CAPITALISMO
Sergio Ricossa e Alessandro Cavalli
Capitalismo
di Sergio Ricossa
Le origini del capitalismo
Non conviene intendere il capitalismo come un preciso sistema economico, con caratteri fissi [...] dall'esterno, gli europei erano popoli insignificanti, se non barbari, e quando la loro immagine cambiò, molto tardi, , P., Il sottosviluppo e l'economia contemporanea, Bari 1983.
Vaccarino, G. L. (a cura di), Le crisi e il futuro del capitalismo ...
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Paolo III
Gino Benzoni
Terzogenito - prima di lui sono nati Angelo e Girolama; dopo di lui nasceranno Beatrice e Giulia - di Pierluigi di Ranuccio Farnese e di Giovannella figlia del signore di Sermoneta [...] di S. Ehses, ivi 1924, s.v.; X, 1, a cura di G. Buschbell, ivi 1916, s.v.; XI, 2, a cura di G. Buschbell, ivi 1937, s.v.; XII, 1, a cura di V. cura di R. Cessi, Venezia 1932, s.v.
E. Barbaro, Epistolae, Orationes, Carmina, a cura di V. Branca, II ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] chi aborriva l'idea che l'Urbe fosse difesa da un barbaro. Si decise di scegliere la via del negoziato e, . 1979, I, a cura di E.A. Livingstone, Oxford 1982, pp. 55-61.
G. Hudon, L'Église dans la pensée de saint Léon, "Église et Théologie", 14, 1983, ...
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Amministrazione pubblica
Gaetano Stammati
di Gaetano Stammati
Amministrazione pubblica
sommario: 1. Concetti generali: a) l'amministrazione pubblica in generale e le tendenze evolutive in atto; b) pubblica [...] comunemente viene indicato con il termine (in realtà ‛barbaro') di informatica. Si tratta, infatti, di procedere Convegno di studi di scienza dell'amministrazione, Milano 1957.
Miglio, G., Le origini della scienza dell'amministrazione, in Atti del I ...
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CICALA, Scipione (Čigala-Zade Yūsuf Sinān)
Gino Benzoni
Secondo dei tre figli maschi di Visconte e Lucrezia, nacque a Messina nell'anno 1544 (questa, senz'altro, la data più probabile nell'oscillare [...] il 2 ag. 1573 il bailo veneziano Marcantonio Barbaro, ed è "fatto capigì Con 200 aspri", cinquanta XXXI, 25, 26, 27, 94, 95, 115, 117, 124, 130, 140, 167; C. Federici-G. Balbi, Viaggi alle Indie orientali, a c. di O. Pinto, Roma 1962, pp. 103, 223, ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] ff. 39r, 61v; Ibid., Mss. It., VII, 925 (= 8594): M. Barbaro, Geneal., f. 274r; Ibid., Mss. It., cl. VII, 156 (= 8866): M. Barbaro, Nozze di nobili, ff. 66v-67r, 127v-128r; Ibid., G. A. Cappellari Vivaro, Il Campidoglio Veneto, I, f. 303v; Ibid., Mss ...
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Venezia e le campagne
Giuseppe Gullino
Il rapporto psicologico dei Veneziani con la terra
I Veneziani che hanno potuto conservare qualche ricordo della loro città prima che lo spartiacque degli anni [...] 4 per migliaia di libbre sottili (1 libbra sottile 5 circa g 300), e sono riferiti ad una risaia della consistenza annua di di amore alla gloriosa loro patria. È un Barbaro che scrive, e un Barbaro merita scusa [...]» («Nuovo Giornale d’Italia», ser ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] orgoglioso solo di Die Ratten (1955; I topi, dal dramma di G. Hauptmann) e Nachts, wenn der Teufel kam (1957; Ordine segreto J. Böttcher e il monumentale Drehbuch: die Zeiten (1993) di Barbara e W. Junge con cui sono state scritte, insieme a November ...
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La storia del cinema italiano del dopoguerra, in particolare due suoi momenti decisivi (dal dopoguerra al boom economico, e dalla fine degli anni Ottanta ai giorni nostri) sarà analizzata in questo saggio [...] ’Università di Bologna, Roberto Longhi e Umberto Barbaro. Nel contempo un altro parmigiano poco più che 1999 (in partic. L. Pellizzari, La città del melodramma, pp. 49-55; G. Fofi, Il ‘filone napoletano’, pp. 159-62).
Spettatori. Forme di consumo e ...
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BEMBO, Pietro
Carlo Dionisotti
Nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da Bernardo e da Elena Marcello. La personalità del padre, uno degli uomini di maggior rilievo nella storia veneziana di quell'età, [...] di uomini dello stesso rango, quali Ermolao Barbaro e Girolamo Donato, contribuisse a suscitare nel studi critici dedicati ad A. D'Ancona, Firenze 1901, pp. 34-41; G. G. Ferrero, Dante e i grammatici dalla prima metà del Cinquecento, in Giorn. stor ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...