Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] stile accurato e raffinato. Shakespeare fu quindi considerato un barbaro e le sue opere furono riplasmate secondo i criteri dell in quegli anni in Europa sono da collegare i romanzi di G. Meredith, G. Gissing e l’opera narrativa e poetica di T. Hardy ...
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Studio delle culture umane, delle loro forme e dei loro processi di trasformazione. Oggetto specifico dell’e., come dell’antropologia culturale (➔ antropologia), sono tecniche, costumi, credenze, forme [...] dell’umanità, dallo stadio ‘selvaggio’ al ‘barbaro’, al ‘civile’. Evidentemente gli evoluzionisti presupponevano uno evoluzionista inglese sono J. Lubbock, J.F. Mc Lennan e J.G. Frazer, uno fra i maggiori studiosi di mitologie primitive e della ...
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Anatomia
Cavità piccola e ben delimitata: c. del dente, la cavità della polpa dentaria; c. dell’occhio, due cavità, tra cornea e iride (c. anteriore) e tra iride e cristallino (c. posteriore), che comunicano [...] , nello scienziato tedesco R. Gemma Frisius, che la utilizzò per l’osservazione dell’eclissi solare del 1544, in G.B. della Porta (1558), in D. Barbaro (1568). Le sue applicazioni rimasero però assai limitate, finché L.-J.-M. Daguerre ebbe l’idea di ...
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Adriano Florensz nacque in Utrecht il 2 marzo 1459, da una modesta famiglia di artigiani. Studiò filosofia, teologia e diritto ecclesiastico nell'università di Lovanio, divenne insegnante di filosofia [...] desiderato, lo giudicarono avaro e duro, lo definirono "barbaro". Ma, col tempo, fu resa giustizia alla memoria di von Höfler, Papst Adrian VI, Vienna 1880; L. Pastor, Geschichte der Päpste, IV, ii, Friburgo 1907; G. Pasolini, Adriano VI, Roma 1913. ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] im Mittelalter (sino a Ottone I), voll. 4, Lipsia-Gotha 1897-1915 (2ª ed., del I vol., 1929) e di G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia (395-1024), Milano s. a. (1910), che sostituì nella Storia d'Italia di F. Vallardi, il volume, assai ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] arte figurata, Roma 1912; Ch. Daremberg e E. Saglio, Dict. des Antiq.; G. Perrot e Ch. Chipiez, Histoire de l'art dans l'antiq., I-X aveva subito un'interruzione a causa della non arte dei barbari e dei neogreci (parallelo tra romanici e romaici!): ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] viaggi asiatici i nomi di Caterino Zeno nel 1471, di Giosafat Barbaro e di Ambrogio Contarini tra il 1473 e il 1479, tutti e relations of the Chinese Empire, voll. 3, Londra 1911-18; G. Z. Wood, China, the United States and the Anglo-Japanese ...
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TEATRO
Paolo Enrico ARIAS
Biagio PACE
Carlo ROCCATELLI
Ugo Enrico PAOLI
Silvio D'AMICO
Sebastiano Arturo LUCIANI
Silvio D'AMICO
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(gr. ϑέατρον, derivato dal verbo ϑεάομαι "guardo, sono spettatore"; [...] . Il convincimento della superiorità del Greco sul barbaro, dell'intangibilità di alcune norme superiori del A. Cahuet, La liberté du Théâtre en France et à l'étranger, Parigi 1902; G. Baty, Théâtre nouveau, ivi (s. a.); E. Lo Gatto, Il teatro russo, ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] . Brooks (Spanglish, 2004). Degna di mensione è anche la produzione di G. Araki (Mysterious skin, 2004), R. Rodriguez (Once upon a time ) e D. Arcand (Les invasions barbares, 2003, Le invasioni barbariche) e in Nuova Zelanda da J. Campion (In the cut ...
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TEODORICO (propriamente Teoderico), re degli Ostrogoti
Giovanni Battista Picotti
Nacque intorno al 454 da Teodemiro, uno dei tre fratelli della stirpe degli Amali, che reggevano gli Ostrogoti, stabiliti [...] di relazioni di parentela, che stringessero intorno a lui i diversi re barbari: diede una figlia al re dei Visigoti e un'altra al Histoire des conciles, II, ii, Parigi 1908; G. Romano, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano s. a. (1910); F. ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...