Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, di qualsiasi origine e forma, che si addentra nel sottosuolo o nei fianchi di un monte.
archeologia Insediamenti in g. Fin dai momenti più antichi [...] nei soli mesi invernali, a fenomeni di condensazione, con la formazione di sottili nebbie o fumi.
Religione
Come altri luoghi naturali anche le g. furono valorizzate dalla coscienza religiosa arcaica, alla quale segnalarono sempre una presenza divina ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] autrice della storia, i cui personaggi sono soltanto ignari esecutori dei disegni divini. Ma è soprattutto con la Scienza nuova di G. Vico che il concetto di p. assurge a matura espressione filosofica. La p. costituisce per Vico il principio in virtù ...
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(gr. ῎Αδων o ῎Αδωνις) Divinità greca di origine semitica, oggetto di culto in varie località della Grecia peninsulare e insulare. Nella formulazione più nota del suo mito, intessuta di motivi letterari [...] età alessandrina, Adone, nato dall’amore incestuoso di Mirra (o Smirna) con suo padre, non è restituito da Persefone da un'esperta cortigiana; Adone (1623), poema in 20 canti di G. Marino, nel quale il tenue filo della trama è continuamente spezzato ...
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L’avversione e la lotta contro gli Ebrei. Anche se il termine venne usato per la prima volta agli inizi del 19° sec., si tratta di un fenomeno molto più antico. A un’ostilità di carattere religioso, viva [...] seguito alle preclusioni della Chiesa in proposito, il monopolio dell’usura o del prestito di denaro. L’a. ottocentesco si innestò su . A. Hitler (che era stato influenzato dall’agitatore austriaco G. von Schönerer) nel Mein Kampf e A. Rosenberg nel ...
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Grande lago della Palestina (980 km2 ca.; lunghezza 76 km, larghezza massima 17), contornato da coste basse e uniformi, paludose nella parte meridionale. Su di esso si affacciano gli Stati di Giordania [...] di pesci, e una elevata densità delle sue acque (1,119 g/cm3). A N vi si gettano le acque del Giordano; altri immissari sicché essa è da ritenersi con ogni probabilità una comunità essena o una sua variante. Comunque il movimento dei monaci del Mar ...
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Linguistica
A. vocalica Fenomeno di alcune lingue, come le ugro-finniche e le turche, per cui il vocalismo suffissale (o postonico) ha un timbro simile a quello della radice (o della sillaba accentata) [...] simultanei; di concerto tra due o più voci o strumenti; della loro buona concordia; e addirittura di musica in qualunque senso.
Dal tardo Rinascimento (Institutioni harmoniche di G. Zarlino, 1555) in poi, l’accezione del termine venne a restringersi ...
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Comune della prov. di Perugia (186,8 km2 con 26.720 ab. nel 2007).
Antica città umbra, A. fu in età romana fiorente municipio; presa e distrutta da Totila (545), fino al 12° sec. fu dominio dei duchi di [...] nel 1253), fissò un traguardo monumentale, verso O, all’estensione della città. Gli affreschi che valle è la cinquecentesca basilica di S. Maria degli Angeli, eretta da G. Alessi intorno alla Porziuncola. Sul monte Subasio si conservano i resti dell ...
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Zoologia
Formazione di varia configurazione, situata in genere sulla superficie dorsale della testa dei Mammiferi Ungulati: di origine sia tegumentale e cheratinizzata, sia tegumentale e ossea insieme, [...] più volte ritorta e tre pistoni. Derivato da quello naturale o da caccia, il c. oggi in uso nelle orchestre riesce maggiori virtuosi di c.: A.H. Brain (1893-1955), D. Ceccarossi (1910-1997), G. Scifert (n. 1931), B.E. Tuckwell (n. 1931), H. Baumann (n ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] sudditi di seguire la religione del loro principe, cattolico o luterano che fosse. La dottrina luterana si affermò soprattutto (1531) il centro della Riforma divenne Ginevra, dove G. Calvino attuò una rigida organizzazione teocratica e codificò le ...
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Istruzione
Nella scuola statale, con il termine c. si indicano insieme la funzione e il posto orario d’insegnamento di una determinata disciplina o gruppo di discipline secondo quanto previsto dall’ordinamento [...] di alta autorità ecclesiastica.
Realizzata in pietra, muratura o tufo, quindi fissa, la c. nelle basiliche Vaticano, forse dono carolingio, racchiusa in una bronzea custodia da G.L. Bernini. Le c. lignee furono particolarmente diffuse dal ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...