La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. I cabinets
Krzysztof Pomian
I cabinets
Dal XVI al XVIII sec., il cultore di storia naturale esercita la sua attività generalmente in un cabinet, [...] vedere le esperienze e le dimostrazioni, a visitare gli orti botanici o, nei casi in cui era possibile, i serragli. Molti si il Cabinet del Re sotto la guida del signor Daubenton: ǧ costituito da tre stanze piene di animali in eccellente stato di ...
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L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] a Berlino si tenne conto di queste esigenze nei nuovi edifici sorti più o meno in quegli anni. A Berlino, in particolare, nel 1887 fu aperto , Quiller, 1992.
Mazzolini 1999: Mazzolini, Renato G., Il sublime linguaggio della materia raccolta nei musei. ...
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Scienza indiana: periodo classico. Agricoltura e botanica
Rahul Peter Das
Gyula Wojtilla
Agricoltura e botanica
Agricoltura
di Rahul Peter Das, Gyula Wojtilla
Nell'India classica si distingueva l'agricoltura [...] sulle montagne, vieni qui a distruggere la febbre. (V.4.1)
Per me, o kuṣṭha, prendi quest'uomo, dagli sollievo e liberalo anche dalla malattia. (V.4.6 Rahul Peter Das, mit einem Nachtrag von G. Jan Meulenbeld zu seinem Verzeichnis 'Sanskrit names ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il mondo naturale degli Aztechi
Doris Heyden
Il mondo naturale degli Aztechi
Nella cultura azteca del XV sec., la scienza era parte di un insieme organico [...] in quando si alza e si rammenta di fare visita a questo o a quel villaggio. Così, sputando e fumando, si dirige verso of Mexico, transl. and edited by Maurice Keatinge, New York-London, G.G. Harrap and Company Ltd., 1928, 2 v. (ed. orig.: 1568 ...
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La scienza in Cina: i Ming. Uno sguardo sul mondo naturale
Georges Métailié
Uno sguardo sul mondo naturale
La principale caratteristica dei testi che i letterati cinesi hanno dedicato al mondo della [...] , con il ricorso ad aneddoti citati da autori antichi o trasmessi dalla tradizione orale, in questo caso con l'indicazione et longue vie dans la Chine du XVIe siècle, Paris, G. Trédaniel, 1988.
Gabrieli 1936: Gabrieli, Giuseppe, Giovanni Schreck ...
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Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Javier Teixidor
Le scienze naturali secondo l'Hexaemeron
Cosmologia
Per i dotti di lingua siriaca il commentario teologico ai [...] dell'aria, a ovest del picco elevato, a distanza di due o tre stadi dalla montagna. Comparivano nere e oscure, simili, come sarà ancora nel XVIII sec. anche per il naturalista francese G.-L. Leclerc de Buffon), la procreazione non conosce interruzioni ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Zoologia e botanica
Brigitte Hoppe
Zoologia e botanica
Descrizione, anatomia e classificazione di animali e piante
Nel corso del XVII sec., anche [...] A few guideposts, in: Essays on the age of enlightenment in honor of Ira O. Wade, edited by Jean Macary, Genève, Droz, 1977, pp. 93-112 1992: Grafton, Anthony - Shelford, April - Siraisi, Nancy G., New worlds, ancient texts. The power of tradition and ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musei, orti botanici e teatri anatomici
Giuseppe Olmi
L’immagine che abbiamo degli scienziati del passato è spesso quella di individui per lo più seduti a un tavolo, intenti a riflettere, a elaborare [...] specifico, del regno vegetale, fu l’orto botanico o ‘dei semplici’, nome che veniva usato all’epoca 1995, a cura di A. Minelli, Venezia 1995.
Sui teatri anatomici:
G. Ferrari, Public anatomy lessons and the carnival: the anatomy theatre of Bologna, ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Osservatori, laboratori e orti botanici
Mara Miniati
Alessandro Tosi
Osservatori, laboratori e orti botanici
Osservatori e laboratori
di [...] immagini. Se è ampiamente documentato il ruolo avuto da Aldrovandi o de L'Écluse, rimane, invece, ancora da valutare, in gardens of Leyden university, edited by H. Veendorp and L.G.M. Baas Becking, Haarlem, ex typographia Enschedaiana, 1938.
Vezin ...
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L'Ottocento: biologia. Le origini della morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le origini della morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] M., Kramer, 1994, pp. 9-19.
Lovejoy 1936: Lovejoy, Arthur O., The great chain of being. A study of the history of an idea Akademie, 1992, pp. 11-27.
‒ 1996: Mazzolini, Renato G., Ripensare l'origine dell'antropologia fisica (1492-1848), in: La ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...