Le frasi finali devono il nome al loro uso più qualificante: l’espressione del fine (o scopo). Tuttavia, la relazione tra frasi finali e fine non è biunivoca: da un lato, il fine è una relazione concettuale [...] il contenuto dell’intenzione, come risulta dalla riformulazione (20), ma una sorta di controfinalità inattesa che la in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] il primo volume (A-C) sotto la direzione di G. Bertoni. Esso rispecchiava i precetti dichiarati nell’introduzione, di Savoia (26 aprile 1946, n. 343) abolì la legge del 20 dicembre 1940 contro i prestiti, mentre una più tardiva legge del 31 ottobre ...
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I pronomi sono un insieme di forme o classi di parole (➔ parti del discorso) accomunate sul piano funzionale dal fatto che, pur avendo valore referenziale, sono prive di capacità di referenza (➔ definizione [...] fisicamente o psicologicamente, rispetto al parlante:
(20) torniamo ai libri: questo lo prendo, per quantificatori, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] della lingua» (Cerruti 2009: 34; cfr. anche Berruto 1987: 20-27). Il rapporto con la variazione diamesica è dato dal fatto che Storia della Lingua Italiana (Modena, 20-22 settembre 2007), a cura di C. Robustelli & G. Frosini, Firenze, Cesati, pp. ...
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Le frasi scisse (o semplicemente scisse; ingl. cleft sentence: Jespersen 1937; fr. phrase cliveé) sono costrutti sintattici composti da due unità frasali, una principale e una subordinata, aventi la funzione [...] opposizione rispetto a un altro riferimento già presente nel discorso:
(20) – Ho saputo che Luca vuole partire – È Mario , in LIZ 20014.
Pier della Vigna (1960), Rime, a cura di G. Contini, in Poeti del Duecento, Milano - Napoli, Ricciardi, pp. 119 ...
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L’italiano di Milano si può definire come una sottovarietà galloitalica dell’➔ italiano regionale settentrionale (che esclude cioè l’italiano regionale del Triveneto). La sua fisionomia va collegata ai [...] soprattutto da Asia (35,4%), Africa (22,8%), America (20,4%), Europa (21,4%, di cui 13% Europa dell’Est e [ˈsepːja] seppia, [veŋˈdɛmːja] e [veŋˈdemːja] vendemmia). Davanti a [gː], [dːʒ] la e si pronuncia per lo più chiusa: [ˈlegːo] leggo, [ˈregːo] ...
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La virgola (dal lat. virgula(m) «piccola verga») è un segno di interpunzione, costituito da una linea curva con la testa al livello basso della riga, che ha una varietà di funzioni. Indica una pausa breve, [...] condiviso da due sintagmi frasali tra loro coordinati o giustapposti:
(20) Conversiamo: noi, di produzione; le signore, di consumo ( , in Id., Prose di ricerca, a cura di A. Andreoli & G. Zanetti, Milano, Mondadori, 2 voll., vol. 1º, pp. 1069-1656 ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] Piemonte
b. tempo i ragazzi torneranno tra un paio di mesi
(20)
a. spazio si è diretto verso l’edificio
b. tempo arriveremo in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, 1988-1995, 3 voll., vol ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] norma. Atti del XXX convegno della Società Italiana di Glottologia (Bergamo, 20-22 ottobre 2005), a cura di P. Molinelli, Roma, il , in Gesprochenes Italienisch in Geschichte und Gegenwart, hrsg. von G. Holtus & E. Radtke, Tübingen, Narr, pp. ...
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Frase nucleare è un’etichetta generica e imprecisa con cui si indicano le frasi ‘più piccole’ di una lingua, cioè quelle non composte da altre frasi, combinando le quali si ottengono costruzioni più complesse [...] credere!
(18) buoni, questi fagioli
(19) che carino il tuo bambino
(20) ecco tuo fratello
(21) proprio tu!
(22) questa poi!
(23 fr. je veux le voir (lett. «voglio lo vedere»);
(g) la posizione dell’avverbio varia secondo la natura dell’avverbio stesso ...
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danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...
giustezza
giustézza s. f. [der. di giusto1]. – 1. Qualità di ciò ch’è giusto, nel sign. di conveniente, appropriato, esatto, preciso: non puoi non riconoscere la g. delle sue parole; g. di un ragionamento, di una definizione; la g. delle misure,...