Il succedersi ordinato nel tempo di forme di movimento, e la frequenza con cui le varie fasi del movimento si succedono.
Il succedersi di varie fasi secondo un certo ordine e certi intervalli di tempo [...] d’un cavallo; il R. cassinese (fine del 12° sec. o inizi del 13°), sul contrasto tra gioie spirituali e materiali; quello bellunese lucchese (inizi del 13° sec.) e quello (tramandato da G. Villani nella sua cronaca) che, a memoria dell’assedio posto ...
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Compositore italiano (Roma 1928 - ivi 2020). È universalmente considerato uno dei massimi autori della musica cinematografica, alla quale ha dato il suo notevole contributo nell'arco di quarant'anni con [...] . Faenza (Sostiene Pereira, 1995), D. Argento (La sindrome di Stendhal, 1996), O. Stone (U turn, 1997; U turn. Inversione di marcia), R. Tognazzi (Canone inverso, 2001), G. Montaldo (I demoni di San Pietroburgo, 2007), Q. Tarantino (The hateful eight ...
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Compositore italiano di musica per il cinema (n. Roma 1946). Dai primi anni Settanta ha collaborato con numerosi registi italiani, radicando il proprio linguaggio nella tradizione nazionale e tuttavia [...] di richiami alle tradizioni del passato, colte e popolari, o a repertori etnici, e al tempo stesso ricco di , M. Monicelli, F. Fellini, P. e V. Taviani, N. Moretti, G. Bertolucci, L. Magni, R. Benigni, P. Del Monte), adattandosi ai generi più ...
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L’arte di combinare più melodie contemporaneamente, nata nel Medioevo con la pratica polifonica, dalla sovrapposizione nota contro nota (punctum contra punctum) di una seconda linea melodica, detta discanto, [...] varie possibili combinazioni. Questo tipo di c. fiorì specialmente nelle scuole franco-fiamminghe (G. Dufay, J. Obrecht, J. van Okeghem). A un’ulteriore generazione di maestri fiamminghi (J. Després, O. di Lasso e P. de Monte) si deve lo stile di c ...
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Musicista (Firenze 1632 - Parigi 1687). Giunto in Francia giovanissimo entrò al servizio di Luigi XIV come ballerino e mimo, e poi come sovrintendente della musica e compositore di corte. Fu il riformatore [...] 4/4, di carattere solenne, e di un allegro fugato in 3/4 o in 6/8; seguono un prologo allegorico e 5 atti con recitativo, in Germania (si vedano le musiche di G. Muffat, di J. S. Kusser, di J. Fischer, di G. Ph. Telemann, di G. F. Händel e J. S. Bach ...
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Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] simultanei; di concerto tra due o più voci o strumenti; della loro buona concordia; e addirittura di musica in qualunque senso.
Dal tardo Rinascimento (Institutioni harmoniche di G. Zarlino, 1555) in poi, l’accezione del termine venne a restringersi ...
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Musicista (Bergamo 1797 - ivi 1848). Celebre operista, la sua arte va considerata come il culmine della musica italiana nel suo momento di passaggio dal tiepido iniziale romanticismo del secondo Rossini [...] al romanticismo appassionato o rapito che recherà i segni di G. Verdi. Tra le sue circa 70 opere vi sono molti capolavori (Anna Bolena Si perfezionò poi nella composizione a Bologna con il maestro G. Pilotti e con S. Mattei, giungendo così alle soglie ...
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Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia degli archi, nella quale occupa il posto del contralto, con un’estensione intermedia tra quella del violino e quella del violoncello, dal [...] per realizzare il basso continuo, ma anche come solista (G.F. Händel, G.P. Telemann, J.S. Bach), è sopravvissuta in a 14), che vibrano per simpatia. La v. di bordone, o di fagotto o v. baritono, derivata dalla v. bastarda con l’aggiunta di una ...
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Musicista (Venezia 1678 - Vienna 1741). Studiò col padre, Giovanni Battista, violinista della cappella di San Marco, e forse con G. Legrenzi. Di salute cagionevole, fu ordinato sacerdote nel 1703, e nello [...] due strumenti solisti e orchestra, 34 concerti di gruppo per tre o più strumenti solisti e orchestra d'archi, 44 concerti detti ripieni continuo, e infine circa 30 concerti andati perduti o giunti a noi incompleti. Oltre ai celeberrimi 4 concerti ...
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Musicista (Fusignano 1653 - Roma 1713). Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-70) di Giov. Benvenuti. Dal 1670 accademico filarmonico di Bologna, passò nel 1671 a Roma e vi studiò [...] camera) a tre, ecc.; op. V (1700) Sonate a violino e violone o cembalo; op. VI (1714) Concerti grossi con duoi violini e violoncello di Concertino di quell'impersonalità che si avverte (fuorché in G. Frescobaldi) nella strumentalità secentesca, e un ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...