Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] passato remoto, con una sfumatura aspettuale di tipo risultativo:
(20) Poi che messer Carlo di Valos [= Valois] ebbe rimesso subordinate al participio, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, 2 voll ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] ulteriore breve soggiorno di studio a Vienna, alla scuola di G. Bühler. Nel 1898 ottenne l'incarico per l'insegnamento ufficiale : una Grammatica razionale della lingua inglese, I-II, Milano 1919-20; le Letture inglesi, I-III, ibid. 1917-19-23; ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] il valore continuo non sia una prerogativa dell’imperfetto:
(20) C’è Paolo che guarda dalla finestra. Aspetterà , in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, ...
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Rispetto ad altri ambiti grammaticali (➔ fonetica, ➔ morfologia, ecc.), quello della ➔ punteggiatura è caratterizzato da uno statuto normativo particolarmente debole (Serianni 2006a: 120). La norma, osservata [...] 18), alla fine (19) o all’interno della frase (20-21):
(18) Tuttavia, ho incontrato soprattutto individui armati a scrivere, perché? (A. Gnoli, «la Repubblica» 21 gennaio 2011)
(g) La virgola si usa prima e dopo il ➔ vocativo, e quindi anche, ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Modena, 20-22 settembre 2007), Firenze, Franco Cesati Editore.
Schweickard studi (Vercelli - Pollenzo, 15-17 marzo 2007), a cura di G. Tesio, Torino, Centro Studi Piemontesi, pp. 99-122.
Stefinlongo, ...
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L’apposizione (lat. appositio «aggiunta») è un sintagma nominale che si affianca a un altro sintagma nominale per meglio descriverlo o definirlo. Più tecnicamente si può dire che l’apposizione è coreferenziale [...] Cremona. Storia di una comunità fra Medioevo e Rinascimento, a cura di G.B. Magnoli, Firenze, La Giuntina, 2002, p. 70)
(8 riconoscimento e proprietà retorico-testuali, «Studi di grammatica italiana» 20, pp. 69-126.
Dardano, Maurizio (19862), Il ...
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L’etichetta di verbi copulativi (dal lat. tardo copulatīvu(m) < cōpula(m) «unione, legame»; ingl. copular verbs; fr. verbs attributifs; spagn. verbos (pseudo)copulativos) è usata per riferirsi a un [...] ’
(19) la sua colpevolezza è stata resa evidente
(20) Gianni è stato nominato segretario generale
(21) viene considerato in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] riconoscimento e proprietà retorico-testuali, «Studi di grammatica italiana» 20, pp. 69-125.
Ellero, Maria Pia (1997), (1994), Epitheton, in Historisches Wörterbuch der Rhetorik, hrsg. von G. Kalivoda et al., Tübingen, Niemeyer, 9 voll., vol. 2 ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] ordini di grandezza o intensità (Herczeg 1977: 325):
(20) Mario guida l’auto come un pilota di formula uno modali e comparazione di analogia, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & L. Renzi, Bologna, il Mulino, pp. 1107-1115. ...
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Al pari della causa e dei motivi (➔ causalità, espressione della), la relazione concessiva richiede come necessaria condizione che i due processi coinvolti (che indichiamo con p e q) siano reali. Il suo [...] compito di trarre dal suo comportamento le conclusioni ovvie:
(20) sei partita all’improvviso e non mi hai telefonato
in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, ...
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danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...
giustezza
giustézza s. f. [der. di giusto1]. – 1. Qualità di ciò ch’è giusto, nel sign. di conveniente, appropriato, esatto, preciso: non puoi non riconoscere la g. delle sue parole; g. di un ragionamento, di una definizione; la g. delle misure,...