Mistico polacco (Antoszwińcie, Vilnius, 1799 - Zurigo 1878). Il suo nome è legato al moto religioso Opera di Dio, con il quale egli annunciò (1840) ai compatrioti l'avvento di un'epoca nuova, cui corrispondeva [...] francesi e italiani: tra questi ultimi il mazziniano esule in Svizzera G. Scovazzi, T. Canonico, A. Begey (che ne raccolse nel 1882 (Pisma A. T. "Scritti di A. T."), è costituita dalle note, raccolte dai suoi stessi interlocutori o dai discepoli. ...
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Filosofia
Atteggiamento di chi riconosce per vera una proposizione o una nozione. Con riferimento alle opinioni in materia di religione, il termine esprime un concetto per molti rispetti identico a quello [...] si distingue sia dal dubbio sia dalla certezza o convinzione, che presuppone una dimostrazione rigorosa.
Nella sviluppo nel suo significato pratico nel pragmatismo (C.S. Peirce e G. Santayana), fino alla dottrina della ‘volontà di credere’ di W. ...
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Movimento radicale in seno alla Riforma, che prende nome dall’uso di ribattezzare gli adepti. Gli a. infatti ritenevano il battesimo non un sacramento, ma il frutto dell’attività morale e del libero arbitrio [...] fu introdotta dagli svizzeri C. Grebel, F. Manz, G. Blaurock, i quali propugnavano inoltre uno stretto rigorismo morale, e l’imprigionamento di Hofmann (1529), furono guidati da J. Matthys, o Matthysen, di Haarlem, il quale si unì a B. Rothmann e B ...
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(gr. ᾿Αριάδνη) Nella mitologia greca, figlia di Minosse re di Creta e di Pasifae. Innamoratasi di Teseo, giunto a Creta con i giovani e le fanciulle, vittime destinate al Minotauro, dà all’eroe un filo [...] moderna si ricordano la rappresentazione scenica Arianna a Nasso di O. Rinuccini (1608), musicata da C. Monteverdi, il dramma T. Corneille (1672).
Tra i numerosi musicisti che trattarono questo tema, G.F. Händel (1734), J. Haydn, J.-É. Massenet (su ...
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Riformatore ecclesiastico e fondatore della congregazione benedettina dei vallombrosani (Petroio, Trequanda, 995 circa - Passignano, Firenze, 1073). Monaco benedettino a San Miniato, abbandonò questo monastero [...] l'uniformità di osservanza, l'istituzione dei "conversi" o fratelli laici addetti alle cure materiali e al lavoro 13 febbraio 1068), ottenne la deposizione del vescovo. La personalità di G. G. si inserisce nel generale moto di riforma che trovò il suo ...
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arbìtrio, lìbero Espressione usata per indicare la libertà dell'uomo, i cui atti non sono determinati da forze superiori (di tipo soprannaturale o naturale), ma derivano da sue autonome scelte. Nata sul [...] tende a ritrovare la libertà del volere nella totale indipendenza della volontà rispetto ai motivi dell’agire: così in G. Duns Scoto la libertà è intesa come possibilità di determinarsi ad azioni opposte, mentre in Guglielmo di Occam si ...
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Apostolo. Negli elenchi di Luca (6, 16) e Atti (1, 13) è ricordato all'undicesimo posto come G. di Giacomo: designazione che va intesa nel senso proprio di "figlio di" (come spiegano certe recensioni del [...] dirette non si hanno e quelle fornite dalla tradizione differiscono tra loro; non è comunque probabile che si fosse recato a Edessa, ed Eusebio ha cura di distinguere G. T. da Addai, o Taddeo. Festa, presso i Latini, con s. Simone, il 28 ottobre. ...
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(ebr. Yardēn) Fiume della Palestina, lungo 350 km. Trae origine da tre sorgenti ai piedi del Monte Hermon (860 m). I tre rami si congiungono nella piana di Hule. All’uscita da questa zona, il G. si versa [...] di Tiberiade (o di Gennesaret). Più a S si unisce a esso da sinistra il fiume Yarmuk, suo maggiore affluente. Più oltre, il G. si presa di possesso della Terra Promessa. Nel Nuovo Testamento il G. non è tanto linea di confine quanto fiume sacro per ...
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Presso i Greci, ἐνϑουσιασμός era la condizione di chi era invaso da una forza o furore divino, cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. Il [...] quest’ultima concezione i neoplatonici, per i quali l’e. costituisce la via verso la perfetta visione o estasi (➔).
Nel Rinascimento G. Bruno pone l’e. alla base della sua religione della natura. Successivamente fu considerato dagli empiristi ...
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Monaco e teologo (Liegi 1085 circa - Signy 1148). Di nobile famiglia, entrò con suo fratello Simone nel monastero benedettino di S. Nicaise a Reims, ove completò la sua formazione culturale (risentì viva [...] le tesi di Abelardo, Guglielmo di Conches e Gilberto Porretano, G. di Saint-Thierry va ricordato anche per la sua Vita De contemplando Deo, trattato ascetico e mistico, e infine per la famosa Epistola ad fratres Montis Dei (o De vita solitaria). ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...