I critici letterari Erich Auerbach e Walter Benjamin nacquero nel 1892 nel quartiere berlinese di Charlottenburg da famiglie della alta borghesia ebraica. Nel 1921 i due collaborarono, insieme ad altri [...] stesso, ma significa anche l’altro, mentre l’altro comprende o adempie il primo» (Figura, Speranza nel passato. Su Walter Dante, Milano, Feltrinelli, 2005). Di aiuto alla comprensione sono G. Agamben, Il tempo che resta. Una commento alla Lettera ai ...
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Come stare al mondo nella sconvolta realtà del Novecento?
«Con non altri che te / è il colloquio». Così si apre Gli strumenti umani, la terza maggiore raccolta poetica di Vittorio Sereni (1913-1983), [...] spalancate a vuoto sulla sera di nebbia / nessuno che salga o scenda se non / una folata di smog la voce dello …"») e quelli di altre persone con l’io lirico («E - disse G. sciogliendosi in uno sbadiglio - / e piantale queste cose se ti riesce ...
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«De Livence al Timâf» e «tra la mont e il mar» recita il detto che si sente comunemente pronunciare in Friuli riguardo ai confini del Friuli storico. Un territorio che, quindi, si estende dalla città di [...] oggi, in vaste aree periferiche della regione storica non è così solida, o, per quanto riguarda alcune aree, non lo è da tempo. La Pordenone a Venezia, la porteranno a diventare venetofona.
G. Papanti, in I parlari italiani in Certaldo, alla festa ...
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Artificem gnarum […] laudent per secula gentes.
Che le genti lodino nei secoli l'abile artefice!
(Iscrizione autocelebrativa di Nicholaus, lunetta del portale maggiore della cattedrale di Ferrara, 1135 [...] l’artista medievale è un artigiano, come il fabbro o il falegname, ci sembra plausibile la sua debole autocoscienza di), L’uomo medievale, Roma-Bari, Laterza, 1987, pp. 235-69; G. Curatola, s.v. Artista, in Enciclopedia dell’arte medievale, II, Roma, ...
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Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] un sistema di quarantanove luoghi. Vi sono infatti sette ordini o gradi (sistema orizzontale) che si intersecano con sette corridoi ( è all’edizione più recente dell’opera, curata da Lina Bolzoni, G. Camillo, L’idea del theatro (1550), in L’idea del ...
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g, G
(gi, ant. o region. ge ‹ǧé›) s. f. o m. – Settima lettera dell’alfabeto latino, derivata, come la lettera C, dal Γ (gamma) greco. In origine, il segno C rappresentava la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› come in greco il Γ, ma nello...
d.o.c.g.
(o D.O.C.G.). – In enologia, sigla, abbrev. di denominazione di origine controllata e garantita, usata anche in funzione di agg.: vini d.o.c.g.; un barolo d.o.c.g. (v. denominazione, e cfr. anche d.o.c.). È usata anche la grafia senza...
BITHYNIA (Bithynia [et Pontus])
G. C. Susini
L. Rocchetti
Provincia dell'Impero romano.
Il testamento di un sovrano ellenistico, Nicomede, redatto nel 74 a. C. in favore del popolo romano, fu all'origine della provincia di B., nata entro...
(o Rio G. o Puerto G.) Centro dell’Argentina (79.072 ab. nel 2001), capoluogo della provincia di Santa Cruz (Patagonia). È un attivo porto, sull’estuario del fiume omonimo, di esportazione della lana, e scalo fisso per le navi. Grandi stabilimenti...