immagine che corrisponda a quella data dalla [...] a trovare (con la solita costruzione) l'ombra G0 del loro punto comune G. Congiungendo poi G0 con H0 e F0 si hanno le ombre di HG da per tutto i trattati - in Italia, dal Serlio al Barbaro (che già consiglia l'uso della camera oscura) e al Vignola ...
Leggi Tutto
barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...