Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] i tentativi d'identificarlo come fonte di Tertulliano, s. Ireneo o altri) uno scritto (Σύνταγμα) contro tutte le eresie. Restano, citato nell'Apologia prima: composto dunque intorno al 135. G. inaugura così la serie degli scritti polemici contro il ...
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Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] il giudizio negativo vero e proprio) sia il predicato (e in questo caso si ha un cosiddetto giudizio infinito o di limitazione) e il soggetto. In G.W.F. Hegel la n. viene a costituire, in un complesso quadro logico-metafisico in cui è determinante la ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] ottocentesca, seguita alla decifrazione dei caratteri cuneiformi (G. Fr. Grotefend e H.C. Rawlinson); particolare studiano lingue e culture esclusivamente africane.
Nel linguaggio dell’o., è definito Oriente cristiano l’insieme delle culture, e ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] dei l'influenza di religioni e di concezioni straniere, quali la stessa escatologia iranica o l'apocalittica giudaico-cristiana. Lo storico francese delle religioni G. Dumézil (1898-1986) ha tentato invece di restituire il ciclo narrativo che si ...
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Nome di varî santi e beati:
1. B. degli Albizzeschi: v. oltre, B. da Siena (n. 5).
2. B. da Aquila (o da Fossa), beato: v. Amici, Giovanni, beato.
3. B. da Feltre (al secolo Martino Tomitano), beato. Predicatore [...] trattati teologici, particolarmente di teologia morale (notevole l'influsso su di lui di Ubertino da Casale e di Pier di G. Olivi, dai cui scritti attinse con oculatezza). In volgare si hanno alcuni importanti trattatelli, lettere e poco altro (Opere ...
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Rappresentazione plastica della nascita di Gesù. Il presepe, allestito nelle chiese e nelle case durante il periodo natalizio, riproduce con figure di materiali vari, in un'ambientazione ricostruita più [...] 7° si venerava la reliquia della culla di Gesù; seguono il presepe di P. e G. Alamanno (1478) in S. Giovanni a Carbonara a Napoli e, nel sec. 16°, sviluppo specie in alcuni centri, come Napoli o Genova. All'episodio della Natività si aggiunsero ...
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Movimento teologico, religioso e politico. Il g. prende nome da Giansenio (forma italianizzata del nome di Cornelius Otto Jansen, 1585-1638), teologo olandese, il cui trattato Augustinus, uscito postumo, [...] uomo, dopo il peccato originale, non è più in grado di volere o compiere il bene con le sole sue forze. La venuta di Cristo la forza nel 1709 e l'abbazia distrutta nel 1712. Tuttavia il g. rimase vitale per tutto il 18° sec. come movimento politico ...
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Sposo di Maria madre di Gesù, di cui G. era "reputato" (Luca 3, 23) padre; le poche notizie che abbiamo su di lui sono nei Vangeli (soprattutto Matteo e Luca), mentre pressoché privi di valore sono i tardi [...] o falegname: il gr. ha τέκτων che la Vulgata traduce faber); secondo gli Apocrifi e parte della tradizione antica (orientale, Ambrogio e, con qualche incertezza, Agostino) già vedovo prima di sposare Maria, G vergine sposa promessa a G. (Matt. 1, ...
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Matematico e ingegnere (Metz 1788 - Parigi 1867). P. è considerato come il fondatore della geometria proiettiva moderna, avendo avuto per primo l'idea di studiare in modo sistematico le proprietà proiettive [...] École Polytechnique (dove aveva risentito principalmente l'influenza di G. Monge) e della Scuola militare di Metz, partecipò, deducendole da quelle di un'altra figura (più particolare o più semplice) quando questa si ottenga da quella attraverso una ...
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d' Teologo sassone (n. in Sassonia 805 circa - m. 868 circa). Sostenitore della teoria della doppia predestinazione, secondo la quale buoni e cattivi sono destinati nella prescienza divina alla salvezza [...] si riaccese violenta la polemica. Vari concili si pronunciarono a favore o contro la doppia predestinazione, fino al Concilio di Tuzey (presso trina deitas sostituendola con summa deitas.
Opere. Di G. restano le due già citate professioni di fede ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...