Nobile famiglia bolognese, divenuta celebre nei secoli XV e XVI per dottori dello Studio di Bologna, e per prelati. I principali sono: Bartolomeo, laureato in leggi nel 1428, che lesse diritto civile e [...] al concilio di Trento nell'avvento del 1561 e di più le aggiunte a un trattato De haereticis di Ugolino Zanchini.
Bibl.: G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1783, III, p. 28 segg.; VIII, p. 78; S. Mazzetti, Repertorio di tutti i ...
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. Con questo nome, o con quello di "lavoratori sociali", vengono designati, nell'ambiente italiano, coloro che svolgono attività corrispondenti a quelle delle assistantes sociales della Francia o della [...] oltre quaranta Schools of social work (con questo nome, o con nome affine), cioè scuole di livello universitario, per 16 settembre-6 ottobre 1946), Milano 1947; cfr. inoltre G. Calogero, Compiti e preparazione dell'assistenza sociale, in Quaderni ...
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. È quell'organismo democratico, elettivo, che, nell'ambito aziendale, rappresenta e tutela nei confronti del datore di lavoro gli interessi morali e materiali, collettivi e individuali di tutto indistintamente [...] grado e gruppo, sia femminile sia maschile, e sia per i giovani sia per gli adulti; g) controllare la piena giustificazione di ogni penalità proposta o decisa dal datore di lavoro nei confronti del personale (multe, sospensioni, ecc.) e per quelle di ...
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Dichiarazione contenuta in un testamento e diretta a spogliare della qualità di erede, con tutte le sue conseguenze, taluno a cui detta qualità è attribuita dal diritto oggettivo, o magari dal testamento [...] passato sotto silenzio un figlio è radicalmente nullo (iniustum), o lo diviene (test. ruptum) quando il postumo nasce; von Wöss, Das röm. Erbrecht und die Erbanwärter, Berlino 1911; G. La Pira, La successione intestata e contro il testamento in dir. ...
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ZALEUCO (Ζάλευκος, Zaleucus)
Gaetano De Sanctis
Antichissimo legislatore greco. A lui ascrivevano la loro legislazione i Locresi Epizefirî. La tradizione più antica riferiva che era un pastore di condizione [...] spada. L'ultimo aneddoto però è attribuito più comunemente a Caronda o anche a Diocle siracusano e solo da una fonte tarda a of Phalaris, ecc., nuova ed., Berlino 1874, p. 344 segg.; G. Busolt, Griechische Geschichte, I, 2ª ed., Gotha 1893, p. ...
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Nel diritto romano, campo del diritto di accrescimento erano il condominio e l'eredità.
Condominio. - Se uno dei condomini dello schiavo non poteva acquistare per mezzo dello schiavo, come accadeva nel [...] disposto a carico di un solo erede o legatario, all'erede o legatario personalmente gravato.
Una regola speciale si romano, II, ii, Condominio, Roma 1926, p. 3 segg.; G. Rotondi, La manumissio del servus communis nel diritto romano classico, in ...
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Il carattere autoritario del regime fascista non poteva consentire un decentramento delle funzioni statali e, se anche le funzioni degli organi periferici e degli enti autarchici potevano apparire in qualche [...] l'obbligo di decentrare (attribuendole in competenza o delegandone l'esercizio) le funzioni amministrative per dicembre 1947; A. Amorth, La Costituzione italiana, Milano 1948; G. Balladore Pallieri, La nuova Costituzione italiana, Milano 1948; C. ...
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. Caput, testa, indica originariamente l'individuo, e capitis deminutio doveva indicare in antico la perdita, da parte di un gruppo, di uno dei suoi membri: sia che tale diminuzione venga subita dal populus, [...] una causa di diritto delle genti (prigionia di guerra) o per una delle cause di diritto civile (alcune antiche, su le fonti del diritto romano, I, Capitis deminutio, Firenze 1921; G. von Beseler, Beiträge z. Kritik der röm. Rechtsquellen, IV, Tubinga ...
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È l'arabo qāÿī (pronunziato qāẓī in persiano, turco e hindūstānī), "colui che decide" (una questione, una controversia, ecc.), designazione tecnica del magistrato che, in nome e per delega del sovrano, [...] giudice supremo e, quando lo voglia, può sostituirsi al cadi o limitarne la competenza. La nomina del cadi è quindi devoluta 1923, pp. 401-407, 410-413); G. Bergsträsser, in Z.d.D. Morg. Ges., LXVIII (1914), pp. 396-417; G. Wiet, in Journ. R. Asiat. ...
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Per danno in senso giuridico s'intende ogni pregiudizio arrecato mediante violazione di un diritto soggettivo, violazione che si può avere sotto una duplice forma: di violazione di un dovere giuridico [...] per ogni reato "che abbia cagionato un danno patrimoniale o non patrimoniale". Se, di regola, nell'obbligo obbligazioni nel diritto civile italiano, 2ª ed., Roma 1915, p. 577 segg.; G. Giorgi, Teoria delle obbligazioni, 7ª ed., Firenze 1907, II, p. ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...