Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] per collocarsi agli apici dell'esperienza letteraria del sec. 20°. Il momento irrazionale (la memoria involontaria che nel misura rilevante gli studiosi italiani (G. Macchia, G. Debenedetti, G. Natoli, G. Contini). Alla prima traduzione italiana ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] anche in taluni cassoni nuziali fiorentini), l'Orfeo di G. Bellini (collez. Widener, Filadelfia), i disegni di da Calderón de la Barca nell'auto El divino Orfeo (1663). Nel sec. 20° il mito di Orfeo è stato più volte rielaborato da J. Cocteau, nel ...
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L’attività di cercare clandestinamente di acquisire in vario modo, a favore proprio o di altri, notizie che dovrebbero rimanere riservate.
Diritto
Delitto commesso da chiunque si procura, a scopo politico [...] termine spia.
Il romanzo di spionaggio nasce all’inizio del 20° sec., anche se già nel secolo precedente se ne sono Lo spione (1928) di F. Lang, Mata Hari (1931) di G. Fitzmaurice con l’interpretazione di Greta Garbo, Il club dei 39 (1935) e ...
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Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] livello internazionale. P. Frascati Nato nel 1959 da un’idea di G. Caproni, A. Bevilacqua, A. Seccareccia, U. Reale, è ecc.), i p. musicali furono istituzionalizzati solo tra il 19° e il 20° secolo. Tra i più noti è il Prix de Rome, destinato ...
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Breve narrazione, per lo più in prosa, di un fatto, sia esso storico, reale, o del tutto immaginario. Oltre che per la brevità, la n. si caratterizza in origine per lo stretto legame con la narrazione [...] fusione e la piena realizzazione artistica nel Decameron di G. Boccaccio. Il primo si basa sulla rapida come A. Čechov e H. James. Questa linea appare preminente anche nel 20° sec., come testimonia l’opera di K. Mansfield, A. Schnitzler, R ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] una ripresa della fortuna della Grammaire si ebbe agli inizi del 20° sec. con F. de Saussure, che sottolineò la positività dell , che precorre le analoghe distinzioni di J.S. Mill (connotazione e denotazione) e di G. Frege (senso-denotazione). ...
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Letteratura
La più antica forma metrica della lirica d’arte nella letteratura italiana. Trasse origine dalla cansó provenzale e subì nel tempo varie modifiche fino agli stilnovisti e a Petrarca, che fu [...] sec. 17° A. Guidi creò la c. a strofe libere. G. Leopardi usò strofe di uguale lunghezza ma differenti per la struttura Italia, con la Romance in Francia. A partire dagli inizi del 20° sec., nel campo della musica leggera e popolare, con il termine ...
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Nome di movimenti religiosi, artistici e letterari sviluppatisi tra la fine del 19° e gli inizi del 20° sec. in relazione alla tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi ecc., che si volevano [...] esponenti della cultura cattolica, soprattutto sacerdoti, tra la fine del 19° e gli inizi del 20° secolo. Esponenti rappresentativi ne furono A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti. L. Laberthonnière, É. Le Roy. Nel Programma dei modernisti (1908) essi ...
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Scrittore francese (Parigi 1740 - Charenton-le-Pont 1814). Di nobile famiglia, imparentato per parte di madre con i Condé, seguì giovanissimo la carriera delle armi e partecipò alla guerra dei Sette anni. [...] l'opera di S. ha influenzato poeti come Baudelaire e Rimbaud prima di essere rivalutata nel sec. 20º da Apollinaire, dai surrealisti, da P. Klossowski, G. Bataille, M. Blanchot, dal gruppo di Tel quel, che vi hanno scorto l'espressione, libera dalle ...
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Satana Il demonio, e in particolare il principe dei demoni, Lucifero. Nella Bibbia, S. è generalmente nome comune dell’‘avversario’, l’‘oppositore’; tuttavia in alcuni testi (Zaccaria 3, 1-2; Giobbe 1, [...] quale darà l’ultima battaglia per essere infine sconfitto per sempre (Apoc. 20, 7-10).
Nell’arte cristiana è comune la raffigurazione di S. Schiller, le superbe incarnazioni sataniche e sprezzanti di G. Byron (Aroldo, Don Giovanni, Manfred, Caino ...
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danzaterapia (Danzaterapia, Danza terapia, danza-terapia) s. f. Disciplina terapeutica e riabilitativa, basata sulla pratica della danza da parte del paziente, che viene utilizzata in caso di disturbi comportamentali, difficoltà di apprendimento...
giustezza
giustézza s. f. [der. di giusto1]. – 1. Qualità di ciò ch’è giusto, nel sign. di conveniente, appropriato, esatto, preciso: non puoi non riconoscere la g. delle sue parole; g. di un ragionamento, di una definizione; la g. delle misure,...