(lat. Virginia o Verginia) Eroina di una leggenda romana collegata all’abolizione del decemvirato (5° sec. a.C.) e alla restaurazione della libertà plebea: insidiata dal decemviro Appio Claudio, fu uccisa [...] tragedia V. di H. Sachs a un'altra di B. Accolti (1513) fino a quella di V. Alfieri (1777). Anche varie opere musicali si sono ispirate alla storia di V.: basti ricordare quelle di G. Andreozzi (1787), E. Petrella (1861), S. Mercadante (1866). ...
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Stabat Mater Sequenza liturgica in onore della Madonna, trasmessa in molte redazioni e presto accolta in vari messali (dalla metà del 14° sec.), fino a essere inserita nel Messale romano da Benedetto XIII [...] del testo si ricordano quelle di J. Desprez, G. Pierluigi da Palestrina, O. di Lasso, E.R. Astorga, A. Vivaldi, A. e D. Scarlatti, G.B. Pergolesi, L. Boccherini, F.J. Haydn, F. Schubert, G. Rossini, G. Verdi, A. Dvorak, K. Szymanowski, F. Poulenc, K ...
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Don Álvaro (it. Alvàro) Protagonista del dramma Don Álvaro o la fuerza del sino (1835) del poeta spagnolo Á. Saavedra y Ramírez de Baquedano (1791-1865). È uno dei più tragici personaggi del macchinoso [...] dove egli cercava liberazione e salvezza; per cui, riconoscendosi vittima di una ferrea fatalità, egli rinuncia alla lotta uccidendosi.
Dal dramma è tratto il libretto di F.M. Piave, con conclusione diversa, della La forza del destino di G. Verdi. ...
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Arte
Pittura gestuale (o del gesto)
Pittura che affida un particolare significato autonomo al gesto dell’artista, espressione diretta dell’impulso creatore; sono pittori g. G. Mathieu, H. Hartung, J. Degottex, [...] ’evidenza particolare e in cui la teatralità degli atteggiamenti e dei gesti, prescritti agli interpreti dall’autore nella partitura, ha spesso un’importanza pari a quella della musica stessa, o addirittura maggiore (per es., in opere di S. Bussotti ...
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Basso italiano (n. Bologna 1941). Ha esordito nel 1964 al Festival di Spoleto (La Bohème) e al Teatro dell'Opera di Roma (I vespri siciliani). Nel 1968 ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano con Turandot. [...] ruoli di basso verdiano, sia in ruoli brillanti (Rossini) o drammatici (Boris Godunov, Tosca). È stato ancora protagonista nelle A. Zulawski (1989); Les couleurs du diable di A. Jessua (1997); Tosca di B. Jacquot (2001), Falstaff di G. Verdi (2006). ...
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Dramma storico, titolo completo Don Carlos, Infant von Spanien (1787), del poeta e pensatore tedesco F. Schiller (1759 -1805), dal quale venne derivato il libretto dell’omonimo melodramma (1867) di G. [...] Filippo II, secondo la quale egli sarebbe divenuto l'amante della moglie del proprio padre, che aveva sposato Isabella (o Elisabetta), la figlia del re di Francia, inizialmente promessa a Carlos. Filippo, convinto del tradimento, avrebbe costretto i ...
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Cantautrice italiana (n. Taranto 1960). Ha iniziato a farsi apprezzare come autrice (sua Questi figli, interpretata da G. Morandi), per poi debuttare sul palco del Festival di Sanremo con Fai piano (1987). [...] la Targa Tengo per la migliore opera prima. Da allora ha scritto per R. Zero (con cui si è spesso esibita in duetto), Mietta, O. Vanoni e Syria (tra gli altri) e ha pubblicato altri dodici album; l’ultimo è Dentro una rosa (2007). Dopo il singolo ...
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(Pellegrinaggio del giovane Aroldo) Poema (1812-18) del poeta inglese G.G. Byron (1788-1824). Divenne subito popolare anche fuori dell'Inghilterra quale tipico rappresentante di certi gusti e atteggiamenti [...] che erano i luoghi più cari alla sensibilità contemporanea (la Grecia, il Levante, ecc.), e in avventure dongiovannesche, un rimedio o evasione all'intima, inguaribile noia.
Al poema del Byron s'ispirò poi il musicista francese H. Berlioz (1803-1869 ...
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Musicista (Stoccarda 1616 - Héricourt, Doubs, 1667). Figlio di un musicista, sotto la guida di J. U. Steigleder diventò un ottimo organista. Fu poi a lungo (1637-57) alla corte di Vienna, e compì numerosi [...] viaggi, prima in Italia (1637-41), dove studiò presso G. Frescobaldi, poi (1650-53) a Bruxelles e a Parigi, traendone ricercare, capriccio, fantasia, danze, ecc., nel quadro della partita o della Suite, forme, queste ultime, ch'egli trattò per primo ...
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(Intrigo e amore o Amore e raggiro) Tragedia in prosa del poeta e pensatore tedesco J.Ch.F. Schiller (1759-1805), rappresentata nel 1784 e pubblicata nello stesso anno con il titolo di Luise Millerin, [...] famiglia, è ostacolato dal padre di lui che, tentando con raggiri di separare gli amanti, provoca la morte del figlio che si avvelena, dopo aver avvelenato Luise.
A questa "tragedia borghese" s'ispirò G. Verdi per il melodramma Luisa Miller (1849). ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...