Con questo vocabolo s'indica ogni specie di indumento che rivesta il piede o anche parte della gamba, per utilità o per ornamento.
Antico Oriente. - L'uso della calzatura presso gli antichi popoli orientali, [...] un'andatura saltellante, trovata piena di fascino. Tale uso barbaro è oggi molto decaduto.
Bibl.: P. Lacroix (Bibliophile la cordonnerie et des cordonniers célèbres, Parigi 1874-80; G. Nicoletti, Intorno alla acconciatura del capo e calzatura delle ...
Leggi Tutto
Storico greco del V secolo a. C. Nacque in Alicarnasso, fra il 490 e il 480 a. C. di ragguardevole famiglia, imparentata col poeta Paniaside. Giovanissimo, forse anche fanciullo, andò in esilio col padre, [...] chiuso il proemio mitico, dice di voler accennare al primo barbaro ch'egli sappia aver iniziato la serie delle offese contro i . II, col 205 segg.; T. R. Glover, Herodotus, Cambridge 1924; G. De Sanctis, in Riv. di filologia, class., LIV (1926), p. ...
Leggi Tutto
Nella sua prima origine, risalente agli albori dell'umanità, è la forma embrionale, rudimentale di guerra, il mezzo brutale a cui ricorre l'individuo isolato contro il suo simile nella lotta per l'esistenza. [...] duello doveva sempre più apparire come un mezzo troppo barbaro per assicurare il trionfo della giustizia. D'altra celebri (nuova ed.), Milano 1928; Hergsell, Duellcodex, Vienna 1891; G. Letainturier-Fradin, Le duel à travers les âges, Parigi 1892; ...
Leggi Tutto
VEGA CARPIO, Lope de
Salvatore Battaglia
Nacque il 25 novembre 1562 a Madrid, dove morì il 27 agosto 1635. I primi anni e i suoi primi contatti con la vita, che di solito per lo storìco rimangono avvolti [...] materia viva e nuova per la sua arte con "barbarico modo" come egli stesso confessava. Di Ariosto si , in Revista de filología esp., XIV, 1927, pp. 78-82); S. G. Morley, Ortología de cinco comedias autógrafas de L. de V., in Estudios offerti ...
Leggi Tutto
Ambasciatori sono coloro che si recano o risiedono, per conto o in nome di uno stato o di una comunità presso un altro stato, o presso un'autorità politica o religiosa, per eseguirvi una missione diplomatica.
Nel [...] Schupfer, Torino 1898, p. 223 segg.
Età moderna: G. Duranté, Speculum legatorum, in Speculum iuris, Francoforte 1592; Solemnes et quotidiani ac praticabiles tractatus domini, Londra 1530; E. Barbaro, De officio legati, manoscritto vat. lat. 5392; N. ...
Leggi Tutto
SCIPIONE Africano, Publio Cornelio (P. Cornelius P. f. L. n. Scipio Africanus)
Gaetano De Sanctis.
Generale romano. Nacque nel 235 a. C. di nobilissima famiglia patrizia. Il padre fu Publio Scipione, [...] civiltà e di espansione che incombeva a Roma nell'Occidente barbaro. Sicché o non si recò nella provincia o non vi per parte della loro nonna Emilia.
Fra le storie generali di Roma v.: G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, ii, Torino 1917, pp. 452 ...
Leggi Tutto
PAESAGGIO
Rosanna TOZZI
Arduino COLASANTI
Rosanna TOZZI
Luigi PARPAGLIOLO
*
. Si chiama paesaggio in arte un dipinto che ha per oggetto gli aspetti campestri, la natura. Come tale si può dire che [...] impressionistiche delle ariose vedute di campagna nella villa Barbaro a Maser. Iacopo Bassano ebbe qualità eccezionali nel opera di R. Wilson, seguito da S. Scott, Th. Barker, G. Barrett, che non possono paragonarsi a Old Crome il quale assimilò le ...
Leggi Tutto
Figlio di Aminta re di Macedonia e di Euridice, quartogenito di questa moglie, nato intorno il 382 a. C. Nel 368 circa, quando Pelopida intervenne in Macedonia per pacificare Tolomeo, tutore del secondo [...] l'elevare sé stesso al di sopra di Greci e di Barbari, apparendo quale dio al modo dei sovrani orientali.
Fonti: L as illustred by his Coins, in Numism. Chron., 1923, p. 169 segg.; G. Glotz, Philippe et la prise d'Élatée, in Bull. Corr. Hell., XXXIII ...
Leggi Tutto
Termine accolto dalla Crusca e oggidì usato per indicare così il mezzo rilievo come il basso rilievo e il rilievo schiacciato, caratterizzati da riduzioni dei piani plastici.
Riportiamo, per maggiore chiarezza, [...] . Vasari, Proemio alle Vite, ed. Milanesi, I, Firenze 1878; G. P. Lomazzo, Trattato dell'arte della pittura, scultura e architettura, II, Roma 1844, p. 158; D. Barbaro, La practica della perspettiva, IV: Le maniere delle scene, Venezia 1569; A. Bosse ...
Leggi Tutto
RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] cristianesimo: nella Chiesa "non vi è né Gentile né Ebreo, né barbaro né Scita, né schiavo né uomo libero, ma il Cristo è e di cultura". Ancora più disumano appare il giudizio espresso da G. Fernandez de Oviedo: "Chi vorrà mai negare che usare la ...
Leggi Tutto
barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento opponeva il concetto di barbaro...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...