Il termine catafora si applica ai sintagmi la cui interpretazione è mediata dall’interpretazione di un altro specifico costituente che compare nel co-testo successivo (➔ contesto). Nel brano seguente – [...] pure con la società («Corriere della sera» 21 gennaio 2009)
(20) Lui è José Mourinho.
Ferrari, Angela (1999), L’extra- Linguistica Italiana (Copenhagen 5-7 febbraio 1998), a cura di G. Skytte & F. Sabatini, København, Museum Tusculanum Press ...
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Il vocativo è un elemento nominale (1) o più raramente pronominale (2) che serve a richiamare l’attenzione di un destinatario rivolgendogli la parola, e a identificarlo selezionandolo fra diversi possibili [...] .1.1, anche per 20) e l’uso traslato dei termini di parentela in senso affettuoso:
(20) Leopoldo (al telefono): No , Lorenzo (2010), Il vocativo, in Grammatica dell’italiano antico, a cura di G. Salvi & Id., Bologna, il Mulino, 2 voll., vol. 2º, ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] fare: lo stop non passa, la maggioranza va sotto per dieci voti. Mancano 20 pdl e 4 leghisti («La Repubblica» 21 ottobre 2009)
b. La maggior Plodn, 29 giugno - 3 luglio 2005), a cura di G. Marcato, Padova, Unipress.
Rohlfs, Gerhard (1966-1969), ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] (b) di tutti gli esempi seguenti:
(a) causali:
(20) a. i ragazzi (perché non gli spetta assolutamente) non Studio Tesi.
Tassoni, Alessandro (19242), La secchia rapita, a cura di G. Rossi, Roma, Formiggini (1a ed. 1918).
Verga, Giovanni (1996), ...
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FANFANI, Pietro
Edoardo Zamarra
Nacque il 21 apr. 1815 a Montale, in provincia di Pistoia, dall'agiato fattore Francesco e da Clementina Signorini vedova Pinzauti, quintogenito dopo due sorellastre [...] 1872), Lingua e nazione (Milano 1872). Per 20 anni tentò di dimostrare come apocrifa la Cronica Cerquetti, P. F. e le sue opere, Firenze 1880; Edizione nazionale delle opere di G. Carducci, XXIV, pp. 126 ss.; B. Croce, in La Critica, XXXIV (1936), ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] può avere un participio passato dal valore aspettuale perfettivo:
(20)
a. ho visto una mosca morire
b. ho visto io!
Cavalcanti, Guido (1960), Rime, in Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano - Napoli, Ricciardi, 2 voll., vol. 2°, pp. 491- ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] mia, come te lo devo dire?
(19) caro figlio, quanto mi costi!
(20) O figlio, figlio, figlio, figlio, adorato giglio (Iacopone da Todi, Laude)
(21) Sì: figlia, vieni meco (G. Giraud, La figlia obbediente)
È da rilevare, infine, l’uso esteso di padre ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] autonoma, un referente presentato nella sua dipendente anteposta:
(20) dovendo fra l’altre una mattina andare al in Il Fiore e il Detto d’Amore attribuibili a Dante Alighieri, a cura di G. Contini, in Id., Le opere, Milano, Mondadori, vol. 8º, pp. 2 ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] , Xenia, II 5, v. 1) o più spesso combinata in formule sentenziose:
(20) che il vuoto è il pieno e il sereno
la più diffusa delle nubi
(Satura trad. it. Introduzione alla retorica, a cura di G. Alfieri, Bologna, il Mulino, 1996).
Tateo, Francesco ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] volta più comuni di quelle aperte (rispettivamente, 40,5%, 39%, 20,5%).
Il parametro di apertura / chiusura si combina con gli e filologia romanza, Palermo, 18-24 settembre 1995), a cura di G. Ruffino, Tübingen, Niemeyer, 6 voll., vol. 4° (Le ...
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danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...
giustezza
giustézza s. f. [der. di giusto1]. – 1. Qualità di ciò ch’è giusto, nel sign. di conveniente, appropriato, esatto, preciso: non puoi non riconoscere la g. delle sue parole; g. di un ragionamento, di una definizione; la g. delle misure,...