VITTORIA, Alessandro
Vittorio Moschini
Scultore, nato a Trento nel 1524, morto a Venezia il 27 maggio 1608. Giunto nel 1543 a Venezia, ove poi generalmente dimorò, si mise alla bottega del Sansovino, [...] alla Madonna dell'Orto (1563 circa), gli stucchi della villa Barbaro a Maser (1565 circa); il S. Girolamo dei Frari e . 475 seg. (e cfr. la vita del V. pubblicata a parte con note di G. A. Moschini, ivi 1827); T. Gar e B. Giovanelli, Vita di A. V ...
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Architetti e scultori veneziani. Giovanni, figlio di Bertuccio, fu soprattutto un imprenditore e il primo ricordo documentario che lo riguardi è del 1382. Probabilmente collaborò ai restauri della chiesa [...] Carta. Il contratto per l'opera fu stretto il 10 novembre 1438. G. e B. si obbligavano a finire il lavoro in diciotto mesi; , nella chiesa e nella scuola grande della Misericordia, in palazzo Barbaro e altrove, e condusse a termine un anno o due dopo ...
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. È il canto liturgico tradizionale della Chiesa Ambrosiana, tuttora in uso nell'archidiocesi di Milano ed in alcune parrocchie che una volta ne dipendevano: valli Leventine nel Canton Ticino, valle Cannobina [...] S. Ambrogio), con palesi influenze orientali, piuttosto barbaro ma attraente; sicche lo si può dire l' salmodia ambrosiana, in Rassegna greg., 1911, e in Ambrosius, 1928; G. Bas, Sull'esecuzione metrica degli inni giambici ambrosiani, in Ambrosius, ...
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LADISLAO IV il Cumano, re d'Ungheria
Giulio de Miskolczy
Figlio del re Stefano V e della principessa Elisabetta la Cumana. Nato nel 1262 e salito al trono nel 1272, si rivelò presto come un giovane [...] quelle dei Németujvari e l'anno appresso devastarono in modo barbaro l'unica scuola superiore dell'Ungheria, quella di Veszprém, . Szabó, Kun László (L. il Cumano), Budapest 1886; G. Pauler, A magyar nemzet története az Arpádhási királyok korában (St ...
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GENSERICO, o, più esattamente, Geiserico o Gaiserico (Geiserix) re dei Vandali e degli Alani
Giovanni Battista Picotti
Bastardo di re Godigiselo, successe nel 428 al fratellastro Gunderico, al quale [...] ricca provincia dell'Impero, era ormai in effettivo potere del barbaro; le terre tolte agli antichi possessori erano in parte dominio tra il figlio di questo e la fidanzata di Unerico spinsero G. alla vendetta, anche se non gli giunse l'invito di ...
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Famoso medico nato ad Anazarba presso Tarso, in Cilicia, contemporaneo di Plinio il Vecchio (sec. I d. C.), come si ricava da diversi indizî. Ci è giunta intera la sua opera fondamentale Sulla materia [...] medicinale. Cassiodoro raccomanda di leggere D.; Ermolao Barbaro (sec. XV) scrive un corollario sopra D bei D., die schon im Corpus Hippocraticum vorkommen, Tubinga 1919; G. M. Piccinini, in Rivista di storia critica delle scienze mediche ...
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Asportazione delle ghiandole genitali maschili, sia volontaria, a scopo sanitario o ascetico, sia imposta da regime autocratico sessuale poligamico o da fini artistici. Gli effetti sono molto diversi a [...] squisita.
Ma col mutare dei tempi, l'avversione contro il barbaro uso crebbe a tal punto che anche i governi se ne auf die Entwick. der Tonk., in Sängerhalle, 1900; n. 22; G. Monaldi, Cantanti evirati celebri nel teatro italiano, Roma 1920; C. Ricci ...
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SORANZO (latinamente Superanzio o Superanzi)
Mario Brunetti
Famiglia del patriziato veneto fra le più cospicue. D'incerta origine (naturalmente è favolosa la derivazione da Anzio): forse dall'agro altinate, [...] forse si tratta di quello stesso che fu, secondo le genealogie del Barbaro, fra i 41 elettori di Enrico Dandolo. I S. diedero alla Studi di critica letteraria, Firenze 1930, p. 251 segg.; G. Sforza, Un libro sfortunato contro i Turchi (L'Ottomano di ...
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STROZZI, Bernardo
Giuseppe Fiocco
Pittore detto il Cappuccino o il Prete genovese. Nacque a Genova nel 1581, morì a Venezia nel 1644. A Genova fu preso in quella corrente pittorica, profondamente intrisa [...] a Vienna, del procuratore Grimani in Palazzo Barbaro a Venezia, ecc.).
Bibl.: G. Fiocco, B. Str. (coll. Bibl Labò, in Il comune di Genova, 31 luglio 1924 e 30 aprile 1925; G. Delogu, Di alcuni dipinti inediti dello Str., in L'Arte, XXXII (1929), ...
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. Famiglia veneziana venuta da Capodistria, secondo alcuni nel 966, secondo altri nell'805, avrebbe fabbricato in Venezia la chiesa dei SS. Apostoli, che invece dalla tradizione è attribuita al vescovo [...] famiglia E. si estinse.
Bibl.: Arch. Sta. Ven., Barbaro, Arbori, ms.: Museo Civico, Girol. Priuli., Pretiosi Frutti del 339; IX, p. 309; X, p. 54; G. Tassini, Curiosità veneziane, Venezia 1863; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia e i ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...