Pseudonimo letterario della poetessa cilena Lucila Godoy Alcayaga (Elqui, Vicuña, 1889 - Hempstead 1957), premio Nobel per la letteratura nel 1945. Insegnante, fu in seguito delegata a rappresentare il [...] 1922), la sua opera migliore, riassume la tematica della poesia di G. M.: l'amore, dallo sbocciare dell'idillio fino al drammatico , come in Ternura (1924) e in Tala (1938), o assume forma di una religiosità panteista, mentre l'aspetto formale si ...
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Scrittore svedese (Stoccolma 1921 - ivi 2006). Istologo di fama, con forti interessi filosofici, esordì con una provocatoria raccolta di versi, scritti insieme a un amico (Camera obscura, 1946), che imitano [...] palazzo nel parco", 1970, ritratto retorico alla maniera di G. Arcimboldo). In opere successive tale negatività sembra attenuarsi (Grottan , e Just så eller kanske det ("Proprio così, o forse questo", 1989), sorta di commento alla propria opera ...
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Poeta-cantore dei popoli celti. I b. si accompagnavano con uno strumento simile alla lira, detto crotta, e costituivano una specie di ordine. Disparvero dalla Gallia dopo la conquista romana; sopravvissero [...] (sec. 18°), Galles. Cantavano soprattutto poesie celebrative o elogiative e commemorazioni di defunti. Alla tradizione attinse tramite letterario. Poesie bardite composero J.W.L. Gleim, F.G. Klopstock, H.W. von Gerstenberg; per l’Italia si ricordino ...
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Poeta inglese (Kent 1325 circa - Southwark 1408). Il suo primo poema notevole, scritto in francese, è lo Speculum meditantis o Mirour de l'omme, al quale seguì Vox clamantis, poema in latino, in cui, prendendo [...] ., e il 1393, II vers.), Confessio amantis, in cui ogni libro è dedicato a uno dei sette peccati mortali. I racconti inseriti da G. in quest'opera, tolti da fonti classiche e medievali, possiedono vigore di sentimento e bellezza poetica. Il nome di ...
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(gr. ᾿Αγαμέμνων) Eroe della mitologia greca, la cui leggenda è codificata da Omero: figlio di Atreo e fratello di Menelao, re di Micene (o, secondo un’altra versione, di Argo) e capo degli Achei nella [...] trattata anche da Stesicoro e da Pindaro, è argomento dell’Agamennone di Eschilo, in cui la morte di A. appare come fatale punizione delle sue colpe. Un Agamennone fu scritto anche da Seneca e poi, in Italia, da V. Alfieri (1783) e da G.B. Niccolini. ...
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Scrittore brasiliano (Paraíba, od. João Pessoa, 1927 - Recife 2014); dal 1956 al 1994 prof. di estetica all'univ. di Pernambuco. Nella sua produzione teatrale, in cui si fondono motivi di polemica religiosa [...] tradizione degli autos sacramentali di G. Vicente con modi e temi popolari e regionali, soprattutto del Nord-est brasiliano: Auto da compadecida (comp. 1955, rappr. 1959); O castigo da soberba (1960); O casamento suspeitoso (1961); O santo e a porca ...
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(gr. Εὐρυδίκη) Nella mitologia greca, ninfa o figlia di Apollo; sposa di Orfeo, muore per il morso di un serpente. Orfeo ottiene di poterla ricondurre fra i vivi purché non si volga a guardarla prima [...] , ispirate al mito di Orfeo, alcune delle quali hanno per titolo Euridice, come la favola drammatica di O. Rinuccini, musicata da I. Peri (1600) e da G. Caccini (comp. 1600-01, rappr. 1602).
Tra le varie figurazioni dell'arte antica, la più celebre è ...
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Nella letteratura italiana, l'insieme della poesia e dei modi espressivi dei cd. poeti crepuscolari. Tale denominazione (che risale a un'espressione usata da G.A. Borgese nel 1910 per indicare lo spegnersi, [...] indica alcuni poeti italiani del primo Novecento (S. Corazzini, G. Gozzano, M. Moretti, F.M. Martini e altri) movimento poetico, parteciparono di un comune stato d'animo o atteggiamento del gusto: al dannunzianesimo fino allora imperante opposero ...
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Ouologuem, Yambo. – Scrittore maliano (Bandiagara 1940 - Sévaré 2017). Scrittore atipico nel panorama letterario dell’Africa contemporanea, con il suo primo e controverso romanzo Le devoir de violence [...] ma che gli è valso anche l’accusa di aver plagiato G. Greene, ha contribuito a demistificare la visione del passato precoloniale Poliedrico e abile sperimentatore di generi e stili eterogenei, O. è stato anche autore della raccolta epistolare Lettre à ...
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(ebr. Qayin, gr. Kάιν, lat. Cain) Nella Bibbia, figlio primogenito di Adamo ed Eva, protagonista del noto episodio del Genesi (4, 1-17). Invidioso della predilezione da Dio mostrata per il fratello Abele, [...] segno divino che lo metteva al riparo dell’umana vendetta.
Delle varie figurazioni o trasfigurazioni artistiche ispirate a Caino, la più nota è quella datane dal poeta inglese G.G. Byron (1788-1824) nell'omonima tragedia in versi (Cain, 1821), che ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...