Filologo (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907). T. può essere considerato il fondatore del moderno metodo della filologia latina del Medioevo. Nella sua intensa attività di editore affrontò i testi di [...] furono raccolti nelle postume Vorlesungen und Abhandlungen (1909-20). T. ebbe strette relazioni con l'Italia: sua sorella Margherita (Berlino 1856 - Auzio 1912), sposata con G. Mengarini, raccolse nel suo salotto romano un circolo che ebbe ...
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(spagnolo Don Quijote) Protagonista dell’omonimo romanzo di M. de Cervantes Saavedra (➔) pubblicato in due parti nel 1605 e nel 1615. D. della Mancia è il personaggio più notevole della letteratura spagnola [...] Italia va rammentato il poema in dialetto siciliano Don Chisciotte e Sanciu Panza di G. Meli (1785-86). Da ricordare, tra la fine del 19° sec. e la prima metà del 20°, il poema sinfonico Don Quixote di R. Strauss (1898), il melodramma Don Quichotte ...
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Scrittore, storico e studioso di storia dell'arte (Venezia 1852 - Roma 1928). Prof. al liceo Foscarini, poi all'Accademia di belle arti di Venezia (fu appassionato cultore della storia, delle tradizioni, [...] città); deputato dal 1890, senatore dal 1909, fu (1919-20) il primo sottosegretario alle Belle Arti; socio nazionale dei pittura veneziana, 1903, gli studî su V. Carpaccio, 1906, e su G. B. Tiepolo, 1909), e quella del costume, nella quale eccelse ...
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Letterato (Matera 1573 - Roma 1651). Si recò in giovane età a Napoli, poi a Milano, dove pubblicò un poemetto pastorale, Polifemo (1600), quindi alla corte di Carlo Emanuele di Savoia e in quella di Ranuccio [...] attendeva a un poema su C. Colombo, Il mondo nuovo (primi 20 canti pubbl. nel 1617; ed. defin. 1628), che egli s'illudeva . Ariosto e di T. Tasso. Allusioni malevole di S. a G. Marino provocarono la rottura tra i due; la conseguente ostilità degli ...
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Letterato (Murano 1754 - Coste, Treviso, 1839). Sacerdote, fu discepolo e amico di G. Gozzi, maestro di U. Foscolo. Scrisse elogi, poemetti giocosi, sermoni a imitazione del Gozzi di cui pubblicò le Opere [...] (1794, 1818-20). Tradusse dal latino e dall'inglese. ...
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Nederlandese, letteratura
Fulvio Ferrari
Gli ultimi anni del 20° sec. e i primi del 21° corrispondono a una fase di forte dinamismo nella letteratura di lingua nederlandese: non solo, infatti, si è [...] sdentato), un ampio affresco della società olandese nella seconda metà del 20° sec., e ha dato inizio a un nuovo ciclo ispirato al il romanzo De Movo tapes (2003, I nastri di Movo), mentre G. Meijsing (n. 1950) ha ottenuto un grande successo nel 1995 ...
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Critico letterario, morto a Roma il 20 gennaio 1967. Dopo la sua morte sono usciti alcuni studi critici e raccolte di saggi, per lo più ricavati dai "quaderni" nei quali stendeva le sue lezioni universitarie: [...] la cultura europea.
Bibl.: L'Approdo letterario, luglio-sett. 1967; Giacomo Debenedetti, a cura di C. Garboli, Milano 1968; F. Mattesini, La critica letteraria di G. Debenedetti, ivi 1968; A. M. Mutterle, G. Debenedetti, in Belfagor, 31 maggio 1970. ...
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Scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1879. Fu dapprima impiegato alle ferrovie; laureatosi quindi in legge, esercita da molti anni l'avvocatura nella sua città. Ha collaborato a numerosi giornali [...]
Bibl.: A. Baldini, in I libri del giorno, novembre 1918; G. Papini, Ritratti italiani, Firenze 1932, pp. 313-24; A. 1° gennaio 1932; P. Pancrazi, Scrittori italiani del Novecento, Bari 1934, pp. 42-53; id., in Corriere della sera, 20 agosto 1937. ...
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Scrittore italiano, nato a Santiago de Las Vegas (Cuba) il 15 ottobre 1923, ma vissuto in Liguria fino a venti anni; dopo avere partecipato alla guerra partigiana si stabilì a Torino, dove si laureò in [...] , Tra racconti e romanzi del Novecento, Messina 1950; A. Bocelli, in Il Mondo, 20 giugno 1952, 19 ottobre 1954, 26 gennaio 1960; E. Cecchi, Di giorno in giorno, Milano 1954; G. Manacorda, in I narratori di L. Russo, 3ª ed., Milano-Messina 1958; P ...
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Poeta, scrittore e critico letterario, nato a Roma il 9 dicembre 1901. Figlio di Adolfo de Bosis, sentì giovanissimo la vocazione per la poesia che costrinse, appena ventenne, alla disciplina della traduzione [...] e filosofia all'università Harvard. Fra le sue traduzioni dall'inglese si notano: J. G. Frazer, Il ramo d'oro, 3 voll., Roma 1925; I. Erskine, La ore 15,15 sul suo velivolo Pegaso verso le ore 20 sorvolò Roma, dove rimase per circa mezz'ora, gettando ...
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danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...
giustezza
giustézza s. f. [der. di giusto1]. – 1. Qualità di ciò ch’è giusto, nel sign. di conveniente, appropriato, esatto, preciso: non puoi non riconoscere la g. delle sue parole; g. di un ragionamento, di una definizione; la g. delle misure,...