Provincia della Cina (454.000 km2 con 26.190.000 ab. nel 2005), nella regione montuosa e in parte desertica del bacino superiore del Fiume Giallo. Confina con la regione autonoma di Ningxia-Hui a N e con [...] la parte nord-occidentale della regione. A S i Monti Celesti (o di Richthofen) superano i 5000 m (con ghiacciai di grande estensione). piombo e zinco. Capoluogo è Lanzhou. Ceramica di G. La produzione fittile così denominata è riferibile alle prime ...
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(lat. Gepidae) Popolazione di stirpe gotica, stabilitasi a metà del 3° sec. d.C. nella regione dei Carpazi. Sottomessi dagli Unni, alla morte di Attila (453) riconquistarono la libertà e occuparono la [...] rimase nelle proprie sedi sotto il dominio degli Avari, altri raggiunsero Costantinopoli o seguirono i Longobardi in Italia.
Le conoscenze sul costume dei G. sono ancora lacunose, tuttavia molti dati sono forniti dagli scavi archeologici. Sono stati ...
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Parte orientale del Deserto Libico, in Egitto, rivelata agli Europei dall’italiano G.B. Belzoni. Occupa una cavità (1800 km2), per la maggior parte di roccia o sabbia, recinta da orli ripidi (100-200 m). [...] Numerose sorgive rendono abitabili alcune zone, con la presenza di palme e vasti pascoli. Gli abitanti sono raccolti in piccoli centri verso il margine settentrionale della depressione.
Nel 1996 vi è stata ...
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Località della prov. di Salerno, a circa. 1 km da Paestum, dove scavi archeologici hanno portato alla luce una vasta necropoli eneolitica (fine 3°-inizi 2° millennio a.C). Le tombe a forno, scavate nel [...] tenero, contengono deposizioni plurime e sono costituite da una o due celle cui si accede da un pozzo circolare che brocca, il dolio, la saliera, in genere di colore bruno o nero. Rara la decorazione incisa. L’industria litica comprende pugnali, ...
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Archeologia
Nell’antica Grecia, la parte dell’abitazione riservata alle donne, per lo più situata nella zona più interna della casa, o ai piani superiori; comunque nettamente separata dall’appartamento [...] degli uomini. Negli scavi di Creta e dell’Argolide si sono riconosciuti i g. dei palazzi minoici e micenei: nelle fonti letterarie il g. è ricordato da Omero in poi sino all’età ellenistica.
Botanica
Il complesso dei carpelli di un fiore. Può essere ...
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In paletnologia, strumento a scheggia caratterizzato da un margine frontale ritoccato, convesso, a volte semicircolare o circolare. Il ritocco è talvolta lamellare. Tali oggetti sono fabbricati su lame [...] litiche più o meno erte e allungate. Se ne conoscono fino dal Paleolitico inferiore, ma il loro uso si diffonde soprattutto nel Paleolitico superiore, quando alcune varietà diventano a volte tipiche di determinate culture, come per es. i g. carenati ...
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Località del cantone di Zurigo, nei pressi della quale fu scoperta (1858), in una torbiera, una stazione palafitticola con i resti di tre successivi insediamenti, dal Neolitico all’inizio dell’età del [...] Bronzo. Nel 1872 G. de Mortillet introdusse il termine stadio di R. o robenhausiano per indicare il Neolitico, denominazione poi caduta in disuso. ...
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MEGARA HYBLAEA (XXII, p. 776)
Giuseppe Voza
Il sito dell'area urbana di M. H. sulla costa orientale della Sicilia, 20 km circa a N di Siracusa, è costituito da un settore della piana costiera ai piedi [...] non densa distribuzione. Gl'isolati a E e a O dell'agorà, pur nell'identicità delle loro strutture, 1951), pp. 7-52; id., in Comptes Rendus Acad. Inscript., 1952, pp. 120-21; G. Vallet, F. Villard, in Bull. Corr. Hell., LXXVI (1952), pp. 289-346; id., ...
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VEIO (XXXV, p. 14)
Maria SANTANGELO
In questi ultimi anni il problema della scuola artistica veiente e tornato ad essere di attualità per i fortunati rinvenimenti del 1938-39 (grande torso maschile, [...] santuario di Cerere: L(ucius) Tolonio(s/ ded(et) Menerva e Crere (o Caere) L(ucius) Tolonio(s) d(edet). A Veio, dunque, non ed in latino un discendente dell'illustre gens Tolumnia.
Bibl.: G. Q. Giglioli, Testa fittile vejente del tempio dell'Apollo, ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] e la sua parlata, 1929; C. Tagliavini, Comelico, in Arch. Rom., X; Livinallongo, in Archivio Alto Adige, XVIII; o) Verona; vocabolarî: G. Angeli, 1821; Bolognini-Patuzzi, 1900; sul dial. antico, A. Mussafia, Beitrag zur Kunde der nordit. Mundarten in ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...